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Mariolone "Testa Rossa" Bubbarello, per gli amici l'"Irlandese", o per i più stretti "Macco" con due c, nasce il 31 maggio 1997 a Napoli, in Italia.

É un programmatore, disegnatore improvvisato, video maker, esorcista, Maresciallo di Tulipano Land, Comandante Supremo presso l'Isola Duraruza, nonché amministratore delegato di Tulipano Online, Ghiaccioli Tulipani, Tulispace, affiliato di Sig.Duraruzu Boys e capo alla regia e montaggio di SUUSS.S.U.U.S Studios.

É il padre adottivo di Tulipano Gianpierpaolo, nonché miglior amico di SaMoo, alter ego di Simone Beuta, padre della Paperella Bubbarella e creatore di Ciabatta.

Biografia

Infanzia

Marco, nome molto semplificato di Mariolone "Testa Rossa" Bubbarello, nasce il 31 maggio 1997 presso un ospedale napoletano conosciuto solo da sua madre.

Dopo la nascita, fin da subito viene soprannominato l'"Antifurto" per le sue corde vocali stranamente mai affaticate.

Troppo impegnato ad urlare 24 ore su 24, sette giorni su sette, non si accorge che, nel frattempo, ogni singolo individuo dell'ospedale ammira il suo ciuffo rosso, esterrefatto del fatto che risalga alla sua nonna paterna, della quale tutt'oggi Mariolone non sa il nome perché lo scorda costantemente.

Una volta raggiunto il 2° compleanno, Mariolone consegue uno degli obiettivi più importanti della sua storia: urlare appresso alla nonna petulante, che ha sempre da ridire. La nonna Antonietta, particolarmente facile alla polemica, inizia a dare fastidio al pupetto sebbene non abbia visitato la casa della figlia da cinque anni prima del parto.

Appressa l'arte dell'orazione (passando dal titolo di "Antifurto" a quello di "Pappagallo"), Mariolone viene iscritto all'asilo locale: la principale caratteristica, però, è che, a causa dell'inesperienza di sua madre, per la prima volta mamma, l'istituto è una scuola privata.

La cosiddetta Scuola Inverno, raffreddore e febbre a 39° C, è un luogo di tortura per il piccolo Mariolone, che non solo smette di parlare su minaccia dei bulli, ma viene costantemente coinvolto in zuffe che lo fanno tornare a casa sempre con un livido in più. Questo è il motivo per cui, quando al terzo ed ultimo anno, rischia di venire ucciso con un pugno al centro del punto sinistro, tornato a casa con l'occhio nero, la madre decide di prendere le redini della situazione, sollevando il banco e buttandolo addosso alla docente nullafacente: un unico commento da parte di un SaMoo passante: "Godo.".

Della traumatica esperienza all'asilo, oltre alle zuffe, Mariolone ricorda anche di altri due traumi minori (più uno supplementare).

  1. Durante il primo anno d'asilo, la classe si sposta presso un gazebo all'esterno per poter giovare della luce del sole (presto sostituita dalla pioggia torrenziale della celebre nuvola di Fantozzi©™). Quando la maestra ordina con un vocione degno dei telecronisti interisti di incrociare le gambe, Mariolone, che non l'ha mai fatto prima, si trova in difficoltà: è per questo che, chiedendo aiuto, alquanto imbarazzato, alla docente, che quest'ultima prende con prepotenza gli arti del bambino e li contorce per adattarli alla forma preposta. Il dolore permarrà per una settimana, con annesso livido violaceo.

  2. Durante il secondo anno d'asilo, mentre la scolaresca ubriaca e manesca è intenta a scendere al piano inferiore del plesso per accedere alla mensa (diroccata e abusiva), a causa d'un inciampo, il nostro malcapitato cade dal primo all'ultimo gradino. Nonostante il dolore lancinante, e i tentativi di divincolarsi, tutti sono troppo impegnati a fissare l'infante morente. Dopo essersi rialzato, zoppicando, Mariolone si avvicina ad uno dei bambini che lo bullizzavano per dargli un calcio sul ginocchio e fargli fare la sua stessa fine: il giorno dopo la banda mafiosa di bambini avrebbe picchiato Mariolone con tale veemenza da rischiare di fargli rompere un rene.

  3. Al terzo ed ultimo anno, mentre Mariolone è intento ad aspettare che gli altri finiscano di mangiare alla mensa (causa la sua celiachia, che gli impedisce di unirsi a loro), assiste ad una scena di dubbio gusto: su un palco improvvisato, dove normalmente si tenevano le recite di fine anno, sale una figura mai vista prima intenta ad annunciare l'ascesa dello Spirito Santo: una voce nascosta dietro il sipario, facendo finta, in maniera alquanto blasfema, di benedire i bambini, ipnotizza talmente tanto il nostro "Pappagallo" da fargli contemplare, per la prima volta nella sua lunga e tortuosa vita, le scelte che lo hanno condotto in quelle condizioni (cosa che si sarebbe ripetuta molto, troppo spesso).

Biografia

Tra vicini irriverenti e docenti spossate

A seguito della nascita, a cinque anni, del fratello Simone, anch'egli particolarmente manesco nei confronti del fratello maggiore (coincidenze?), per non ripetere lo stesso errore, sua madre Titina decide di iscrivere il "Pappagallo" non più rinominato tale, perché adesso tutti i vicini hanno i sensi di colpa alle stelle, presso una scuola pubblica, che si rivela essere peggio della privata, non tanto per la violenza, quanto per l'incapacità di sopportazione dei compagni e docenti, nessuno escluso.

Presso il Milionesimo Circolo del Sacro Pancreas del Bambino Insallanuto, Mariolone Bubbarello vede dinnanzi a sé una realtà alquanto discutibile: la sua docente, di tutte le materie eccetto Religione Cattolica e Inglese, nota in tutta la scuola per essere una bugiarda senza termini simili, ogni giorno mente riguardo al proprio nome, confondendo i pargoli su come riferirsi a lei (e spesso urlandogli addosso per puro svago).

Nonostante gli equivoci, però, Mariolone riesce miracolosamente a sopravvivere, mantiene vivo il ricordo della sua ex-docente di Scienze. Ella si presenta sempre con dei capelli talmente lunghi da partire dal capo e strusciare per terra: sebbene sulla chioma più che fluente vengano raccolte sporcizie d'ogni tipo, ella se ne vaneggia affermando di avere un abbonamento per gli shampoo all'arancia (rancida). Se durante i primi due anni, inizia ad insegnare Scienze a modo proprio, al terzo anno decide di spodestare la docente bugiarda per diventare insegnante di inglese e assegnare per l'intero anno la stessa identica pagina di inizio libro. Nonostante dunque i suoi atteggiamenti di dubbio gusto, l'evento più sconvolgente avviene durante un'improvvisata lezione di Botanica: mentre sta spiegando la fotosintesi clorofilliana, quando uno degli allievi chiede di poter attingere al Vespasiano, colta da una crisi di mezza età, lancia a tutta potenza la cancelleria, sbatte il libro sulla cattedra e corre sbattendo i tacchi nella maniera più gallinesca possibile. Dopo dieci minuti di silenzio, una bidella dalla tenera età di 84 anni rivela la verità: la maestra s'è dimessa. Il motivo? "Commozione celebrale.

Durante un breve periodo di vuoto per la dimissione improvvisa della "Chioma Fluente" si susseguono innumerevoli supplenti: fra di esse una watussa di 2 metri e mezzo dal nome di Adele. Dopo aver assegnato per il giorno dopo la traduzione della pagina seguente dall'inglese all'italiano, quando arriva il momento della correzione, inizia un momento degno delle gaffes delle influencer italiane: quando arriva il momento di tradurre l'interiezione Well..., con significato riempitivo, la docente decide non così tanto giustamente di tradurla letteralmente, dando vita alla chimera "Bene, per me va bene", dalla frase Well, sounds good to me. L'unica informazione che segue quell'episodio tragico che Mariolone urlò talmente forte che lo sclerò attirò i mafiosi di Orta di Atella, che presero in ostaggio la supplente chiedendo un salato risarcimento alla famiglia per i danni morali arrecati al ragazzo. Siccome la famiglia era ancor più noncurante di lei, decisero di lasciar perdere, e per questo Adele si diede alla carriera di artista di strada alla fermata della metro.

L'anno successivo alle peripezie di "Chioma Fluente" e "Inglese Discutibile", Mariolone ed un suo compagno particolarmente in carne si recano in bagno per attingere al Vespasiano: dopo aver consumato la vescica, i due si ritrovano al lavandino del lato opposto per lavarsi le mani. Il compagno carnoso sfida il nostro Mariolone ad una corsa verso l'asciugamano, ma nel processo cade clamorosamente, scivolando sulla porta del bagno vicino e prendendo lo spigolo, facendo fuoriuscire una considerevole quantità di sangue dal baricentro del cranio. Mariolone può solo assistere alla scena, mentre le urla di contorsione del compagno richiamano l'attenzione della docente tuttofare della sua classe, che allontana il nostro beniamino dalla scena del crimine per mummificare la vittima di carta igienica procurata dalla bidella intenta a leggere un quotidiano (il quarto della giornata). Quando tutti tornano a casa, la mamma di Mariolone riceve una telefonata da parte della genitrice del malcapitato, che afferma di accusare il Bubbarello di aver scaraventato il suo pargolo per volerlo bullizzare, causa la sua carnosità. Dopo aver rivelato pubblicamente la verità (attirando per la seconda volta l'attenzione di un SaMoo passante godurioso), la docente, alquanto infastidita, perché da tempo nutriva un odio incondizionato nei confronti del Mariolone Nazionale, decide di fare affidamento alle camere di sicurezza del bagno: per la prima volta, le telecamere a 144p si rivelano utili e Mariolone, riconoscibile per il pixel rosso dei suoi capelli, unico che gli appartiene, che resta fermo davanti ai tre pixel della vittima che si sciolgono per terra (espandendosi). Il malcapitato (che nel frattempo perde 2 kg per l'ansia), riceve uno schiaffo da parte della madre per averle fatto pagare la lunga telefonata con la famiglia Bubbarella e, per la prima volta, il Mariolone sente la necessità di disporre di competenze in Legge.

Biografia

Ritorno in Patria, Atto II

É finalmente giunto il momento: è il giorno del compleanno di Mariolone e mentre la fine della scuola primaria si avvicina sempre di più, il pargolo si ricorda di aver ricevuto un ruolo nella recita della scuola: in un tentativo alquanto casereccio di riprodurre una favola di Fedro conosciuta soltanto dall'ex-insegnante dalla Chioma Fluente, la scuola decide di arruolarlo nel ruolo di una donnola e per farlo richiede che si presenti con un costume ridicolo che replichi la fisionomia dell'animale: dopo aver comprato delle orecchie da gatto e averle colorate di nero con l'uso di un pennarello indelebile e dopo aver riempito un cilindro appuntito di tessuto marrone di ovatta, Mariolone è costretto ad andare in giro con un posteriore simile a feci, con orecchie che lo rendono un maniaco, e costretto a ripetere frasi moraliste senza senso che lo rendono quasi privo di qualsivoglia senso di dignità né tantomeno di senno. Quando arriva il momento delle prove, la deputata all'organizzazione della recita urla addosso al nostro povero donnolo perché troppo impacciato, e quando sta fermo di essere troppo rigido: quando il giorno della recita effettiva inizia, e con esso il turno di Mariolone, dopo aver letto tre righe, ed essere stato congedato con applausi scroscianti e latrati di genitrici commosse, Mariolone può finalmente togliere la coda, sentire un senso di benessere per il fondoschiena stappato, nonché una sensazione mai sentita prima, come se la sua dignità stesse riappropriandosi del suo corpo. L'energia riconquistata gli consente, una volta finita la manifestazione, di urlare a squarciagola per la topolona della libertà e far levare al cielo un unico commento finale: "Godo.". Attirata l'attenzione di SaMoo per la terza volta (sempre passante), anch'egli si unisce all'urlo liberatorio. Quando Mariolone e Titty tornano a casa con la macchina dal volume di mezzo millimetro cubo ed incontrano la madre di una delle sue compagne ed il piccolo Maresciallino non più donnola la saluta e nota che lei non la risponde, chiedendo spiegazioni alla madre impara un'importante lezione: "Doriana non ti saluta perché adesso non le servi più.".

Dopo la fine della prima media, quando Mariolone si trasferisce in una landa desolata di anziani ultra-sessantenni, che dice addio alla precedente casa, sentendone tutt'oggi la mancanza, ma senza rimpiangere quei compagni che tanto aveva odiato, pensando, però, che, in fondo, si erano meritati ogni singolo ceffone.

Biografia

L'Odissea della Horribilis Schola

É l'ultima estate prima delle scuole medie. Mentre il nostro disagiato è reduce del quoziente intellettivo negativo dei compagni delle elementari, dedica un po' di tempo alla famiglia alternando spiaggia, tormentoni estivi e goduria alla consapevolezza che non dovrà più sopportare dei casi umani del genere. Coloro che già sono a conoscenza del futuro della vita di Mariolone potrebbero descrivere il settembre di quell'anno con due parole: "Povero illuso".

Mariolone e famiglia giungono dinnanzi all'ingresso della Horribilis Schola, dal nome alquanto autoesplicativo, e la cui origine è simile al motivo per cui Scipione l'Africano, nella sua tomba, maledicendo il Lago napoletano avesse portato alla nascita del nome Lago Patria (benché egli avesse fatto trascrivere "Questa patria non avrà nemmeno le mie ossa!", e l'unica parola rimasta fosse solo il termine Patria, facendo pensare ai residenti che fosse il nome che i Romani gli avessero attribuito in antichità).

Il primo giorno di scuola è l'ennesimo trauma: il preside, posto al centro di un palchetto improvvisato legge i nomi delle componenti di ogni classe, e, puntualmente, Mariolone è uno degli ultimi, stando in uno stato di ansia costante, che gli fa comprendere che quell'inizio non era certo un buon segno. Quando però il nome del Maresciallo arriva, l'ardua sentenza del dirigente è chiara: classe Ⅰ I, stessa sezione di quel SaMoo che tanto godeva passando per il marciapiede. Quando Mariolone entra nella classe, non solo si perde nell'istituto, piangendo copiose lacrime, ma viene anche mandato all'Inferno dai collaboratori scolastici (scusante per giustificare il fatto che neanche loro sapessero dove fossero le classi). Mariolone, dunque, si vede costretto ad affidarsi ad un'antica tecnica di famiglia: la legge dei grandi numeri.

Trovandosi di fronte tre porte, le apre tutte e tre fin quando, chiedendo "Che classe è questa?" riesca a trovare la propria. Per fortuna, però, la legge dei grandi numeri volle che la Ⅰ I si trovasse nella prima porta da lui aperta, risparmiandosi l'imbarazzo. Quando i ragazzi vengono accolti dalla professoressa di Tecnologia, che chiede loro di realizzare un segnaposto con il loro nome, Mariolone è estremamente nervoso, dato che nessuno lo fila neanche di striscio. Per questo stesso motivo, non riesce nemmeno a rendersi conto che accanto a sé vi è SaMoo, perché interrotto dalla segretaria che annuncia un macabro messaggio: "Bubbarello e Chiariello cambiano classe". Benché la professoressa di Tecnologia si fosse afflosciata dal dolore, visto che a Mariolone già si era gli si era affezionata, non se ne preoccupa più di tanto, visto che insegna anche nella sezione di arrivo, la rinomata Ⅰ F.

Mariolone e compagno sconosciuto si incamminano verso la classe di arrivo, mentre il suo compagno di migrazione bestemmia ogni essere divino per l'imprevisto. Una volta entrato, Mariolone vede un'aula degna del terzo mondo: una lavagna elettronica storta, tre professoresse crocifisse e ragazze della terza media intente a giocare a morra cinese. I due si siedono, ma Bubbarello già è segnato a vita. Una delle tre crocifisse, nel buio delle finestre chiuse, afferma "Marco, mi riconosci?! Ti ho fatto spostare qua!". É la professoressa di Inglese. Per i lettori sorpresi e amareggiati, la docente di Inglese conosceva la zia di Mariolone, che lavora in un negozio di abbigliamento della città. Siccome la docente è cliente abituale, e la zia racconta spesso delle gesta del nipotino (perché suo unico parente bravo a scuola), intrigata dalle conoscenze del bambino, decide di fargli cambiare classe, benché Mariolone non avesse mai sentito il suo nome, né tantomeno fosse consapevole della sua esistenza.

I tre anni di scuola sono particolarmente burrascosi: i problemi con i compagni sono della stessa natura dei cinque anni precedenti, ma con i professori, per fortuna, fila tutto liscio.

Durante il primo anno di frequentazione dell'istituto discutibile, subito Mariolone si rende conto di essere circondato dai casi umani: non tanto per le loro capacità di comunicazione (che si limitano ai livelli di cacca-pupù-pipì), ma per la loro inquietudine costante. Mentre Mariolone ed alcuni dei suoi compagni sono intenti a comprendere qualche frase casuale in francese, uno dei suoi compagni più bassi gli tira le scarpe per consegnargli una lettera con un fermaglio a forma di cuore: è da parte di una compagna, che il narratore onnisciente chiamerà Osvalda Cagnara. Ella, all'interno della busta, scrive di identificare nel Maresciallo la sua ragione di vita, senza cui "non sarebbe capace nemmeno di svegliarsi", e per questo gli chiede di mettersi insieme a lei. Mariolone si sente lusingato da tali parole, ma consapevole che ella, causa la presenza di una dozzina di animali domestici nella sua casa (ed anche particolarmente aggressivi), non è assolutamente il suo tipo, mette quattro X sovrapposte sulla casella del "no" (aggiungendo una parentesi "scusami ma non m'interessa, solo perché non so il tuo nome").

Quando passa un mese, ed Osvalda recepisce il messaggio (visto che per qualche settimana, come se nulla fosse successo, continuava a messaggiare a Mariolone frasi d'amore come "Oi." o "Ci sei?" o ancora "Salve, madre di Mariolone, se c'è me lo chiama così ci parlo?" con un supplementare "Signora, la amo, la prego mi faccia sposare suo figlio!"), colta da un forte senso di tristezza e perseveranza, decide di provare l'impossibile: chiamare Mariolone alle due del mattino per fare una conversazione talmente da gentildonna da conquistare il cuore del suo senpai. Il tutto con un dettaglio lasciato in sospeso: a differenza sua, Mariolone ha una vita, e la notte dorme per campare, e non per dare da mangiare all'undicesimo dei suoi cani di taglia medio-alta. Questo spiega anche perché, quando la chiamata effettivamente arriva, a vedere la chiamata non è il Maresciallo dormiente, ma suo padre, che svegliandosi risponde e dice alla ragazza di andare a zappare la vigna anziché fare la sgualdrina addosso a suo figlio, che in confronto a lui, è membra della sotto-plebe.

Dopo qualche giorno, mentre la classe di Mariolone scende al campetto delle suore per andare a giocare a pallone, Osvalda rivolge una domanda impertinente: "Perché non ricambi i miei sentimenti?". In tutta risposta il Maresciallo pronuncia poche parole, ma molto forti: "Sei pazza."

Osvalda, allora, in tutta risposta, afferma: "Vabbé, sarebbe potuto essere bello, avevo pure un ragazzo..." e Mariolone, alquanto schifato, può soltanto elaborare questa frase: "Sei pazza, ma pure cornuta!".


Ormai il primo anno volge al termine, Mariolone è provato ma si sfonda di té al limone e assume talmente tanti zuccheri da restare iperattivo fino a dicembre. Al ritorno a settembre, subito, però, è scosso dalla notizia sconcertante: Osvalda ha cambiato scuola (e SaMoo passa di nuovo per godere) e al suo posto la sorella di una compagna della classe prima le ha passato il testimone. Il gentile narratore definirà la sorella nuova arrivata Lucia Mondello (e non Mondella, perché altrimenti sarebbe la sposa di Renzo Tramaglino, nel noto romanzo di Alessandro Manzoni) e potrà subito dare una retrospettiva breve ma concisa della sua figura: appena vede il Maresciallo, subito se ne innamora ma, inizialmente lui non ne sa niente.

La sorella di Mondello, l'anno prima, era stata bastonata dalla vicepreside per aver usato il telefono nell'ora di educazione fisica, e per questo, traumatizzata a vita, decide di lasciare il suo posto alla sorella maggiore, ben più matura (secondo lei) ed emancipata (sempre secondo lei).

A tutti gli effetti, però, tra Lucia Mondello e la sorella non è cambiata assolutamente niente, sia perché sono uguali come le gemelle Fazzini, sia perché hanno lo stesso intelletto e modo di vivere. Per questa ragione, se non fosse per il fatto che Lucia è alta 4 centimetri in più della sorella, Mariolone non sarebbe riusciuto a distinguerle: quando però, durante un giovedì particolarmente noioso, arriva l'ora di Antologia, e Mariolone sta ricopiando le 256 pagine del libro sulla Divina Commedia di Dante Alighieri, Lucia Mondello fa una domanda estremamente fuori luogo al compagno di banco: "Ti piace più la maglietta corta 5 centimetri o mezzo millimetro?".

Mariolone processa solo un "Cosa?" e Lucia in tutta risposta afferma "Ti piace stretta, vero?" e il Maresciallo dice "Sono un uomo maturo mica vado a vedere certe cose!". Lucia allora afferma "Secondo me se glielo chiedo a Giuliano [quello che sposerà Joshua(?)] mi risponde!".

Il Maresciallo, alquanto seccato, la manda dal compagno diversamente alto, e lei obbedisce (pure!).

Passata qualche settimana, e diffusa in tutta la classe la notizia che Lucia ha una cotta spudorata per Mariolone, Giuliano gli riferisce la notizia, e lui rimane scioccato: questo perché, nel frattempo, il Maresciallo stava già tenendo a bada un'ulteriore situazione: sottolineare con la penna rossa ogni singola parola (sbagliata sia sintatticamente che dal punto di vista ortografico) che lo stesso Giuliano aveva scritto sulla lettera d'amore che voleva dedicare a Joshua, suo compagno di Coca-Banda, gioco secondo cui, dopo aver recitato una delle due parole, l'altro deve dire l'opposta, pena dell'infrazione della regola, uno sputo nell'orecchio (cosa che Mariolone sa per esperienza...).

Dopo aver consegnato la lettera (tutta evidenziata con un bello zero spaccato sopra con richiesta di convocare i genitori come presa visione) alla donzella della classe nota per essere figlia di disoccupati (e di avere sangue da reddito di cittadinanza) il cui volere era solo campare facendo post sui social network: ovviamente il tutto termina con uno schiaffo di lei, ma testimoniare la scena rappresenta per Mariolone uno dei motivi più belli per frequentare le scuole medie.

Biografia

L'esperienza purificatrice

Durante il secondo anno (ed innumerevoli episodi di commozione celebrale), ormai il nostro Mariolone è andato: non riesce più a computare nulla e lo stress è talmente elevato dal portarlo a pensare a tutte le scelte di vita che lo abbiano portato in quella situazione. Durante una strana giornata di febbraio, però, giunge una notizia: la scuola sarà chiusa per quattro giorni. Grande festa alla corte di Francia.

Dopo quattro giorni, Mariolone torna a scuola durante un mercoledì particolarmente soleggiato (facevano 40 °C gradi all'ombra): tornato a casa, la madre Titina gli riferisce una notizia dotata di grande gaudio "Tutte le scuole di ogni ordine e grado chiudono per una settimana". Confuso e ammaliato da tale scoperta, il Maresciallo anticipa tutti i compiti accumulati per poter, per la prima volta dopo 7 anni di frequentazione scolastica, poltrire sul divano. Ben presto, però, si rende conto di una qualche stranezza: i telegiornali parlano di emergenza, le scuole accumulano giorni di festa consecutivi, e nei registri elettronici compaiono scritte che alludono al panico e allo spossamento generale. Soltanto dopo aver chiesto spiegazioni alla madre si rende conto del tutto: quella malattia cinese di cui tanto si parlava, era frutto di una pandemia e mieteva innumerevoli vite. La notizia è deleteria: si resta tutti a casa sempre e comunque. In tali condizioni Mariolone (come molti personaggi presenti in questa Enciclopedia) ha una visione onirica: tutti i Santi, in coro, intonano la canzone degli Europei, quasi a voler alludere ad una gioia interiore ed assoluta: Mariolone non deve più sopportare quei casi umani, ed è finalmente salvo!

Benché, dunque, per continuare a frequentare la scuola debba comunque svolgere delle videolezioni (rigorosamente a orari improponibili), il Maresciallo può vivere nella tranquillità delle sue quattro mura, tra la madre che cucina pizze a ruota ed il padre Giggino che, mentre fa le sue riunioni senza un apparente motivo, manda foto dei suoi rozzi colleghi in pigiama di cartoni animati svizzeri o inglesi.

Passano mesi e mesi, ed uno dei compagni di Mariolone, con cui aveva creato un gruppo online per chattare, invita un suo compagno, di un'altra classe: il suo nome è SaMoo.

Intrigato dalla tale venuta del forestiero, Mariolone decide, in accordo con il mandante, di invitare il nuovo arrivato a delle sessioni di gioco per ore intere, visto che le videolezioni erano programmate per la notte della settimana successiva. Fra i due, però, nasce una certa intesa, che finisce per porre il mandante in secondo piano. Fra urla, latrati e battute sul Signor Balocco (poi fagocitato dallo stesso SaMoo) lo spumeggiante rapporto fra Maresciallo e Poliziotto rendono i due migliori amici ed iniziano innumerevoli avventure e peripezie, che finiscono per gettare il mandante nell'Oblio, lasciando come sua unica testimonianza nientepopodimeno che l'apprendista del famigerato Avvocato Cocco, l'Avvocato Broccolo, che secondo fonti autorevoli sembra essere a lui imparentato (e sembra anche condividere la stessa nonna).

Nelle prime settimane Mariolone e SaMoo iniziano a conoscersi: tuttavia, fra loro, si frappone la presenza di uno zingaro di primo ordine, a cui l'aggettivo "cafone" è quasi vezzeggiativo. Il vichingo in questione, denominato Angelo (anche se chiamarlo così è quasi blasfemia), era solito cantare canzoni in lingue affine agli Ostrogoti, maledire le famiglie dei compagni di giochi e, come è consuetudine fra queste genti, criticare le opinioni altrui sempre e comunque. Arriva però un giorno in cui SaMoo, stancandosi della sua presenza, gli tira una padella virtuale in faccia, dissezionandogli il setto nasale (Durante la scrittura di questo frangente, SaMoo ha detto "Godo").

Il vichingo, di famiglia altrettanto rozza, non sopporta l'oltraggio e chiede al Mariolone Bubbarello "Scegli chi vuoi come amico, o me o lui. Scegli me che lui è una banana marcia.". Ovviamente il lettore può immaginare chi fosse il favorito del nostro Maresciallo, ed impugnata la padella di SaMoo, il Bubba fa giustizia, affetta in mille pezzetti (adatti per l'omogeneizzato) il nemico insopportabile e abbraccia SaMoo in maniera talmente passionale da rompergli il femore (poi riassemblato con un'operazione offerta dal Maresciallo, ma che non ebbe comunque fortuna in tempi futuri).

Dopo l'allontanamento del vichingo, tra i due si instaura un rapporto d'amicizia più che spumeggiante, anzi frizzantino ed oligominerale, che fa durare i loro ritrovi per ore intere, colmando pomeriggi altrimenti vuoti e permettendo un evento straordinario: Mariolone trova finalmente un compagno di vita e con cui confidarsi, dopo 12 anni di solitudine costretto a tenersi tutto dentro e a soffrire come un cane in un terreno abusivo fatto comprare dalla biomafia di un quartiere della provincia di Napoli, poi documentata da un telefilm di successo sull'emittente televisivo RAI©™, di cui i cittadini italiani pagano un canone di tutto rispetto.

Dopo aver sfruttato i propri dispositivi mobili per tutta l'estate al fine di intrattenersi nella realizzazione di nuovi nomi come la forma sgrammaticata del participio passato del verbo possedere, così come aver scoperto dell'esistenza di FaceTime©™ (durante un equivoco per cui, inizialmente, il tema del disegno doveva essere Facebook©™), l'anno se ne va, e arriva il funesto mese di dicembre, con il suo freddo, la sua malinconia e l'incognita della sopportazione della famosa suocera (dei genitori).

A cambiare le cose, però, è il nono giorno sul calendario dell'avvento.

Biografia

L'estrema gioia

É il 9 dicembre 2020, Mariolone Bubbarello è vicino alla stufa a pellet e si sta riscaldando per resistere ai -273,16 °C al sole. Mentre sta navigando nella rete universale, s'imbatte su una pagina che mostra una classifica dei migliori fiori esistenti al mondo: la pagina da quattro soldi parla chiaro, sono le rose le più belle. Indignato, il Maresciallo impugna il proprio manganello, si dirige verso la casa del proprietario del sito e lo bastona.

Tornato a casa, il Maresciallo ormai deve iniziare una videolezione ed incontrati (purtroppo) la compagna di classe depressa e saccente: quando ormai la professoressa dell'ora è deceduta (senza abbandonare la videolezione) restano solo Mariolone e la compagna in questione. Siccome nessuno dei due ha nulla da fare (ed aspettano, invano, che la docente termini la videolezione, da cui non possono uscire) iniziano a parlare di quali siano i fiori migliori: i due, per la prima volta, si trovano d'accordo su una cosa nella propria vita, i tulipani sono i migliori.

Per continuare a mantenere viva l'attenzione dei presenti, Mariolone fa l'impossibile: apre un account social su un tulipano, per poter scrivere cose relative alla sua vita (la bellezza dei mulini a vento, il nome di suo padre ispirato ad un pittore fiammingo e peripezie varie): nasce @TGianpierpaolo e con sé il primo figlio del Maresciallo, Tulipano Gianpierpaolo.

Padre e figlio continuano a vivere felicemente, e ben presto Mariolone decide di presentarlo al caro amico, che non tarda per adottarlo come nipote (affidandosi ad un notaio partenopeo particolarmente ritardatario, e che lo costringe a dover ricorrere a prendere in prestito i documenti per poterlo scrivere da solo, risparmiando, per giunta, sul pancreas da addebitare al compilatore). Ben presto il triangolo non considerato tra Mareciallo, biscottaro e tulipano (ben presto avvocato) li lega con una tale intesa da spingere loro, nel marzo dell'anno stesso, a fondare Tulipano Online, a pubblicare disegni su Tulipano, fondare Tulipedia, Tulispace, e a creare nuovi personaggi per espandere un mondo che continuava a diffondersi a macchia d'olio (cosa di cui tutti erano e sono estremamente felici).

Mariolone e SaMoo sentono, collettivamente, lo stesso pensiero "Grande festa alla corte di Francia, c'è nel regno un manzo di mamma in più" perché, si sa, che ogni scarafaggio è bello agli occhi della madre.

Biografia

L'ultimo ostacolo

Arrivata la terza media (e, purtroppo, tornati in presenza) Mariolone Bubbarello è determinato a completare l'anno alla perfezione, per chiudere con un esame talmente spettacolare da far sublimare i compagni più petulanti: questo è il motivo per cui, mentre Mariolone sta investendo il proprio tempo libero per finanziare le peripezie del figlio Tulipano, nonché l'azienda di Ghiaccioli Tulipani, riesce a completare la tesina in due settimane, investendo il 95% della sua sanità mentale: arriva il mese di giugno e dopo aver ripetuto per un mese l'intera tesina (che tutt'oggi ricorda a memoria) lui e mamma Titina devono recarsi nella Sala del Giudizio, dove tutti i professori sono riuniti per sentenziare il Maresciallo.

Arrivati la mattina presto, i due si recano presso la sede centrale della Horribilis Schola (il cui nome ufficiale è Laniantis Schola) si rendono conto fin da subito che c'è un problema: gli esami iniziano alle 7:00, loro hanno il turno alle 10:00, ma sono arrivati alle 8:00 ed è ancora tutto chiuso. Dopo aver usato la madre come ariete da battaglia per sfondare il cancello, arriva una guardia giurata che urlando in ostrogoto afferma che i giovani d'oggi non sanno più aspettare: la madre non esita a decapitare il vigile e a chiedere che arrivi un collaboratore scolastico decente per rispondere alle sue domande. Ed ecco svelato l'arcano: la signora deputata a lasciare aperto il cancello è andata a fumare una sigaretta, e ha lasciato tutti fuori.

Ascoltate quelle parole, dopo aver girato per mezz'ora, i due riescono a passare per una porta sul retro, a farsi seguire dagli altri compagni di classe (anche loro da mandare al patibolo) e a trovare il luogo dove poter aspettare il turno. Passano le ore, Mariolone dissipa l'ansia e finalmente è giunta la sua ora: una bidella, che lo conosceva, gli porge una domanda: "Vuoi far venire pure tua mamma?". Affermativo.

Tutti sono riuniti attorno a dei banchi scrausi (tagliati visibilmente con un taglierino, si vedevano ancora i segni) ed i professori erano sganasciati su delle sedie più sudate di loro e riuscivano a malapena a dire "Avanti...".

Se però le precedenti sedute duravano 10 minuti, per Mariolone il fato avverso colpisce ancora:

  • 10:10, la coordinatrice chiede a Mariolone il tema della tesina, e parlando e parlando ancora di storia, geografia, italiano, educazione civica e altri contenuti mnemonici, interviene la professoressa di Inglese, che pone delle domande nella nobile lingua del té verde.

  • 10:30, la docente di inglese è agguerrita: seguono domande sulla tesina, domande di cultura generale, su quale fosse il presidente degli Stati Uniti, il colore delle sue tonsille, cosa avesse accattivato lo studente nelle sue ricerche, se sapesse che lei era cliente abituale di sua zia. Sono venti minuti che Mariolone parla in Inglese ed altrettanto tempo che la professoressa di Religione sbava.

  • 10:50, dopo aver ricevuto i complimenti per la calma magistrale (e per la pronuncia inglese avuta per ben venti minuti con la docente, creando una conversazione degna di un bar), arriva la domanda più stressante: quella della professoressa di Tecnologia. Per qualche motivo non noto allo scibile umano, ella decide di interpellare un argomento della seconda media, benché la tesina non sia affatto inerente con quel contesto: il Maresciallo risponde correttamente a 2 domande su 3, ma comunque sente un senso di colpa: su quaranta miliardi di domande, ha paura che sbagliando quella abbia perso la lode, ma ritorna in sé quando riceve lo stesso i complimenti.

  • 11:00, arriva l'ultimo intervento, da parte della professoressa di matematica e scienze: i Santi iniziano a cadere. La professoressa, nonostante fosse estremamente consapevole del fatto che il Maresciallo fosse preparato sull'evoluzione della specie di Darwin, decide, da essere di dubbia benevolenza, di fare domande estremamente dettagliate sull'RNA: la mamma di Mariolone sbianca, perché non ricorda nemmeno per cosa stesse il nome. Ma ciò non vale per il Bubba, che stende la professoressa a suon di risposte, e la fa rosicare così tanto che il professore di Arte (che nel frattempo si è preso la copia cartacea della tesina da 20 pagine) è costretto a chiamare l'ambulanza.

  • 11:20, ormai il peggio è passato e siccome quel giorno era l'onomastico del preside, il Mario Bubba può risparmiarsi di doverlo incontrare e, piuttosto, dover ripetere le stesse cose ad un docente esterno, che ne resta esterrefatto. Dopo essere sublimato 10 minuti dopo, ed ormai rimasta solo la Commissione Interna, i professori circondano il Maresciallo e gli danno strette di mano d'addio: la prova è finita e il prossimo, che si trovava nella sala, è talmente teso da voler dare una testata al banco (allo spigolo, precisamente).

  • 11:40, Mariolone e Titina iniziano a richiamare tutti i Santi per stringergli la mano, uno a uno, e mentre tornano a casa nella loro macchina grande quanto un elettrone, chiamano tutti i parenti meno stretti per annunciare la lieta notizia: il Maresciallo ha conseguito dieci con lode, e quel vichingo di Angelo ha avuto sei. Goduria generale, SaMoo si scioglie dal "Godo." e Tulipano è talmente fiero da preparare un banchetto talmente sontuoso da far ingrassare i presenti e paralizzarli per il resto della settimana. L'estate è appena iniziata e adesso Mariolone e SaMoo possono concentrarsi sul loro figlio (per l'uno) e nipote (per l'altro) migliore del mondo.

Biografia

La prima estate con Tulipano Gianpierpaolo

L'estate della terza media è una delle poche occasioni di libertà, specialmente quando non si hanno compiti, non si dovrà più avere l'ansia delle vecchie (e invasive) conoscenze, e quando ci si può divertire con i propri cari: l'estate dell'Irlandese, del sommo Bovino e del Tulipano Schweppes©™ non fa eccezione. Durante questi mesi particolarmente bravi, ci si sbizzarrisce nel creare personaggi, disegni, progetti, videogiochi e tanto altro, testimoniato da tutto ciò che è possibile tuttora trovare su Tulipano Online e affiliati.

É durante questo periodo di festa, che i migliori compagni di Tulipano, Bruco Gianluco (per quanto insopportabile) e Deutscher Frosch si uniscono al gruppo assieme alla figlia del pontefice, Antonella da Rivisondoli, ed il tempo scorre sempre più rapidamente. É in questi giorni che inizia però a circolare un'intervista realizzata da Rai Crunch Gulp Slurp (canale 7 miliardi del digitale terrestre) all'Irlandese circa l'arrivo di un personaggio già noto ai tempi delle medie, Ocram Gutmann.

"Era il 19 ottobre dell'anno della terza media, ne ho un ricordo vivido. Mentre io e SaMoo stavamo giocando al Monopoly©™ (ma siccome l'avevamo comprato a Mosca era un Comunisty), sentiamo bussare alla porta: era proprio lui. Era in giacca e cravatta, e con quel becco a trombetta metteva un'ansia assurda, non tanto per la fisionomia del soggetto, ma per quel che diceva: "Sono venuto a prendere il pinguino che mi spetta", "Il GPS mi ha portato qui.", "Datemi il mio affare.", ed io continuavo a chiedermi cosa volesse. Pensavo fosse un venditore ambulante, di quelli che al telefono li puoi solo insultare e che vengono dal vivo consapevoli che, il massimo che puoi fargli, è sbattergli la porta in faccia: ci scherzai un po', con SaMoo che nel frattempo si adirava perché quel caso umano lo chiamava per nome e cognome. Il delirio di quella serata era talmente grande che pensai "Vediamo dove vuole andare a parare" e ascoltai la sua solfa: quello che ascoltai fu agghiacciante... " "«Mi è stato detto che qui si trova un pinguino particolarmente ribelle, ma anche molto raro: il suo nome è Polenta Valsugana e vale perlomeno qualche migliaio. Consegnatemi il pinguino o ricorrerò alla forza.»" "SaMoo aveva provato a capire a chi si riferisse, e la risposta, purtroppo, era anche alquanto scontata: Polenta Valsugana ero io." "Ho provato in tutti i modi a dissuadere quel molesto sfeniscida, ma niente da fare. Gli ho pure dato un ceffone a man rovescia, ma quello ha ricambiato, lo scostumato!" "Dopo un'oretta, quando SaMoo gli ha dato un calcio nel fondoschiena, è tornato con un suo amico di forma estremamente rotonda e con un sorrisino beffardo e con un sacco di iuta mi ci ha ficcato dentro e mi ha rapito nel suo rifugio a Capodimonte. Lì ho collaborato per qualche minuto, perché mi aveva promesso che se gli avessi fatto la proiezione ortogonale di quattro baite per le sue fazioni mi avrebbe lasciato andare, e così fece. Dopo aver fatto un moonwalk con il sacco di iuta (con me dentro) Ocram ha detto !icredevirrA e se n'è andato. Sono ancora provato da quell'esperienza."

Dopo aver vissuto l'incontro con Ocram Gutmann, il Maresciallo è nel frattempo impegnato con altre faccende: mentre sta infatti creando le prime e storiche voci che hanno formato gli aggiornamenti di Tulipedia prima del 1° Anniversario di suo figlio, deve sopportare Bruco, che sempre più vuole bisticciare con SaMoo, mettendo alla prova la sua pazienza. Non finisce bene.

Sebbene la permanenza degli amici di Tulipano Gianpierpaolo, le scampagnate con il Pontefice Bovino, e le fiere per la Sagra del Cavallo (durante la quale si brinda così tanto da comportare un temporaneo ma pesante e collettivo picco glicemico), l'irriverenza del vicino millepiedi lo importuna così tanto da dover intervenire attivamente. Dopo aver inflitto danni fisici (fendenti con un mattarello), l'individuo si dimostra completamente indifferente alle ramanzine, e per questo, per abbandonare lo stato di arrossamento della vena Aorta (di Atella), decide di partire alla volta di terre esotiche.

Biografia

L'Isola del Signor Balocco

Mariolone Bubbarello si sveglia durante una mattinata particolarmente brava di agosto: egli, infatti, si sveglie alle nove del mattino, dopo aver sognato Bruco che gli faceva una ceretta al sopracciglio sinistro, lasciando indenne l'altro lato.

Una volta abbandonata la stanza da letto (e dopo aver maledetto i parenti del compare), Mariolone riceve una notizia da parte del suo spumeggiante compagno d'avventure: il Serenissimo ha deciso di invitare il compagno vestito da hot dog ad andare in vacanza con lui presso un'isola di sua fondazione, fatta costruire per opera dei suoi monaci.

Il Maresciallo non può certamente rifiutare e, messi gli occhiali da sole, parte seduta stante per bamboleggiarsi con l'amico.

Una volta giunto nella nuova creazione del Pontefice, però, è disorientato: dinnanzi a sé c'è solo una landa desolata, senza nemmeno una casa.

I due decidono allora di ingaggiare dei muratori d'eccezione (ovvero il figlio Tulipano, geometra da quale momento, Bruco con un guinzaglio al seguito della moglie e Rana, che prima era impegnato a urlare il suo amore per il cuscino, o più propriamente, per il lato freddo del guanciale), e nel giro di qualche oretta, subito viene creata una vera e propria metropoli.

Ben presto l'intrattenimento dei presenti si basa sul votare le emoji©™ della nota piattaforma di messaggistica Discord©™ da 1 a 10 (con l'aggiunta di un Non classificato prevalentemente apprezzato).

Perso qualche prezioso giorno della propria esistenza, Mariolone e SaMoo continuano a spassarsela, e quando arriva l'autunno i piani cambiano e l'isola va sempre più in malora, fino ad essere quasi disabitata.

Biografia

L'Avvocatura

Arriva dicembre ed il freddo cronico sopraggiunge più triste che mai. Mariolone e SaMoo sono troppo impegnati a frequentare le videolezioni per vedere cosa sta succedendo nell'altra stanza: Bruco e Rana si stanno scannando e discutono circa l'autenticità della pacca amichevole che il millepiedi ha ricevuto qualche minuto prima. Il putiferio. La sommossa ha inizio quando Bruco, offeso, usa una baguette per bastonare l'anfibio, che nel frattempo cade in una crisi di pianto talmente fitta da allagare l'intera stanza: l'acqua raggiunge la stanza di Mariolone che viene con la cintura per fustigare il colpevole. Giunto presso la scena del delitto, però, ha un'illuminazione: da quando il suo compagno grasso delle elementari è stato sconfitto con il potere della legge, Mariolone è sempre stato (legislativamente parlando) nella pace più totale, e per questo ripone la cintura per indossare un abito e portare una valigia con le prove in tribunale. Nel frattempo SaMoo viene informato del tutto e, armato di crocifisso e di nipote (anch'egli avvocato di professione) al seguito, tutti riuniti danno inizio ad un'inchiesta senza precedenti, fra prove, discussioni e imputati incoscienti: Bruco viene condannato a ingurgitare un chilo di pomodori con la buccia ed il ciuffo per fare in modo che fosse afflitto da un attacco potentissimo di diarrea nubifragica.
Dopo quel caso, Mariolone decide, in accordo con il Pontefice, di fondare il Dipartimento d'Avvocatura dell’Isola per riconferirle visibilità, per poi apporvi come amministratore l'Onorevole Emorroidi, già noto ai neo-avvocati per le sue gesta nell'abilità del controllo delle feci liquide.
Da Emorroidi il Dipartimento acquista due nuovi membri, gli unici e i migliori per anni: il Maestro Cocco ed il suo apprendista monouso Broccolo e la loro abilità tutt'oggi resta agli annali.

Biografia

L'Impero Duraruzo

É in quest'anno particolarmente proficuo per le produzioni di Tulipano Online e compagnia che l'Irlandese decide di affrontare un'ulteriore dilemma che affligge il compagno d'avventure: metabolizzare il tradimento che Ornella Zocco gli ha arrecato qualche giorno prima del matrimonio.

Il Maresciallo cerca di fare in modo che l'amico possa trovare consolazione aiutandolo nel compimento di un progetto passato alla storia: la creazione di un Impero al suo servizio.

Come ci viene testimoniato dal poema epico conosciuto in tutto l'Arcipelago di Tulipano & compagnia cantante, "Nel remoto 2020, un irlandese italiano, un Tulipano rosso ed un Papa sufficientemente in carne, decisero di fondare un impero, basato proprio sul liliaceo, il sommo Tulipano Gianpierpaolo. Per tal nobile scopo, il Papa Sig. Duraruzu [nome abbreviato e pseudonimo letterario di SaMoo], l'irlandese Marco [nome di Mariolone Bubbarello] e Tulipo [vezzeggiativo] s'incamminarono alla ricerca di una landa desolata. Tra vari giorni di ricerca, fra mari e monti, trovarono [escamotage per romanzare la fondazione dell'Impero] una minuscola isola dove passare il resto delle settimane conseguenti."

Mariolone viene insignito del titolo di Generale Supremo e Maresciallo dell'Impero e gli viene assegnato il pieno comando dell'esercito.

Il potere è grande, ma anche colui a cui è stato attribuito tale ruolo: il Maresciallo è assolutamente spietato per il crimine e schiavizza Bruco e Rana, che prima avevano provato a sabotare la creazione stessa della capitale, per poi rinchiuderli in galera e 

sbattere costantemente la porta per fargli implodere i neuroni e sperare che imparino la lezione.

Ben presto, l'arrivo dell'Età dell'Impero induce il Pontefice a richiedere l'aiuto del Generale Irlandese per gettare i nemici nel caos: Mariolone, allora, organizza le sue truppe (gli stessi schiavi di prima) e parte con le truppe ausiliarie inviate dal suo caro figliolo per poter combattere in Oriente. La prima guerra non si scorda mai, benché, sia anche simbolo di inesperienza, dato che Mariolone riceverà un proiettile potenzialmente letale in pieno petto. Dopo essere stato soccorso da Tulipano, e protetto grazie a SaMoo da un furioso Bruco megalomane che voleva imitare Bruto che uccideva Gaio Giulio Cesare, il cinto di rosso non esita a ricorrere alla legge del contrappasso per ammonire Bruco.

Le battaglie vanno a buon fine, e pian piano l'Isola raggruppa le acque del Mediterraneo, fin quando l'arrivo nefasto di Ocram Gutmann, giunto per cercare vendetta per la caduta del suo regno di Capodimonte, non interrompe il normale scorrere degli eventi: il pinguino, dotato d'ascia di pietra, carica verso il Maresciallo che con la lama argentata contrattacca e trafigge prima l'arma e poi la spalla del nemico, che certamente non si rivela mortale, ma lo inabilita alla battaglia e lo costringe ad arruolarsi al fianco del vincitore: egli parteciperà per due guerre per poi fuggire misteriosamente, probabilmente per la ricostruzione di quella che sarebbe stata la sua Reggia di cartoncino colorato.

Al termine delle vicissitudini sfeniscidiche, l'Irlandese parte alla volta dell'innovazione, creando nuove armi distruttive, macchine da guerra e varando leggi che possano garantire maggiore stabilità per l'impero.

Le cose belle, però, volgono sempre al termine, e, ammonito dall'Unione Europea, si vede costretto a limitare i confini acquisiti per garantire la pacifica convivenza: Mariolone impedisce che l'Isola venga annessa alla Corsica e consente che l'isola sia una dei tre vertici del Protettorato che racchiude i territori di proprietà di Tulipano Gianpierpaolo.

Oggi il Maresciallo Emerito di Dlarzz è onorato per le sue gesta, ma mantiene comunque un alto rango per via di altre peripezie in altre terre.

In occasione del 1° anniversario dalla fondazione dell'Impero Duraruzo, i creatori decidono di organizzare una festicciola presso la capitale.

Dopo aver brindato, Deutscher Frosch interrompe il brindisi con un annuncio inaspettato: dopo mesi, la realizzazione di un razzo personale per l'imperatore è finalmente ultimata.

Questo è il motivo per cui, in compagnia dei più cari amici, l'Imperatore Serenissimo decide di partire alla scoperta di nuovi mondi.

Per la prima volta, Planet Tulipo viene scoperta.

La prima spedizione è altamente organizzata e tecnologicamente avanzata: dall'osservatorio giungono immagini e suoni in tempo reale, ed è possibile per gli astronauti informare i colleghi sulla Terra riguardo a tutto ciò che accade nell'altra galassia.

Dopo aver esplorato i dintorni, osservati paesaggi suggestivi, ed essersi resi conto di non necessitare di un casco per scorte di ossigeno, SaMoo, Mariolone e Tulipano vedono per la prima volta un centro abitato: quando gli si avvicinano non credono ai propri occhi.

Distributori automatici con stivali e guanti che camminano in giro, parlano (italiano!), cantano, urlano (i limoni, signora!) e soprattutto sono organizzati in famiglie, amici di famiglia, zii, cugini, parenti, compari e nipoti.

Quando vede gli indigeni, SaMoo ne è talmente attratto da avvicinarglisi per tirargli le guanciotte, da buona zitella in stile Mariolone Bubbarello (che procede a far lo stesso).

Mentre Tulipano manda immagini all'osservatorio, SaMoo e Mariolone sono troppo occupati a conoscere ogni singolo essere vivente: ben presto, accorso il saggio Gesualdoberto per comprendere cosa stesse succedendo, fra Gesualdi e uomini inizia un rapporto d'alleanza indissolubile.

Ben presto viene fondata la rete di Tulipano TV, dove vengono trasmessi show di ogni tipo, da pubblicità scrause di Mariolone Bubbarello con dei baffi a manubrio che urla come un caimano addolorato, talk show condotti da Antonella da Rivisondoli (la cui barba è talmente attraente agli occhi dei Gesualdi, che finisce per diventare l'ufficiale showgirl del pianeta, conosciuta e stimata dovunque) e trasmissioni in diretta delle celebrazioni della Sagra del Cavallo fra brindisi, cavalli urlanti e invitati confusi (tra cui un Bach confuso che, nonostante l'essere astemio, fosse riuscito, nella bolgia, a capire semplicemente che SaMoo è zio adottivo di Tulipano Gianpierpaolo, dei cui racconti resta sbalordito e che ben presto avrebbe conosciuto).

L'Impero Duraruzo, dunque, ha senz'altro raggiunto un punto di non ritorno in campo bellico, ma detiene il primato di essere il primo Stato nel mondo ad essersi spinto oltre i confini della Via Lattea.

L'avventura di Mariolone e amici, però, continua altrove.

Biografia

Tulipano Land

Mariolone Bubbarello si sta incamminando con il suo caro figliolo Tulipano Gianpierpaolo in una landa desolata senza nome. É storia la conversazione che i due ebbero nel tragitto: 

Mariolone: "Cosa dobbiamo fare qui, Tulipo?"

Tulipano: "Dobbiamo creare un degno discendente dell'Impero Dlarzz, e quale modo migliore se non crearne uno per suo nipote, Salvagente? Yusuf non è in condizione di governare uno Stato e mettere una madre al potere la metterebbe ulteriormente in pericolo. Salvagente è maturo, saprà cavarsela."

Mariolone: "Certo, ma non sarebbe un po' azzardato dare il potere ad un piccoletto come lui? Non vorrei si facesse male..."

Tulipano: "Facciamo una cosa intelligente, chiamiamo Zio."

Poco dopo, a casa del pontefice, viene recapitato una lettera d'invito e SaMoo accorre in groppa al suo cane Lucky (con un'elica attaccata sulla porta USB della pettorina). L'Imperatore Piissimo si reca presso Mariolone, Tulipano e Salvagente Brillante.

Quando il bovino chiede spiegazioni della presenza di un bambino così docile e delicato (basterebbe che si buchi che, sgonfiandosi, egli soffochi ed agonizzi), riceve una risposta da capogiro: SaMoo è giunto presso il futuro Impero Salvagénteo.

Mariolone Bubbarello non esita nello sfoderare lo scettro ligneo dalla cui sfera di cristallo erano stati espulsi e assorbiti innumerevoli demoni ai tempi dell'Impero Dlarzz ed evoca una figura sovrannaturale: Helltulip.

Grazie al rito del Maresciallo, un castello da levar il fiato si erge dinnanzi agli occhi del piccolo Salvagente (che va in iperventilazione e si gonfia fin troppo).

Quando i preparativi sono ultimati, ed il piccolo viene incoronato, con l'aiuto di Deutscher Frosch si decide di creare una colonia presso il Pianeta Tulipano, ma senza successo: la mancanza di gravità terrestre causa una tale condizione di ansia agli occhi del piccolo Salvagente, che decide di abiurare la missione, confinando l'Impero al piccolo podere del suo castello sovrannaturale.

Tuttavia gli sforzi non vengono sprecati, perché esplorati i dintorni, i beniamini dell'avventura scoprono che il castello non si erge su un semplice atollo, ma su un'isola di grandissimi dimensioni, paragonabile per grandezza ed importanza all'Isola Duraruza e l'Isola del Signor Balocco messi insieme.

Osservata l'isola, Tulipano decide di mettersi da fare, e di edificare lì il proprio sontuoso Castello.

Per non sprecare materiali, decide di affittare una gru per farla portare dall'Olanda all'Isola appena scoperta (dato che il suo Castello era già stata sede di alcune competizioni presso le Stagioni di Tulipano Online, odiate da Ocram Gutmann che le definisce storpiatura della sua creazione, sebbene siano le sue ad essere state le più fallimentari).

Creato il Castello, ospitati i primi gesualdonauti, Nino Blu, Gesualdoberto e Sara Esposito (con il figlio Gesualdino, avuto dopo l'arrivo sulla Terra), ed istituita la Costituzione, ispirata a quella Duraruza, l'Isola di Tulipano Land diventa canonicamente parte del Protettorato.

Il primo giorno di governo inizia con l'osservazione sul campo delle Fresche Frasche.

Constatata la boscosità del luogo, mentre la squadra si allontana si imbatte in un vicolo cieco, dove vedono una sagoma di un'ombra senza forma. Una volta raggiunto l'oggetto sconosciuto, Tulipano, Mariolone e SaMoo vedono un chiosco apparentemente chiuso. Cercando di capire la situazione, vedono Rana steso dietro il chiosco, con vicino un bisturi: confusione e crisi generale.

Fra pianti, urla, agonia e disperazione, mentre Tulipano chiama l'ambulanza, SaMoo vede avvicinarsi dietro di sé un buzzurro senza arte né parte impugnare il rene di Rana: dalle viscere della povera ranocchia era originata una figura demoniaca, probabile risultato di tutti gli scleri dovuti alla sua incontinenza perenne, Dlarzz Oscuro, controparte maligna del pontefice.

Tornati di corsa al Castello e prestato soccorso al malcapitato, i compagni d'avventura si riuniscono per rimuginare sull'accaduto.

Dopo la riunione, gli avventurieri si recano prima presso la Prateria Riccofoglia, dove una delle apparizioni sataniche del Dlarzz Oscuro schiaccia e uccide gli eroi, che fanno affidamento alle capacità ultraterrene del Mariolone Nazionale per resuscitare e rendere Tulipano un colosso gigantesco: con questo nuovo potere, assieme alla creazione di armi sempre più distruttive, lo sviluppo di attacchi combinati e l'allenamento con nemici di forza crescente, i Compagni di Viaggio riescono a collezionare gli oggetti necessari per sconfiggere il nemico, dopo aver esplorato zone particolari grazie al campionamento dell'ossigeno del pacemaker di Manola Nola e l'intervento benefico di Camillo Benso (a cavallo), conte di Cavour.

La battaglia va a buon fine e il buzzurro, che nel frattempo si è scoperto essere Serse I di Persia, resuscitato perché arrabbiato con Cammello mario per essere riuscito a camminare su un ponte di barche, a differenza sua (perché non sapeva, al tempo, creare infrastrutture a norma di legge, a differenza di Cammello, che pur essendo ubriaco, ha competenze in Ingegneria).

Durante i festeggiamenti per la vittoria, improvvisamente giunge notizia che presso i Sotterranei di Tulipano Land c'è stato un furto del quale Deutscher Frosch è stato vittima.

Discese le autorità, per la prima volta SaMoo, Mariolone e compagnia vedono Narciso e Camelia e vengono a sapere non solo che sono fiori mafiosi imparentati di Ocram e che sono giunti per conquistare il regno, ma anche che sono terribilmente incompetenti come il padre (di lui).

Per poter stanare la minaccia appena scovata, gli avventurieri partono alla ricerca di oggetti preziosi con cui forgiare strumenti sempre più utili: questo è il motivo per cui discendono nei sotterranei del Regno per poter accaparrarsi quante più ricchezze possibili. Quando stanno per ritornare in superficie, però, una banda di alieni ubriachi ingaggiati da Ocram rapiscono Tulipano. SaMoo e Mariolone partono per liberare il loro più caro amico e per farlo si affidano ai Tulipani indigeni della Prateria Riccofoglia per realizzare una Scala abbastanza elevata da poter raggiungere il mistico Arcipelago Celeste, dimora di scimmie randagie (presto brutalmente esplose) e del Dojo Sacro della Senseia Bruca: dopo un breve battibecco, prima tra i due avventurieri perché SaMoo piange la morte dello scimpanzé petulante, e poi con la Senseia, che ha un attacco di crisi di mezza età, i due ricevono l'accesso alla stanza del Letto Onirico, mezzo sacro con cui accedere, a partire dai sogni di chi dorme, ad un luogo in cui ogni desiderio viene materializzato a partire dal pensiero dei sonnambuli.

SaMoo e Mariolone si addentrano nel mondo appena scoperto col volere di ritrovare il loro caro amico, sperando che anch'egli stia dormendo.

Dopo aver incontrato e baciato Chiquito Bananito sullo zigomo e dopo aver ucciso un tyrannosaurus rex per aver provato a mangiare la famiglia dei Gesualdi, i compagni di viaggio ritrovano Tulipano, riescono a comunicare con lui affinché faccia schiantare l'astronave dov'è imprigionato e poter ricongiungersi.

Al ritorno dalla missione di salvataggio, i Compagni di viaggio si recano presso il Castello di Ocram per impossessarsi dei tesori rubati dal figlio e dalla partner in crimine: è qui che scoprono dell'esistenza della Pietra Onirica e delle sue capacità di realizzare i sogni di qualsiasi persona, indipendentemente dalla fedina pedale.

Dopo aver ottenuto il tesoro e averlo custodito nelle segrete del Castello di Tulipano, SaMoo, Mariolone e Tulipano, su consiglio di Ciabatta, Nino Blu e Sara Esposito (e con sommessa accondiscendenza di Manola Nola), decidono di andare ad esplorare i mari indisturbati, partendo con la propria flotta militare (e piratesca).

Mentre le navi stanno per salpare, una flotta di caccia imperversa sul cielo, provocando in Tulipano Gianpierpaolo una traumatica crisi di pianto: ha riconosciuto quegli aerei.

Quando Mariolone e SaMoo, alquanto innervositi e impietositi, chiedono spiegazioni, la verità gli è subito chiara: quella flotta appartiene a Igor Zugasvinski, fautore dell'Attentato che gli ha strappato i fratelli Giangiacomo e Piercarlo.

I tre sono armati e pronti a contrattaccare, ma ben presto una tempesta di esplosivi viene gettata su di loro, su ordine del Papavero a capo della missione: grazie alla Pietra Onirica, gli eroi riescono a sopravvivere e a fermare gli aerei.

Quando dal caccia esce Igor, si avvicina una figura mai vista prima: il nome del panzuto alleato sovietico è Pancetta Stravinskij, giunto nel mondo di Tulipano Land per sottometterlo al potere del totalitarismo comunista.

Dopo aver rubato la Pietra Onirica per corromperla, la banda sovietica sfrutta il proprio potere per creare uno strumento speciale con cui far perdere la memoria a Tulipano facendogli risucchiare tutta la popolazione del borgo di Tulip Ville.

Dopo innumerevoli peripezie, tutti ritornano nello stesso mondo (e nelle stesse dimensioni), mentre Tulipano, nel frattempo, ottiene dai nemici il Guanto del Potere, che gli permette di controllare il fuoco (e disporre di un fornellino tascabile) che si erano illusi di riuscire a corromperlo e a reclutarlo, ma senza successo.

Quando la battaglia finale, per davvero, giunge al termine, SaMoo, Mariolone e Tulipano festeggiano con i loro amici, ormai sicuri di aver vissuto una delle più importanti esperienze della loro vita.

A seguito del termine della campagna di protezione del Regno, viene istituito un sistema di aeroporti che consentono al Regno di Tulipano di estendersi altrove: così facendo, molti personaggi, quali Lucia, Pomo Dario e Totonno, decidono di trasferirsi temporaneamente allettati dalle brochures riguardo alle spiagge degne della Costa Smeralda.

É qui che la Lucciola Lucia incarica SaMoo e Mariolone Bubbarello di aiutarla nell'intento di fidanzarsi con Rana, durante il suo appuntamento galante, aiutandola con dei walkie-talkie a capire cosa fare.

Nonostante SaMoo urli nell'auricolare per i modi caserecci di lei, amplificando il disagio dei presenti, dopo la confessione di Rana, che svela di essere già a conoscenza del tutto, afferma di apprezzare il gesto e, per questo, di accettare la proposta di Lucia: soltanto qualche mese dopo, i due si sarebbero sposati ed il Maresciallo avrebbe continuato ad essere acclamato per le sue abilità di amministrazione statale: ben presto riceve una Medaglia all'Onore e viene insignito del Tulipano d'Oro, che tutt'oggi sfoggia nella sua camera, dove realizza nuovi personaggi e nuove avventure.

Il Maresciallo, però, dopo il successo della missione di Lucia, non si è tirato indietro ed ha deciso di mettersi al servizio degli altri cittadini, finanziando l'affermazione a Tulip Ville dei Fohn Phons di Jake e John e provvedendo all'addomesticazione di Heliodon, con l'aiuto di Ciabatta e della Senseia, per consetire alla squadra di esplorare altri territori.

Biografia

L'arrivo al Liceo ed altre sventure

Mariolone Bubbarello termina le scuole medie con grande piacere e la prima estate al fianco dei suoi cari amici risulta essere una delle migliori esperienze. Tuttavia, quando arriva l'inverno e bisogna iniziare la nuova scuola, fin da subito viene rigettato nell'Inferno della stupidità umana. I suoi compagni di classe, infatti, non comprendono nulla di ciò che dice, mandandolo in una condizione di rabbia mista a confusione.
La pazienza del Maresciallo viene messa a dura prova da un suo compagno che ha il vizio di chiedere domande a ruota senza sentire la risposta per un tempo talmente elevato da incitare i presenti ad impugnare saldamente le sedie e lanciarle in corrispondenza della tempia sinistra.
Il Maresciallo, però, non cade nel tranello dell'omicidio e mantiene la propria fedina penale pulita: all'esame di maturità eccelle (e impreca) e può finalmente essere libero dal giogo dell'istruzione della scuola pubblica.
Frequentata l'Università, consegue la Laurea in Ingegneria e la patente da esaurito e può dunque andare in giro vantandosi di aver visto per otto anni di fila i Santi accanto a sé schiaffeggiarlo.
Il Maresciallo senza macchina è un Camillo Benso senza cavallo e dopo aver completato anche il percorso per ottenere la patente, prende in prestito l'utilitaria bicentenaria della madre per poter prendere SaMoo e andare in tangenziale con lui con il suo camion. Scopo: andare insieme a investire quei Pellerossa che avevano traumatizzato entrambi alle medie (Non fatelo a casa, bambini!).
Ormai l'adultezza di Mariolone gli restituisce lo stress arrecatogli in gioventù e sente finalmente di aver recuperato la libertà. Nel frattempo il rapporto con il suo manzo preferito diventa indissolubile e i due diventano praticamente fratelli, legittimando la posizione di SaMoo di zio di Tulipano.
Il nostro fiorellino, dal canto suo, è cresciuto sempre più e con sé il numero di amici e progetti, che rendono sempre più fiero suo padre.
É però durante l'inaugurazione del Teatro del Marioston, dove vi sarebbero state innumerevoli spettacoli e trasmissioni per Tulipano TV, che qualcosa cambia definitivamente.

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La Paperella Bubbarella è il Paradosso¹ del Maresciallo Mariolone.

Nato il 20 novembre 2022, è un programmatore come il suo creatore.

É insignito delle stesse cariche di Mariolone, è il fratello adottivo di Tulipano Gianpierpaolo ed ha debuttato il giorno del suo arrivo presso il Teatro del Marioston.

Biografia

Nascita nel mondo di Tulipano

La Paperella Bubbarella è un parto estremamente sofferto dal suo creatore. É infatti il risultato di una lunga ricerca di un'identità diversa dal suo nome di battesimo, che il Maresciallo vive con molta sofferenza. Per due anni dalla nascita del figlio, si lamenta con SaMoo di essere ancora noto con il suo nome, benché il suo amico l'abbia trovato in 15 minuti e sia anche un soprannome di qualità. L'Irlandese certo non ha invidia, ma si trova alla ricerca di una soluzione ad una vera e propria crisi d'identità.

Sarà dopo la conoscenza del suo amore incondizionato per le papere capaci di mangiare il ghiaccio, di riprendere le energie rapidamente, respirare nello spazio e di dimostrarsi il più sportiveggiante ed il miglior tondeggiante con l'occhiale ignorante, che il Maresciallo avrà un'illuminazione: lo pseudonimo di Mariolone Bubbarello, risultato di una sopita stima per un pirata in particolare, il capitano Mario che durante le avventure dell'Impero Dlarzz era dedito al definire la figlia del pontefice una sgualdrina, si fonde dunque con l'identità palmata, così come SaMoo ha le sembianze di una vacca con i capelli di Johnny Bravo©™.

Questa necessita però, inizialmente, non viene soddisfatta seduta stante, siccome il tempo per la ristrutturazione del server di Tulipano Online e del sito stesso sopprimono la sanità mentale dell'Irlandese, che viene soltanto citata e mantenuta grazie alla presenza del pontefice bovino.

Ben presto, però, quando inizia la Stagione dei Tulipi Ignoti del Marioston, Mariolone Bubbarello riceve nuovamente il ruolo di conduttore e, fra i concorrenti Teresa e Bach, vede per la prima volta una figura sconosciuta: è la Paperella Bubbarella, Paradosso¹ proveniente dal Mondo della Coscienza Umana, giunto sulla Terra per volere del suo creatore di avere un'identità che legittimi le sue gesta.

La Paperella (che il cartonato di Alfonso Signorini tutt'oggi afferma essere dotata di una voce molto calda e sensuale) eccelle in tutte le prove e viene incoronato campione della puntata.

Ben presto la sua figura, diventa subito eminente, diventa parte integrante della vita di Mariolone che può finalmente imporre una dualità tra il suo ego umano, che opera nella Realtà, e quello pennuto, che campa nel Mondo dei suoi compagni personaggi.

Per questa ragione, benché canonicamente sia Mariolone a detenere ogni merito per la fondazione di colonie planetarie, il mantenimento di Tulipano TV ed il completamento di guerre e missioni contro nemici altrettanto immaginari, la nostra Storia attribuirà il merito al suo compagno Paperotto, siccome fra l'uno e l'altro non vi è alcuna differenza se non la felicità del suo fondatore di essere parte del mondo da lui stesso creato.

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