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” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese 

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Tulipa nasce il 26 aprile 1980 a Chernobyl da ignoti. Venuta alla luce con mutamenti causati dal celebre incidente nucleare, è conosciuta per essere stata una delle storiche finanziatrici del Tulp Commonwealth, nonché vedova di Tulipano bianco, morto a causa dell'Attentato sovietico del 2001.

Infanzia

L'incidente di Chernobyl

Tulipa nasce il 26 aprile 1980 a Chernobyl da ignoti e ha un'infanzia estremamente influenzata dall'incidente nucleare della città.

I primi sei anni di vita trascorrono in serenità e Tulipa vive la solita infanzia fatta di curiosità e divertimento: a differenza di quanto potremmo dire oggi, però, la peculiarità della giovane Tulipa era il grande ingegno e la bellezza (prima del disastro nucleare, sapeva contare e leggere alla perfezione, ed era stata votata 95/100 da Peppe il Gobbo, il nomignolo con cui spesso veniva definito il clochard locale).

A seguito del compimento dei sei anni (e per a seguito s'intende letteralmente qualche minuto dopo), Tulipa viene coinvolta nell'esplosione del Reattore 4 e riesce a sopravvivere in maniera miracolosa: i genitori di Tulipa sono tuttora ignoti, siccome lei ha completamente dimenticato ciò che fosse successo prima dell'esplosione.

Nel corso degli anni, infatti, Tulipa accumula problemi crescenti di salivazione, sempre eccessiva, perdite di memoria sempre più marcate ed un infoltimento delle ciglia a discapito di uno spegnimento del colore dei suoi petali (prima molto più vitali e tendenti al magenta).

Siccome Tulipa deve ricominciare a vivere letteralmente, non soltanto si risveglia, dopo essere tornata cosciente, nell'ospedale improvvisato di Peppe il Gobbo, ma scopre che, nel frattempo, lui ha contratto la formazione di altri dodici occhi sparsi in tutto il corpo e che il suo braccio destro è diventato grande il triplo.

Tulipa, asfissiata dall'apparizione (tutt'altro che) celeste, chiede subito informazioni sul luogo in cui si trova, e, soprattutto, sulla sua identità: Peppe, prima di sublimare e ricomporsi sotto forma di mulo incontinente, riesce a dire a malapena "Tulipa, ricordati di me, Pepp' 'o stuort... *onomatopea della sublimazione, ma riprodotta con la bocca*".

Rinascita

La convivenza con la debilitazione

A seguito della sublimazione di Peppe, Tulipa è sempre più confusa sulla propria posizione: a sei anni le altre Tulipane sono ancora capaci di deambulare, leggere e scrivere, ma lei sa a malapena il suo nome (dei genitori non sa niente, molto probabilmente anche loro diventati equini volanti).

Mentre Tulipa si sta riabituando alla sua vita, viene a sapere (per la seconda volta) dell'esistenza della scuola e, vedendo i propri handicap di salivazione manifestarsi sempre più, si vede costretta a dover iniziare le elementari a Chernobyl (benché l'istituto più vicino fosse diventato un asino gigante). La presenza massiccia di asini nella vita di Tulipa la induce a credere che essere un asino sia una buona cosa e, per questo, finisce per perdere, oltre che la cognizione, la seppur minima soglia di attenzione, che causa, inizialmente, come punizione di ricevere in piena faccia un ferro di cavallo in plastica (e 0,4% di uranio impoverito).

Tulipa, quindi, si capacita del fatto che se non passa le elementari perderà la propria forma liliacea e diventerà, come ogni singolo essere che lo circonda, un asino che vola: l'idea di avere le ali, ma di essere grassa, pesante e incapace di parlare (benché tale condizione non fosse poi così lontana dalla realtà) la spaventa e, per questo, decide per la prima volta di prendere il suo libro di testo stracolmo di bava, di imparare per la seconda volta l'arte del capire qualcosa e alla tenera età di 7 anni si fa interrogare e riesce a comporre una frase di senso compiuto: questa grande vittoria è percepita con un tale entusiasmo da far esplodere la maestra-asino, che ritorna ad essere la cattedra che era all'inizio e generando un gaudio generale degli alunni, che non ce la facevano più a sopportare la sua demagogia nei confronti del legname e dei suoi discorsi sul maltrattamento degli alberi secolari.Per acclamazione del popolo, Tulipa viene fornita di un precettore personale (una cavalla obesa di nome Svetlana) che le scrive le soluzioni dei compiti a casa e le insegna le risposte da dare ai bulletti (benché molto spesso utilizzi l'escamotage più facile, rapido e indolore: lo sputo).

Vita privata

Lenta riconquista della civiltà

Completati gli studi elementari grazie ai costanti aiutini di Svetlana, Tulipa comprende di disporre di un potere alquanto importante: a differenza degli altri Tulipani normali, lei comprende il linguaggio degli asini volanti e, non a caso, la stragrande maggioranza dei suoi conoscenti sono equini. A Chernobyl, Tulipa ricorda Svetlana, Peppe ed il migliore amico delle elementari Pedro Cipollari (cugino di quattordicesimo grado della famosa Tina), con cui decide di trasferirsi presso la capitale Kiev per poter intraprendere un percorso che possa attribuirle una conoscenza superiore a quella di un cassetto senza maniglia e lasciato essiccare per un decennio.

Iniziata la scuola media, Tulipa sfrutta la propria natura radioattiva per connettersi telepaticamente con Svetlana e scopiazzare ogni singola nozione scolastica: siccome, però, le mutazioni le consentono di disporre di una rete 2G, ogni messaggio è a pagamento per 0,79 € e arriva nel giro di due ore, con una tariffa aggiuntiva per eventuale trasporto con piccione viaggiatore qualora un asino volante dovesse schiantarsi su un palo della luce facendo crollare l'infrastruttura di telecomunicazione più vicino (evento che si verifica in media una trentina di volte all'anno).

Tulipa, quindi, ha un primo anno deleterio, e durante l'estate decide di mettersi d'accordo con Svetlana affinché possa farsi inviare già le risposte, consapevole che, se tutto fosse andato bene, sarebbero arrivate a Natale.

Miracolosamente, per la prima volta, Tulipa riceve una gioia e riesce a scopiazzare gli altri due anni, conseguendo ottimi voti: è questo ingegno nascosto ad ammaliare un giovane ed esotico Tulipano bianco alla ricerca di una fidanzatina.
Durante i tre anni, i due Tulipani spesso si trovano a contatto, ma Tulipa è talmente compromessa mentalmente da non capire nessuno dei suoi palesissimi segni d'infatuazione: sarà Pedro a darle un calcio rotante sulla nuca per farle capire una volta per tutte che Tulipano bianco vuole chiederle la mano.

Vita privata

Sposalizio e vedovanza

Tulipa completa la terza media minacciando di sbavare sul preside con una tale veemenza da farlo diventare una cavalla strabica volante.

Siccome tutti sono asini, l'idea di essere diverso dalla massa piace al dirigente scolastico, ed egli accetta: Tulipa, però, non è certo nata il giorno prima, e fa fuoriuscire una quantità talmente eccessiva di saliva da far diventare l'uomo un blocco di cemento. Il peso del blocco lo farà sprofondare attraverso il pavimento, toccando i cavi dell'alta tensione e facendo esplodere la sede d'esame, comportando con un rapidissimo effetto farfalla, di far cadere sulla sua foglia il documento che attesta la licenza media con lode.

Per quest'equivoco, però, Tulipa viene chiamata altrove come se fosse una studentessa modello, anche se di lei, di modello, c'è solo la bava.

Portata ad Utrecht per studiare in un ambiente molto prestigioso, Tulipa cade in una crisi tremenda, siccome la promozione per il 2G prende solo in Ucraina.

Ad aiutarla c'è solo il fidanzatino bianco che le regala un Nokia 3310 impermeabile anche alla lava del vulcano Vesuvio, affinché la sua saliva corrosiva non trasformasse il dispositivo in una ciambella con il tutù.

La connettività del telefono risulta talmente idilliaca per Tulipa da vedere la sua vita passarle davanti, dunque morire e resuscitare, studiare la Chimica e comprendere tutti gli argomenti, superare gli esami e inginocchiarsi dinnanzi al suo fidanzato d'eccezione.

É però il 1° aprile del 2000, giorno del matrimonio, che Tulipa viene coinvolta in un'ulteriore crisi: perché la sua vita è così pazzerella?

Dopo aver accantonato per un attimo il quesito per poter vivere la sua luna di saliva con lo sposetto, tornata dal viaggio di nozze decide di recarsi da un bravo psicanalista, il dottor Bach, e scopre la verità: la saliva le è arrivata fino al cervello e la sua percezione distorta della realtà è soltanto sua.

Decidendo di spaccarsi una bottiglia di rum in testa, scopre non solo che davanti a lei non c'era nessuno (anche perché Bach in quel momento aveva a malapena un anno ed era nella culla) ma anche che non c'era nessun asino volante, ma Tulipani come lei, semplicemente dal colore chiaro, simile al piumaggio di un'ala di un equino.

Una volta compresa questa realtà (nella quale sarebbe stata nuovamente immersa nel giro del successivo quarto d'ora), corre da Tulipano bianco per capire se anch'egli, l'uomo della sua vita, sia semplicemente un'illusione ed ecco scoperto nuovamente l'arcano: Tulipano bianco esiste, e non solo perché, poeticamente, l'amore è la cosa più vera del mondo, ma, più realisticamente, perché i suoi occhi azzurri avevano catturato così tanto la sua attenzione da non averne distorto la forma complessiva.

Questa consapevolezza le consente, prima di cadere nuovamente nell'ebbrezza, di pronunciare la prima frase cosciente "Ti amo...".

Biografia

L'accusa giuridica e l'incontro con Tulipano Gianpierpaolo

Mentre Tulipa continua la propria vita in Olanda, alla luce del successo scolastico conseguito (e che la fortuna che ha avuto con il Liceo non si ripeterà mai più e che quindi è inutile, per le sue ambizioni, andare all'Università perché tanto non passerebbe), deve però fare i conti con un'altra minaccia, attenuata dall'assistenza dell'amato: le forze dell'ordine.

Siccome Tulipa vive in un mondo distorto, i sani di mente sono senz'altro a conoscenza del suo stato di ebbrezza: quando i poliziotti, qualche mese dopo lo sposalizio, sfondano la porta di casa e portano via il fiore, ella vive in uno stato di estrema confusione.

Questo perché, essendo priva di cognizione e raziocinio basico, e soprattutto essendo originaria di Chernobyl, questi due fattori furono visti compatibili con una colpevolezza di aver causato l'incidente nucleare di cui lei, tra l'altro, era vittima.

A lei, dunque, viene affidato il giovane e brillante avvocato Tulipano Gianpierpaolo, che riesce effettivamente a dimostrarne l'innocenza e l'estraneità, portandola non soltanto a sentirsi in debito con lui, per poi diventare una delle sue amiche più strette.

Tornata a casa, Tulipa vive un ulteriore trauma: l'Attentato sovietico del 2001, che si verificò esattamente due giorni dopo il suo primo anniversario di matrimonio.

Tulipa, infatti, viene a conoscenza della morte del marito quando scopre che mentre Tulipano bianco stava andando a comprare un regalo per l'anniversario di matrimonio (che non aveva comprato ancora per acquistare qualcosa di più costoso e giocando sul fatto che la memoria corta di Tulipa le avrebbe impedito di offendersi) viene travolto dallo tsunami generato dalla distruzione della diga locale.

Ricevuta la notizia, e ricordandosi dell'amicizia con Tulipano Gianpierpaolo, decide allora di devolvere 25 000 € di finanziamento.

Onorificenze

ONORIFICENZE ACCADEMICHE

📜 Diploma in Medicina Liceo di Utrecht

Galleria

Curiosità

  • La saliva di Tulipa, sua caratteristica per antonomasia, non risente di gravi cambiamenti a seguito dell'incidente di Chernobyl: la bava è un po' filante, con una reazione abbastanza vicina alla neutralità (pH 6,1 dai 6,6 normali), costituito per il 98,7% da acqua, per lo 0,8% da sostanze inorganiche (cloruri, carbonati, bicarbonati, fosfati ecc.) e per lo 0,5% da sostanze organiche (mucina, enzimi, ptialina, albumina ecc.). L’acqua contenuta nella saliva, tuttavia, è colpita dall’effetto delle radiazioni, ragion per cui il flusso di saliva nell’organismo ha reso Tulipa leggermente scolorita e sbiadita.

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