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Gesual Depp, pseudonimo di Aldo Jesùs Christopher Depp Ⅳ, nasce il 9 giugno 1986 presso Planet Tulipo.
Noto come oggetto di fangirling ossessivo in tutta la capitale di Matusalemme, lavora prima come attore teatrale e interprete, poi come attore cinematografico e doppiatore per la rete televisiva intergalattica Tulipano TV.

Biografia

Infanzia

Gesual Depp, pseudonimo di Aldo Jesùs Christopher Depp Ⅳ, nasce il 9 giugno 1986 presso Planet Tulipo.

È il quarto massimo esponente della dinastia Depp, presente sul Pianeta sin dalle origini e nota come famiglia di attori e intellettuali.

Il capostipite Aldo Jesùs William Depp Ⅰ era un grande compositore di racconti epici, suo figlio Aldo Jesùs Joseph Depp Ⅱ era un giullare, suo nipote Aldo Jesùs Mariah Carey Depp Ⅲ, nonché padre di Gesual Depp, nasce invece come tenore, cantando in tutta la città e stonando i poveri timpani (inesistenti) dei suoi compaesani.

Il piccolo Gesual Depp, quindi, viene concepito mentre sta leggendo una copia del testo di una delle canzoni del padre e quando impara a camminare, lo fa intonando uno dei suoi pezzi forti ('O Gesualdo mio).

Contraendo quindi fin da subito il gene dell'arte (e salvandosi dal farsi bastonare a sangue con gli spartiti in pietra del padre), Gesual Depp viene fin da subito incitato ad imparare quante più arti possibili per diventare un intellettuale a 360 gradi.

Nei primi tre anni di vita Gesual Depp impara a comporre delle canzoni per bambini e a quattro inizia anche a realizzare della musica talmente pesante da far sprofondare i Gesualdi fisicamente e moralmente, che però riescono a sbalordire il padre a tal punto da iscriverlo ad un corso di recitazione e a delle gare: il piccolo Gesual Depp, quindi, contrae il brutto morbo chiamato "esaurimento" e, stressato come poche cose, deve imparare a memoria decine e decine di copioni, centinaia e centinaia di parole, migliaia e migliaia di intonazioni e milioni e milioni di imprecazioni.
A sei anni, quindi, partecipa alla prima gara di recitazione e guadagna il primo posto e l'esenzione da eventuali punizioni psicofisiche da parte dei genitori, che gli danno il benvenuto nel mondo dell'arte.

Biografia

Adolescenza

Quando Gesual Depp diventa un giovine, inizia a trasformarsi in uno snob senza termini simili: rifiuta ogni contatto con i suoi coetanei e persino di parlare della sua carriera con nessun essere vivente all'infuori della famiglia. Tuttavia, nel momento in cui deve iniziare a recitare dal vivo e, a 15 anni, tiene la sua prima esibizione, rendendosi conto di essere schifato da tutti gli esseri viventi, tenta di calmare i bollenti spiriti iniziando ad adulare il pubblico che, in tutta risposta, gli lancia dei cocci di Pietra Rubens quasi accecandolo: da allora Gesual Depp porta gli occhiali.

A soli 15 anni, quindi, Gesual Depp comprende un'importante lezione della carriera da attore: il pubblico è sovrano ("cara Gemma Galgani!", Cit.).

Per non ripetere lo stesso errore, decide di continuare a vivere una vita sregolata ma senza fare il saccente di fronte ad altre persone: si sveglia di notte e si addormenta la mattina, cammina facendo la verticale (quando non è poi così tanto sobrio) e si asporta la metà dei capelli per farsi una barba finta (che ben presto si sovrappone a quella vera, causa adolescenza).

Diventando un personaggio eccentrico, inizia ad andare incontro ad un altro problema: ora non è più odiato da tutti, ma è un ciambellano.

La figura da giullare impedisce a chi gli è vicino di prenderlo sul serio, un po' per la barba incolta, un po' per la verticale quando sale sul palco e, andando incontro ad una crisi di identità, chiede aiuto al padre che gli riserva una tipica perla di saggezza paterna: "Torna in te prima che ti tolga da questo mondo con le mie stesse mani!", e luce fu.

Dopo aver ricevuto una sberla a ore 15 sullo zigomo, Gesual Depp dà una testata assurda alla scrivania di pietra lì vicina, prendendola sull'altro occhio: da allora, Gesual Depp non vede niente senza gli occhiali.

Al secondo reality check, Gesual Depp comprende una seconda lezione altrettanto importante: sii te stesso, JUST DO IT! (Cit.).

Carriera

Attività teatrale

Quando Gesual Depp raggiunge i vent'anni d'età, ormai la sua personalità da very important gesu (VIG) è completa: è un Gesualdo normale, ma sa recitare. Perfetto per le ragazzine in crisi ormonale.

Gesual Depp decide di portare avanti l'eredità di famiglia che gli è stata servita dal padre su un piatto d'argento e quindi, per facilitarsi la vita, decide fin da subito di farsi conoscere con il suo autentico volto da latin lover (improvvisato): sfruttando il Patrimonio di San Genova¹ della sua antichissima stirpe, finanzia la realizzazione dei primi teatri della storia di Planet Tulipo, da lui stesso progettati, per poi introdurre mestieri come lo sceneggiatore o i tecnici di scena, dando nuovi posti di lavoro ai Gesualdi della sua cittadella.

Quest'opera di riconciliazione con il pubblico gli varrà una grande fortuna quando, in occasione del suo debutto con la sceneggiatura de "Il Gesualdo di Siviglia", sarà accolto da migliaia di spettatori ammaliati dai set di scena come lampade con materiali luminescenti provenienti dal sottosuolo del Pianeta o sculture e bassorilievi sullo sfondo a ornare le sue battute.

Questo fruttuoso debutto rappresenta la chiave di volta su cui si fonda la reputazione dell'attore che inizierà ad accumulare un tale prestigio nella propria ricca dimora da essere sfruttato dai genitori come mezzo per incutere gelosia e invidia nei confronti delle famiglie contendenti.

Uno degli eventi più clamorosi di queste pratiche poco ortodosse dei parenti di Gesual Depp è relativo al momento in cui uno degli ospiti propone al diretto interessato di andare a vivere con lui corrompendolo con una serie di promesse impossibili da mantenere come una scorta di ciambellani di corte pronti a seguirlo in ogni dove spargendo delle corone ovunque egli avesse messo piede.

Quando Aldo Jesùs Christopher capisce di essersi trovato nel brutto giro della corruzione, decide di diventare un artista indipendente, di separarsi dalla casa dei genitori ostinati e di diventare un Uomo con la U maiuscola: continuando ad accumulare il prestigio e la fama derivati dei suoi componimenti, Gesual Depp diventa l'icona delle nuove generazioni e va incontro al fenomeno del fangirling, che gli incute non poco timore. Per provare quindi a non farsi investire dalle vagonate di adolescenti in crisi, organizza una tournée con tappa principale la capitale Matusalemme, andando soltanto a peggiorare le cose: il vastissimo pubblico proveniente da quella città disorienta l'attore, che ancor prima di salire sul palco viene calpestato da un migliaio di fans che, nonostante non gli facciano del male per via del suo corpo d'acciaio, lo feriscono psicologicamente, destabilizzandolo non poco.

Per questa ragione, prima di andare avanti con la propria vita, decide di ingaggiare una decina di guardie del corpo alte il doppio di lui per farsi proteggere dalle pazze squinternate.

Da allora Gesual Depp non va in giro senza bodyguard (e occhiali).

¹Gioco di parole nonsense che soltanto l'autore di questa voce capisce. Il senso è un'allusione all'estrema ricchezza del soggetto al punto da avere un patrimonio comparabile nemmeno ad una persona, quanto piuttosto ad un intera città: la locuzione "Patrimonio di San Genova", infatti, è un gioco di parole tra il Patrimonio di San Pietro, nome colloquialmente utilizzato per indicare lo Stato Pontificio (al tempo particolarmente ricco) e la città di Genova (al cui dialetto si associa l'interiezione di stupore Belin!).

Carriera

Attività da sceneggiatore

Il copione de "Il Gesualdo di Siviglia" inizia a consumarsi per tutte le volte che viene riproposto: diventando il vero e proprio cavallo di battaglia dell'attore, Gesual Depp inizia a performare da fuoriclasse in tutte le città di Planet Tulipo, accalappiando sempre più femmine al seguito e, di conseguenza, diventando uno dei Gesualdi più famosi del pianeta.
Siccome su di lui grava la responsabilità del dare l'esempio di idolo e very important gesu (VIP), Gesual Depp decide di introdurre una nuova mansione al suo repertorio: oltre a interpretare, adesso Aldo Jesùs Christopher inizia anche a scrivere le proprie esibizioni espandendo il proprio repertorio (ed il numero delle fangirl sfegatate) in maniera esponenziale.
È quindi l'esempio di "Madama Gesualfly", interpretato con del trucco e parrucco degno di Hollywood, di "Il Gesualdo magico", interpretato con un ridicolo costumino da elfo e "Le nozze di Gesu", sèguito della sua opera esordiente e particolarmente apprezzato dal pubblico.
Durante questo periodo Gesual Depp raggiunge il massimo splendore della propria carriera lirica, se è vero che a lui saranno anzi intitolate delle vere e proprie statue realizzate con le unghie scorticate delle fan, che sarebbero disposte a farsi implodere per lui.
Per impedire che la situazione sfugga di mano, Gesual Depp decide allora di creare un contatto più vicino con il proprio pubblico, organizzando delle conferenze e delle interviste con i gesugiornalisti, rilasciando così informazioni sulla propria vita privata, sulle curiosità dietro le quinte e, soprattutto, sulle sue opinioni riguardo al pubblico.
In queste occasioni, l'artista esprime le proprie perplessità circa l'estremizzazione del suo ego e si dimostra preoccupato per la salute mentale decadente delle seguaci più incallite.
È però proprio nel momento in cui gli sembra di aver raggiunto il proprio obiettivo che, dalla porta sul retro, fa irruzione una Gesualda, la fan autoproclamata numero uno Sara Esposito che sfonda la porta con un calcio rotante di tacco e inizia a urlare come una gallina al punto da far crollare metà dell'edificio sui gesugiornalisti al fine di stordire la security e rendere suo l'attore.
Gesual Depp, allora, chiama all'appello i suoi centosettantaquattro bodyguard, che placcano Sara e la lanciano così forte da farle circumnavigare l'intera superficie del Pianeta a volo fino a schiantarsi sulla porta, inducendo in lei una forte emicrania.
Da allora Gesual Depp non rilascia interviste se non in edifici con porte blindate.

Carriera

Sbarco in televisione

Mentre Gesual Depp sta facendo una delle sue lunghissime pennichelle da artista, viene interrotto da un trambusto proveniente dall'esterno.
Atterrito del rumore improvviso, Gesual Depp esce e vede una scena impressionante: tutti i Gesualdi hanno gli occhi a cuoricino per un alieno affascinante.
Quando l'attore chiede spiegazioni, alquanto seccato e confuso, viene fin da subito accolto da nientepopodimeno che il Pontefice Bovino SaMoo Duraruzu Ⅰ di Balocco che gli insulta tutta la dinastia e lo minaccia per ricordargli di non permettersi mai più di offendere sua figlia, la donzelletta Antonella da Rivisondoli di cui ormai tutti i Gesualdi sono innamorati.
Per cercare di contrastare quest'improvvisa concorrenza, Gesual Depp prova a distogliere lo sguardo dei compaesani dalla donna pelata, barbuta, bella, sposata, madre, lavoratrice, grande e vaccinata ma ormai è troppo tardi: senza né leggere né scrivere SaMoo lancia un contratto di lavoro e una penna sulla faccia di Gesual Depp e lo costringe a firmare (senza saper, per l'appunto, leggere e/o scrivere).
Gesual Depp non si rende conto di aver firmato un contratto di lavoro e, dopo una stretta di mano, viene a sapere di essere ora diventato una star del "cinema". Chiedendosi fin da subito cosa aeugh porco schifo (Cit.) significhi quella parola, SaMoo gli dà una risposta autoesplicativa: "Non ti preoccupare che è la tua arte. Muto sennò ti do una sprangata sulle gengive per aver insultato la Antly!".
D'improvviso Gesual Depp si rende conto che, in fondo, quella vacca che stava iniziando a disprezzare per i suoi modi caserecci era il suo salvatore e, altrettanto improvvisamente, scopre la Terra, i set, il cinema, la sala doppiaggio, le truccatrici, i camerini, i ciak, l'urlo "Azione!", le gaffes, i paparazzi, le crisi d'identità, la suspence, il pathos, la burla, lo scherzo, la commedia all'italiana eccetera eccetera ECCETERA.
Da allora Gesual Depp si ritrova in mondovisione e in galatticovisione su Tulipano TV, canale 4 del Digitale Tulipano, e vedendo trasmesse le proprie opere di cinematografia moderna sia a casa sua che in quella degli uomini resta a dir poco esterrefatto dei continui feedback positivi da entrambe le parti: incoraggiato dai colleghi e dalla stessa Antly (sotto l'occhio vigile di SaMoo che ha intenzione di scannare il Gesualdo al prossimo sgarro), Gesual Depp diventa ben presto uno dei volti più conosciuti di Tulipano TV, partecipando come protagonista, doppiando personaggi famosi e diventando ospite di diversi talk show.

Opere liriche

In tutti i suoi lunghi anni di carriera, Gesual Depp ha interpretato e scritto sette opere liriche in totale. Di seguito è riportata la lista e il sommario della trama dei corrispondenti spettacoli con annessa data di pubblicazione.

 

  • Il Gesualdo di Siviglia (2006), la prima e maggiore opera realizzata da Gesual Depp. Essa racconta la storia di Arnaldo, un giovane Gesualdo con i baffi a manubrio alla ricerca del leggendario paio di forbici per tagliare il baffo e coprire la sua terribile calvizie. Con un'intreccio di sketch comici, di tentativi di seduzione di alcune Gesualde poco dotate di intelletto e persino raccontando un lunghissimo viaggio finito nutrendosi della Pietra del terreno, il nostro protagonista scoprirà che la leggenda si tratta nient'altro che di una fandonia realizzata dal governo per ingannare i poveri pelati come lui.

  • Madama Gesualfly (2009), il grande ritorno dell'attore nelle vesti di sceneggiatore. In questa opera Gesual Depp impersona un Gesualdo drag queen alla ricerca dell'outfit perfetto. In quest'odissea la protagonista dovrà affrontare il tema del rifiuto da parte della società, della sua mente malsana ed il problema con le icone e i canoni di bellezza presenti nel nostro tempo. Nel farlo, però, Gesual Depp introduce il proprio pizzico di pepe e, infatti, pone la protagonista in un'ambiente molto particolare: un piccolo Villaggio di Gesualdi anziani in cui si pratica il karakiri, il gesto secondo cui ci si colpisce con una spada come autopunizione dei propri errori. Siccome però i Gesualdi sono d'acciaio, l'attore-sceneggiatore introdurrà il buffo suono del dong! ad ogni singola battuta.

  • Il Gesualdo magico (2010), un piccolo Gesualdo vestito da elfo di nome Cornetto Scozzese Ⅻ di Matusalemme, abbreviato Astolfo, sta passeggiando per i deserti fin quando ha un miraggio: sua sorella Ermenegarda che sta suonando un coccio di pietra emettendo una melodia angelica che viene improvvisamente colpita da un blocco di grandine che la fa sciogliere. Questa visione inquieta il piccolo elfo, che prova a ricomporre il miraggio per poter scoprire la magia della musica e presentarla al suo popolo (fatto di Gesualde secolari pettegole e gossippare all'ennesima potenza).

  • Le nozze di Gesu (2010), il sequel della prima opera in assoluto dell'attore nel quale il protagonista Arnaldo, armato di mazza da baseball, si reca presso la sede del governo per bastonare coloro che lo hanno tempestato di frottole e lo hanno fatto deperire, lasciando sul suo corpo un'indelebile voglia di ruggine, simbolo della sua odissea. Proprio nel momento in cui Arnaldo sta per commettere l'atto indecoroso, incontra una Gesualda incantevole, la dama Pinuccia, detta Bertuccia, da Bari Vecchia, alla tenera età di 87 anni. Innamorato pazzo di lei, le intona serenate, le dedica poesie, le scolpisce statue, mette le sue lettere d'amore sulle statue, mette dei cantori di serenate nelle lettere d'amore sulle statue, mette dei furgoni per caricare i cantori di serenate nelle lettere d'amore sulle statue e così via per una mezz'oretta fin quando, essiccata dinnanzi a questa scena, Pinuccia dice "Sì, lo voglio!" e i due si baciano appassionatamente (bleah. Aeugh, ndr.).

  • Il corollario del Gesualdo intellettuale (2012), un'unica raccolta dal vivo delle parole più difficili nelle lingue più difficili dello scibile dell'artista per due ore di fila (o meglio, fin quando non sanguinano i timpani inesistenti degli spettatori).

  • I maestri cantori di Matusalemme (2014), uno spettacolo demenziale (ma carico di classe), nonché il primo a svolgersi in coppia con un altro cantore, nientepopodimeno che suo padre. L'opera si basa su dei gargarismi a turno dei tenori che si susseguono per 120 lunghissimi e interminabili minuti.

  • Abdullah Mashallah Siria Jamal Jit Jeans Pullover Jeep©™ e le visioni notturne (2017), l'ultima opera realizzata dall'attore, nonché la più espressiva, che racconta la storia del protagonista dal nome più lungo di tutto Planet Tulipo intento a dormire ma costantemente interrotto dai ladri, dalle vicine di casa urlanti e agonizzanti, dalle grandinate e dagli spiriti demoniaci che infestano i suoi sogni.

Filmografia

Attualmente Gesual Depp lavora come attore e doppiatore presso la rete televisiva Tulipano TV. Ha partecipato in innumerevoli film tipici della tradizione artistica di Planet Tulipo. Di seguito ne è riportata la lista.

 

  • I Gesualdi dei Caraibi, un film a tema pirati a bordo del vascello del Capitano Giovannino lo Spacciatore di Salmoni Crudi (nome all'anagrafe), pieno zeppo di combattimenti, kraken, onde anomale, distruzioni di navi, esplosioni a mo' di film d'azione e crisi d'identità.

  • Gesualson Crusoe, il cugino sfigato della Gioconda di Leonardo da Vinci si perde su un'isola deserta alla ricerca del Distributore perduto e, avaro come la fame, finisce per devastarsi la sanità mentale e avere delle visioni spiritiche delle figure celesti.

  • Salvate il Soldato Gesu, la filmografia più nuda e cruda della storia di Tulipano TV. Accompagnando la giovane recluta Gesu nel mondo della guerra, lo spettatore scoprirà una dimensione psicologica nuova ed una serie di fragilità legate alla mancanza della frittata di maccheroni di Nonna Maria.

  • Il Gesualdo degli Anelli, una squadra di avventurieri disagiati e finiti in miseria investendo tutti i propri averi in Bitcoin vanno a rubare le vecchiette fallendo miseramente. Mangiando quel che trovano per terra e campando come i porci, si faranno condizionare dalla criminalità organizzata e dagli altri senzatetto a tal punto da riguadagnare i propri averi e riperdendoli allo stesso modo di prima in un circolo vizioso di ricchezza estrema e povertà.

  • Il Gesualdo degli Anelli 2 - Il ritorno della Donna Pelata, diventati vecchi, i protagonisti del prequel hanno maggiori difficoltà a rubare e per questo organizzano una squadra capitanata da Sharon, interpretata dalla somma Antonella da Rivisondoli, detta "il clan del Sabato Sera" che si fonda sul reclutare i nuovi adepti nascondendosi nei ripostigli delle discoteche più vicine, dove di solito si recano i giovani maggiormente sbandati, sgangherati e disagiati (ancor peggio di loro).

  • Un Gesualdo per due 2 - Il ritorno, una reiterazione del famosissimo cinepanettone in chiave Gesualdo. Gesual Depp interpreta un immigrato intento a mendicare presso i parcheggi degli ipermercati, mentre suo fratello (o meglio, Antonella) è un(a) ricco(/a) imprenditore(/trice) che vende mietitrebbie a prezzi competitivi. Il film si snoda fra i meandri del business dell'elemosina e quello dei call center per gli agricoltori del sottoproletariato e i due fratelli si scambiano i ruoli finendo per andare in bancarotta, lui facendo implodere tutte le attrezzature e facendo crollare la fabbrica, lei facendosi rubare tutti i risparmi che il fratello ha guadagnato nel giro di due decenni di ricotta².

  • Giotto: il Gesualdo dei Pinguini, la storia di un piccolo cagnolino che fa amicizia con i Gesualdi che a loro volta fanno amicizia con dei pinguini amici di orsi polari domestici del presidente della Federazione Russa. Il cagnolino, interpretato nientepopodimento da Bruco Gianluco, vivrà inizialmente una vita scevra³ da qualunque piacere, ed è costretto, per non farsi anestetizzare, farsi condurre in ospedale e subire l'eutanasia, a urlare con una tale aggressività da vomitare e sanguinare. Buttando il sangue nell'apposito contenitore, il cagnolino riuscirà a smangiucchiare le sbarre della sua gabbia di mezzo millimetro quadro per poter essere libero dal giogo umano e poter sbranare violentemente la padrona. Alla donna, però, era legata la cavigliera degli arresti domiciliari, e ben presto una pattuglia di Gesualdi poliziotti raggiungono il posto armati come se dovessero andare in guerra: è proprio quando il Maresciallo vede il cagnolino sporco di "ketchup" che, commosso, decide di portarlo con sé, addestrarlo, viziarlo con crostate alla prugna (causandogli costanti ma felici attacchi di diarrea) e renderlo il suo braccio destro. Il cagnolino, quindi, aiuta la popolazione Gesualda nel mantenere il rispetto verso la Legge e riceve persino una medaglietta in nome del suo paesello con la scritta "Good boi.": è nel momento in cui, però una mongolfiera proveniente dalla Danimarca rapisce il Maresciallo, che il cagnolino proverà a salvare il suo caro alleato nuotando per tutto l'Oceano fino a raggiungere San Pietroburgo, dove combatterà con il presidente in un duello in stile medioevale con le spade e mosse di arti marziali. Dopo aver sbaragliato il presidente, il cagnolino libera il Maresciallo, tenuto in cella da un clan di pinguini con cui ben presto fa amicizia. I pinguini, corrotti e reclutati dal presidente, quindi, diventano tutti cari amici e decidono di sposarsi con il cane e adottare dei figli: il primogenito del nostro amico a quattro zampe sarà proprio il Maresciallo in una sbronza perenne dopo aver tracannato quaranta ettolitri di rum (aveva perso una scommessa).

  • Vita da Gesualdo, il povero Gesualdo Youssef Youssef (nome e cognome) è l'ultimo di settantaquattro figli della dinastia Youssef, discendente del capostipite Youssef il Grande, detto Youssef Magno, comandante delle truppe del Nord e distruttore dei cranii di quegli screanzati che, con il potere del malocchio, gli hanno fatto morire la metà del suo esercito da un miliardo di adepti. Il povero Youssef Youssef, a differenza del suo grande capostipite, non riesce a leggere, scrivere, parlare e/o capire anche concetti basici. La madre, Youssef Youssef Youssef, decide allora di portarlo dallo psicologo di famiglia, Youssef Youssef Youssef Youssef, suo fratello: il figlioletto ha il brutto morbo della stupidità e, per riprendersi, dovrà passare il resto della sua vita ai lavori forzati. Il povero Youssef Youssef viene mandato in caserma e lavora come spazzino e come contenitore degli sputi dei generali aterosclerotici. Vivendo malissimo, il povero Youssef Youssef saprà però sfruttare la propria vita per spazzare come nessuno prima mai, raccontando spesso al narratore quanto la sua miserrima vita fosse estremamente simile alla vita dei suoi avi su Planet Tulipo (o almeno, come se l'è immaginata).

  • Buon compleanno Gesualdo, una commedia sulla festa di compleanno di un Gesualdo qualunque. Quando centinaia e centinaia di persone accorrono alla sua cerimonia, non si rende conto di quanti parenti (sconosciuti) appartengano alla sua famiglia: dopo aver conosciuto decine e decine di esseri sconosciuti, riceve da Zio Nicola la scommessa di bere un bicchiere di superalcolico, colto dalla necessità di fare colpo sulla sua famiglia di migliaia di persone, non si rende conto che, essendo astemio, si sta rovinando. Al secondo sorso ha le vertigini, al terzo gli spasmi e al quarto subentra il coma. Tutto il film, quindi, si concentra sull'alternanza della vita ripercorsa dalla mente del Gesualdo ai tentativi (scarni e inefficienti) della famiglia di resuscitare il povero ragazzo che, a seguito dei titoli di coda, tornerà in sé e schiaffeggerà suo zio come mai prima d'ora.

  • Il Tulipano Nero 2 - Il Gesualdo Nero, nella Francia della Rivoluzione Francese, proprio come l'anime vero e proprio, un Pontefice Bovino gigante e robotico viene comandato da uno a grandezza naturale che ha intenzione di sterminare tutti i francesi per il loro idioma e la loro cucina improponibile. A difendere la Francia ci sarà (purtroppo) il Gesualdo Norberto Nono Nero, detto L'imbécile noir, pronto a difendere la Francia senza l'aspettativa di nessuno. Il nostro antieroe è un'estrema frana al difendere qualcuno (se è vero che ad ogni sua buona azione, muoiono minimo 30 persone) ma quando proverà a fronteggiare faccia a faccia la minaccia bovina sfodererà la propria massima potenza: usando un bastoncino di legno come spada, sfiderà il pontefice a duello. Quando al grido di en garde!, "In guardia!", l'imbecille oscuro proverà a sconfiggere la minaccia vaccosa, in tutta risposta, il nemico prenderà un revolver dal taschino e farà implodere prima il bastone e poi il suo avversario. Anche se l'imbecille oscuro verrà quindi sconfitto, e il Paese soccomberà, il suo cuore non smetterà mai di battere per la sua patria (se non fosse che, a seguito di un monologo strappalacrime del protagonista, la mucca muccosa, annoiata, prenderà un bulldozer dalla tasca dei pantaloni e devasterà l'intero Paese, facendolo crollare su sé stesso e tranciando con sé anche lo screanzato).

  • Ge Ge Sualdo, il primo (e più grande) musical di Gesual Depp. Interpretando sé stesso durante un appuntamento galante, Depp converserà con una bella Gesualda, tutta d'un pezzo. Dopo una lunga conversazione botta e risposta per conoscersi e capire se siano fatti l'uno per l'altra, Gesual Depp prova a sorprendere la donzella per farla cadere nelle sue braccia e quindi, salendo coi piedi sul piatto di pasta e patate di lei, inizia a cantare a squarciagola distribuendo microfoni a tutta la città e danzando con una tale veemenza da far cadere tutti i piatti e coinvolgendo i passanti e i camerieri in una baldanzosa esibizione che si concluderà con una frase ad effetto: "Scusami, ma non mi piacciono le ragazze stonate!". A questa risposta, la Gesualda sferra un ceffone indimenticabile, facendo partire la mandibola dell'attore che, cadendo nell'esofago di lei, la fa strozzare e cadere nel giro del Karma.

  • Il Gesualdo di Carta, il film di massimo successo del genere thriller realizzato da Gesual Depp. Esso racconta la storia di un boss della mafia, Don Ald Duck Esposito Ⅱ di Svevia, che, per camuffare la propria identità, lavora come manager di una cartolibreria nei quartieri malfamati di Torino. Nonostante a frequentare la sua bottega siano solo delle brave persone, quando il Don decide di convertire il negozio nel quartier generale del suo clan, iniziano anche a farsi vedere le spie. Per celare la vera natura del suo piano, però, il Don realizza a mano un origami di un Gesualdo, che espone in una teca blindata come fosse la mascotte del suo brand. Quando, però, il giorno dopo non lo trova più, installa le telecamere di sicurezza e, assieme a tutti i suoi sicari, finirà per sterminare la città alla ricerca del colpevole. Sarà soltanto quando, una volta rifugiatosi dietro al bancone, le forze speciali circonderanno il luogo per arrestarlo, essendo l'ultimo rimasto del suo clan nonché di tutta la città, che ha devastato alla mercé di quel foglio di carta, scoprirà in realtà, che quel Gesualdo di carta si trovava sotto la sua scarpa, e che era rimasto lì per tutto il tempo.

²Scroccaggio.

³Priva.

Controversie

Il 7 giugno 2022, Gesual Depp diviene protagonista di un'importante controversia divenuta virale anche sui giornali come Il Tulipano Quotidiano.

La sua immagine, infatti, è stata messa a repentaglio da una particolare decisione intrapresa ai danni della stessa azienda di cui egli è dipendente e grazie a cui ha guadagnato un bel malloppo: quando, il giorno stesso, vi è stata la prima visione di un cartone animato sul canale Tuli-Yoyo intitolato "La storia di Vincenzino", l'attore ha mosso un'opinione spinosa nei confronti degli amministratori delegati, finendo così per compromettere la sua intera carriera.

Le perplessità, riflesse non solo dall'attore in questione quanto anche dal pubblico di benpensanti, ricade su una scelta considerata inappropriata nella conclusione della puntata.

La trama del cartone è incentrata sulla storia di un bambino che, angosciato dal rifiuto da parte della sua cotta delle elementari, finisce per far esplodere il bar dove si ritrovava ogni giorno con il cuginetto di secondo grado di Messina, Uvuvwevwevwe Onyetenvewve Ugwemubwem Ossas, il cui nome è uno spassoso riferimento ad un parente di Cammello mario (errore ortografico intenzionale) particolarmente conosciuto per le sue stranezze e stregonerie.

A riflettere la vera identità del personaggio reale è poi un tratto specifico: la natura svampita e iperprotettiva del personaggio che, nella scena più criticata in assoluto, lo induce a dare un bacetto sulla guancia al cuginetto.

Questo gesto è stato infatti reputato non solo inadatto ad un pubblico inferiore ai 6 anni, ma soprattutto un incitamento sterile, futile e degradante all'omosessualità esaltata e non sincera, che culmina poi nella scena del parto di Vincenzino, che dà alla luce un bambino barbuto esplosivo.

Il giorno successivo al debutto del cartone, quindi, Gesual Depp ha deciso di farsi portavoce del pubblico, chiedendo un risarcimento ai danni morali arrecati di 5 miliardi di Consenti (valuta dell'Isola del Signor Balocco), rilasciando la seguente testimonianza ai giudici: "Ritengo che contenuti che contengono tali volgarità siano indegne per un pubblico minorenne."

A seguito delle affermazioni pubblicate intenzionalmente dall'attore per denigrare le, a parer suo, discutibili scelte di marketing dell'azienda, il CEO ha risposto così:

"Sono sicuro che i contenuti inseriti all’interno del nostro canale televisivo non abbiano mai ricevuto un tale feedback controverso. Non consideriamo affatto Depp come una persona che farebbe accuse false, ma siamo fermamente convinti che la somma da lui richiesta sia fin troppo salata, calcolando che non vi sono stati nemmeno casi in cui, durante la fase di screening, i pargoli abbiano mostrato stati di shock, o tantomeno, di disappunto." (Dall'intervista rilasciata su Tulipano TV).

Per quanto, quindi, la questione abbia ricevuto forte visibilità, Gesual Depp ha ricevuto semplicemente una sanzione, interrompendo temporaneamente i ruoli nella sua filmografia, ma senza intaccare irreversibilmente il suo futuro sul palcoscenico.

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