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Gesualdo è il nome generico con cui si definisce un essere vivente umanoide appartenente alla specie distributor vivens. Seconda popolazione colonizzatrice di Planet Tulipo, si è formata assieme a quella cyclops rubens sin dalle origini.
Attualmente molte personalità appartenenti a questa civiltà svolgono importanti mestieri sulla Terra, come Nino Blu, Sara Esposito, Gesualdoberto e Gesual Depp.
Evoluzione
Origini
I Gesualdi fanno parte della specie distributor vivens venuta alla luce su Planet Tulipo in concomitanza con la creazione del pianeta stesso, a circa 2000 anni di distanza dal presente, che corrispondono a 3 secoli tulipniani.
L'origine della vita di Planet Tulipo è legata principalmente alla sua conformazione: questo perché, analizzando la tavola periodica di Was Lijn, è possibile notare la completa mancanza degli elementi terrestri e, soprattutto, di qualsivoglia forma di reagente che consenta di ricavarli.
Siccome, da soli, i cinque elementi sarebbero incapaci di dare origine alla vita, la biosfera tulipniana deve la propria evoluzione agli anelli di Planet Tulipo che contengono ghiaccio, ferro e vari materiali terrestri e non. Lo scontro ad elevatissima velocità di questi corpi celesti e la conseguente reazione ha portato quindi alla creazione di un unico progenitore comune pluricellulare, ibrido della specie a cui appartiene Was Lijn e a quella dei Gesualdi, e che sarebbe riuscito ad evolversi
tramite alla sua natura ovipara.
Questo è il motivo per cui le due civiltà del Pianeta appaiono vagamente simili e sono capaci di riprodursi per via sessuata: evolvendosi, le generazioni della specie precedente hanno iniziato a sviluppare caratteristiche peculiari, differenziandole da quelle precedenti e rendendoli quindi esclusivamente compatibili con quelli della stessa generazione di appartenenza, mandando avanti il ciclo fino ai giorni nostri.
Evoluzione
Dal nomadismo alla sedentarietà
I primi Gesualdi hanno una forma ancora molto primitiva: è squadrato, similmente ai cyclops rubens, è glabro¹ ed esile, diventando quindi d'intelletto più avanzato e simile a quello umano a discapito di una corporatura meno robusta.
Con il passare degli anni, e con la formazione di società organizzate di Gesualdi, questi iniziano a emigrare in zone specifiche del pianeta, separandosi definitivamente dalla controparte ciclopica, formando così delle tribù che gettano le basi della gerarchia e della legislazione tulipniana.
L'organizzazione sociale delle prime civiltà nomadi è molto elementare, concisa, ma efficace: a capo ci sono i Gesualdi dotati di grande capacità di orientamento, perché quelli più utili a preservare la sicurezza della comunità, mentre tutti gli altri svolgono un reciproco ruolo di consiglieri, che possono autonomamente compiere scelte per la comunità.
Quest'organizzazione mista tra monarchia e democrazia fa in modo che non esista il dilemma della presa di potere, del Colpo di Stato o della successione dinastica, che viene invece sostituita dalla sola e semplice necessità di non perdersi fra i deserti sconfinati di Planet Tulipo.
Gesualdi e Gesualde iniziano a convivere pacificamente, le tribù si fanno più numerose, data la naturale acquisizione di abilità di adattamento all'ambiente, e si inizia a comprendere l'importanza della tecnologia e della cultura.
Questo spiega perché, conciliando sussistenza e benessere, i Gesualdi, diventando sedentari, preferiranno istintivamente gli ambienti temperati e si adatteranno anche ai climi più caldi e piovosi passando prima dalla forma di blocchi di ferro grezzo, metallico e birifrangente² per intimidire i nemici accecandoli e poi sviluppando una corporatura inossidabile per contrastare l'eventuale ruggine risultante dalle precipitazioni ed eventuali danni fisici derivati della grandine, fenomeno particolarmente comune sul pianeta per via del distacco di ghiaccio proveniente dagli anelli che orbitano periodicamente attorno ad esso.
¹Privo di peli, come le foglie del tulipano
²Capace di sdoppiare la luce.
Evoluzione
Tecnologia avanzata
Il processo di evoluzione si ultimerà dopo 1200 anni terrestri, quando le sfere sociali diventeranno sempre più simili a quelle umane e le forme di vita tulipniane acquisiranno elevata dimestichezza con l'ambiente circostante, riuscendo, ad esempio, a risalire allo studio dell'orbita del Pianeta, alla composizione della spugna e, di conseguenza, alle caratteristiche chimico-fisiche di tutti gli elementi presenti sul Pianeta.
Saranno proprio i Gesualdi a conseguire il primato di essere stati i scopritori dei materiali presenti nei meandri del pianeta per merito del loro metallo praticamente infrangibile.
Con la formazione di comunità ormai diventate completamente sedentarie, i Gesualdi creano una caratteristica civiltà, cultura, tradizione e arte che si manifesta nella realizzazione di vere e proprie metropoli interamente in Pietra Rubens, l'unico materiale presente su tutta la superficie del pianeta e, in questo caso, estratto a partire dai crateri ricavati dallo studio del nucleo.
Stabilendosi nelle città più sviluppate, i Gesualdi quindi si ritrovano indietro nella corsa allo spazio e, difatti, verranno superati dai cyclops rubens che raggiungendo la Terra e permettendo la fondazione della AIT (Associazione Intergalattica Tulipano), consentiranno l'arrivo degli uomini sul pianeta e il conseguente gemellaggio con le civiltà che abitano il Pianeta.
Scoperta
La specie distributor vivens tutt'oggi è sconosciuta per la civiltà di appartenenza di Was Lijn a causa della migrazione che è avvenuta secoli fa e che ha portato le popolazioni nomadi a stabilirsi in zone opposte del globo.
La prima volta che sulla Terra si inizia a parlare di Gesualdi si data addì 13 marzo 2022, in occasione della missione di esplorazione condotta autonomamente dall'Isola Duraruza.
Presso il Quartier Generale della DASA, acronimo di Daniel Astronauta Semplicemente Affascinante, più comunemente definito "L'argilla femmina" o più propriamente da definire "equivalente duraruzo della NASA", vengono realizzate delle attrezzature, fra tute da astronauta, razzi spaziali e rover, al fine di esplorare lo spazio profondo.
Nel momento in cui il capo ingegnere Deutscher Frosch proclama il completamento dei preparativi e il successo del collaudo, l'imperatore SaMoo Duraruzu Ⅰ di Balocco elegge sé stesso, il Maresciallo Mariolone Bubbarello e Tulipano Gianpierpaolo astronauti della prima missione.
Armati dalla testa ai piedi, i membri della squadra non sanno cosa aspettarsi, e quando atterrano, si rendono conto di essere andati un po' troppo avanti e di essere sbarcati su una galassia diversa dalla Via Lattea.
Ricostruzioni satellitari mostrano che i tre astronauti erano giunti nella zona della "fronte" di Planet Tulipo, compresa, cioè, fra i due occhi.
Trovandosi, quindi, nella fascia temperata, gli astronauti, anziché incontrare la specie cyclops rubens, già a loro familiare per via della fondazione dell'Associazione Intergalattica Tulipano, trovano quella Gesualda.
La prima reazione di SaMoo è un "Ma che carini!" e ben presto i tre vengono accolti nel villaggio più antico e conosciuto, chiamato Matusalemme, e così conoscono i fondamenti della civiltà tulipniana.
Anatomia
A partire dall'evoluzione millenaria della specie distributor vivens, passata da semplice ferro grezzo ad un'anatomia più elaborata, oggi sappiamo che i Gesualdi hanno una forma estremamente simile a quella di un distributore automatico (da cui il nome ufficiale della specie, che significa letteralmente distributore vivente).
Essi hanno uno spessore molto limitato, rendendolo verosimilmente, larghi quanto una persona e, soprattutto, hanno degli arti molto piccoli, che gli rende difficile afferrare o camminare: per questa ragione, i Gesualdi hanno appreso come lavorare i materiali a disposizione per creare guanti spessi e grandi scarponi.
Oltre ad avere i pollici opponibili, i Gesualdi hanno poi una caratteristica struttura facciale, intersecata con il "vetro" del distributore.
Non a caso, gli occhi dei Gesualdi, capaci di osservare qualunque cosa, compresi i raggi ultravioletti e le microonde, rappresentano 'l'organo più sviluppato, perché la vista affinata sostituisce il tatto, maggiormente limitato dalle piccole dimensioni dei propri arti.
La stragrande maggioranza delle componenti del distributore sono poi funzionalizzate alla sopravvivenza: il vano delle monete permette di scaricare eventuali scarti (che nell'uomo corrisponderebbero alle feci o all'urina) sotto forma di lattine, e, con l'apposita chiave con cui tutti i Gesualdi nascono, anche estrarre eventuali figli in caso di gravidanza: la riproduzione dei Gesualdi è infatti caratteristica.
Nel momento in cui il maschio apre il vano con le chiavi con cui nascono (a differenza delle femmine, che invece hanno il chiavistello apposito per farlo funzionare), dalla parte inferiore, dove normalmente si estraggono le lattine, ne esce invece il neonato, il cui sesso dipende dalla chiave, che contiene, infatti, una parte del genoma del proprietario, rendendo quindi possibile risalire, con un test del DNA, a chi appartengono chiave e chiavistello.
Ciò significa che, all'interno dei Gesualdi, c'è un sistema di organi che opera autonomamente e in maniera dipendente al modo in cui il vano per il richiamo delle bibite viene sollecitato.
Gli unici organi non intaccati dall'esterno sono il cervello e gli ormoni per la crescita dei capelli, di cui la stragrande maggioranza dei Gesualdi sono provvisti (salvo calvizie, presente nel 75% dei casi).
Similmente ai fiori o alle razze animali, poi, i Gesualdi sono noti per le loro diverse colorazioni: secondo le leggi dell'ereditarietà di Gregor Mendel, anche i Gesualdi possono ereditare diverse colorazioni per geni dominanti e recessivi.
Ciò ci consente quindi di redigere una base statistica sulla probabilità policroma di un Gesualdo: si stima che due terzi dei Gesualdi sono rossi e che soltanto poche centinaia siano grigi.
Si è poi puntualizzato, grazie allo studio dell'evoluzione dei Gesualdi, che la specie appare così comunemente rossa perché, a ereditare il gene, erano stati già gli antenati nelle fattezze di blocchi di ferro, poi mostrati grazie alla formazione di nuovi corpi più evoluti e si presuppone che il motivo della diffusione di tale colorazione fosse dovuta, nella loro forma ancestrale, al frequente fenomeno dell'ossidazione che avrebbe quindi portato questi soggetti a ereditare il colore della ruggine nel loro DNA.
A livello microscopio le cellule che compongono i Gesualdi sono comparabili a delle cellule animali, ma sono provvisti di appositi corpi capaci di dissipare la ruggine e, soprattutto, risultano essere maggiormente specializzate per garantire una maggiore resistenza meccanica, che spiega anche perché i Gesualdi sono resistenti al fuoco, agli urti (sia da proiettili di arma da fuoco che da oggetti taglienti) ma sono comunque vulnerabili all'esposizione prolungata da acqua, che possono deteriorare gli organi delle cellule e comportare il coma.
Biologia
In generale si stima che il ciclo di vita dei Gesualdi sia particolarmente longevo, con una durata media che si aggira sul secolo (100∼120 anni).
I Gesualdi seguono lo stesso ciclo vitale di qualunque essere vivente e alternano, con il passare degli anni, una serie di fasi che comprendono infanzia, adolescenza, età adulta e senilità.
In generale, i dati statistici rivelano delle fasce d'età entro le quali si percorrono tappe fondamentali per la vita di ogni membro della specie distributor vivens.
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I Gesualdi nascono con un'altezza di 10∼20 cm, un peso di 7∼12 kg e con un organismo ancora incompleto: i Gesualdi neonati, infatti, hanno ancora il vano per lo scarico degli escrementi troppo piccolo per farli uscire regolarmente, motivo per cui, generalmente, il loro nutrimento è limitato per impedire complicanze nell'escrezione. Inoltre, nel lattante e nel bambino, il corpo non ha ancora sviluppato completamente il chiavistello necessario per poter espellere le cellule dei figli, perché troppo piccola per farlo combaciare con una serratura. Discorso diverso per i maschi, che, invece, hanno la chiave contenuta al loro interno, e che potranno espellere quando apprenderanno, con la crescita, la combinazione personale del loro tastierino per farlo cadere. Ciò significa che i genitori non possono rubare la chiave dei figli, perché il tastierino, al momento debito, invierà al cervello il segnale necessario per sbloccarlo. Anche le femmine sono dotate di questo meccanismo, ma anziché usarlo per le chiavi, possono sfruttarlo per smaltire facilmente le lattine comprimendole oppure per indurre alla sonnolenza.
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Quando i Gesualdi raggiungono i 6 mesi di vita, apprendono fin da subito a camminare, a correre, a saltare e a sbattere per terra.
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A circa 2∼3 anni, i Gesualdi entrano nella nomenclatura di "bambini" e iniziano a crescere, acquisendo 10 centimetri circa di altezza aggiuntiva, fino ai 16∼18 anni, nei quali la crescita si arresta o viene rallentata a tal punto da consentire solo un aumento di pochi millimetri. In media i Gesualdi raggiungono, nell'età adulta, un'altezza di 1 metro e 80, senza distinzione fra maschi e femmine.
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Nella fascia d'età 14∼16 anni, il cervello riceve la combinazione per il tastierino e il corpo inizia a sviluppare un numero spropositato di capelli. Se da bambini, infatti, i Gesualdi ancora i capelli di lunghezza bassa o media, da adolescenti entrambi i sessi registrano un aumento tale da permettere, ogni anno, una crescita di mezzo metro di lunghezza. Entro una casistica compreso del 5∼7%, i Gesualdi possono anche farsi crescere la barba e i baffi (sia maschi che femmine).
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Nella fascia d'età 16∼30 anni, i Gesualdi sono ufficialmente adulti: qui raggiungono statisticamente la massima felicità, benessere e quoziente intellettivo. Sviluppano una maggiore voglia di conoscere il mondo, di trovare un partner e di avere figli.
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Dai 30 anni in su, i Gesualdi iniziano quindi a vedere un rallentamento della crescita dei capelli e, nei casi di calvizie, l'interruzione definitiva. Tuttavia, siccome l'ormone dei capelli s'interrompe, la barba inizia a crescere molto più velocemente e a sbiancare.
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Dai 70 anni in su, i Gesualdi hanno maggiore difficoltà a camminare e a espletare, ma dimostrano anche una forte saggezza, capacità di comprensione e di lettura del pensiero. In questa fase la senilità, quindi, rappresenta un vantaggio, siccome i Gesualdi più vecchi riescono a capire quelli più giovani senza nemmeno rivolgergli la parola. Leggendo il pensiero, i Gesualdi di questa fascia d'età registrano poi anche una minore predisposizione alla bugia o alla disonestà, si dimostrano meno avari e maggiormente predisposti all'aiuto dei più giovani.
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Dai 90 anni in su, i Gesualdi con una famiglia dichiarano di vedere soddisfatta la propria esistenza. Inoltre, il 95% dei Gesualdi di quest'età mostrano anche un'incondizionata affezione e commiserazione dei calvi, con cui, spesso, chiacchierano per soddisfare il loro desiderio di pietà.
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Dopo la morte, generalmente il corpo dei Gesualdi non opera più per mantenere le funzioni vitali e, invece, può essere utilizzato come un normale distributore. Le interiora dei Gesualdi, infatti, vengono automaticamente espulse in lattina, assieme alle chiavi, e, al loro posto, si formano delle fonti di acqua ricavate dai residui di grandine che hanno colpito il Gesualdo nel corso della sua vita imbottigliati nelle confezioni di latta rimaste e messe in dotazione dall'organismo prima di morire. Questo è il motivo per cui, visitando un cimitero di Planet Tulipo, sembra di trovarsi in un ufficio americano pieno zeppo di distributori d'acqua.
Civilizzazione
La specie distributor vivens è organizzata perlopiù in piccoli villaggi realizzati interamente in Pietra Rubens scavata nelle zone sfruttate per studiare il sottosuolo.
Diffusi principalmente nella fascia temperata del pianeta, i borghi civilizzati dai Gesualdi si contraddistinguono per la presenza di piccole capanne realizzate in pietra con il tetto spiovente per far cadere la grandine accumulata sulla cima. L'architettura dei Gesualdi è quindi rigorosamente monocromatica e le opere d'arte sono poco numerose: sono note soltanto alcune statue ritraenti dei Gesualdi salienti nel corso della storia.
Le città, poi, oltre ad essere costituite da ampi borghi, è priva di mura, a differenza delle città europee d'epoca medioevale, ed è caratterizzata dalle realizzazione di luoghi di interesse come piazze, teatri e mercati.
Il villaggio più importante di Planet Tulipo, per i Gesualdi, è senz'altro Matusalemme, che ospita migliaia di abitanti presenti nella zona sin dalla fondazione della tribù relativa.
Politica
A differenza delle tribù nomadi che si erano diffuse su Planet Tulipo in tempi antichi, attualmente le città dei Gesualdi hanno un'organizzazione politica praticamente nulla.
Non esistono né sindaci, né re, né imperatori, ma un'unica civiltà che opera autonomamente.
Ciò significa che gli enti che definiscono le leggi sono gli stessi cittadini:
i tre poteri – legislativo, esecutivo, giudiziario – sono spartiti alla base dei suoi rappresentanti.
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Il dovere di realizzare le leggi non è attualmente adempiuto, siccome le regole etiche, morali e sociali che dettano la vita della città tulipniana sono il semplice derivato dei valori e dei principi assimilati dalla tradizione millenaria. Nel momento in cui si decide di introdurre una nuova legge, semplicemente la si applica come se ci fosse sempre stata.
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Il potere di far eseguire le leggi è garantito dalla polizia, che sorveglia la città per proteggerla da eventuali forme di criminalità. In quanto uniche entità responsabili del garantire la sicurezza della popolazione, sono anche gli unici a conoscere la scienza della criminologia e della psicologia. La gerarchia poliziesca si suddivide in "Recluta", "Ufficiale" e "Maresciallo", il massimo rango.
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Il potere giudiziario, fra i Gesualdi, è praticamente assente. Quando un Gesualdo diventa criminale, è prevista esclusivamente la pratica degli arresti domiciliari con degli agenti a sorvegliare l'uscita. Questo perché, siccome il corpo dei Gesualdi è estremamente resistente, è praticamente impossibile che avvenga un gesualdocidio ed anche se avvenisse, la legge del mos maiorum³ prevede la legge del taglione⁴.
³Letteralmente, dal latino, "i valori degli antenati", cioè le consuetudini della tradizione.
⁴La legge dell'"occhio per occhio, dente per dente".
Impatto mediatico
La popolazione Gesualda è rinomata per la presenza di una serie di personalità di spicco dello spettacolo e della politica.
Più di tutti spiccano Gesual Depp, noto per aver sceneggiato innumerevoli componimenti, tra cui il più famoso "Il Gesualdo di Siviglia", presso i maggiori teatri di Planet Tulipo, da lui stesso finanziati, e Gesualdoberto, considerato il più saggio della storia del pianeta.
A seguito dell'arrivo dell'umanità, entrambi hanno ricevuto un ruolo ancor più rinomato: Gesual Depp ha finanziato personalmente la costruzione dei cinema sul suo pianeta per consentire che i suoi film fossero visti dalle sue fangirls (più di tutto Sara Esposito), mentre Gesualdoberto è stato nominato dal suo popolo l'ambasciatore ufficiale della sua civiltà.
Gesual Depp, quindi, è stato accettato come una vera e propria icona della cultura contemporanea Gesualda e viene anzi considerato un modello di vita e filantropia.
Secondo gli storiografi, Gesual Depp può essere considerato uno dei Gesualdi più influenti della storia di Planet Tulipo.
Condizione attuale
A seguito dell'arrivo dell'umanità su Planet Tulipo, succedono tanti cambiamenti: le città dei Gesualdi, innanzitutto, ricevono i materiali presenti sulla Terra, e ben presto vengono completamente restaurate.
Matusalemme è senz'altro il luogo maggiormente rivoluzionato, perché qui, infatti, le abitazioni vengono decorate, dipinte, provviste di materiali diversi, sentieri e giardinetti in mattonelle e pietra, aiuole, finestre in vetro e molti altri apparecchi come elettrodomestici e televisori.
Nel frattempo le città si ingrandiscono e nascono anche nuovi ambienti, come luoghi di culto, ospedali, edifici pubblici, politici e miniere automatizzate per poter estrarre e studiare i materiali del sottosuolo con maggiore efficienza.
Infine i Gesualdi scoprono la lingua, una cosa che, prima d'ora non si era mai vista, in quanto, generalmente, i Gesualdi hanno sempre comunicato fra loro con i gesti (perché si sa che sono la lingua universale) o con monosillabi di richiamo.
Questa particolare scoperta permetterà l'introduzione di una nuova forma di natura intellettuale, che sfocia quindi in un maggiore interesse per le arti: ciò giova, infatti, al gemellaggio tra Planet Tulipo e la Terra che, con una comunicazione fisica consentita dai mezzi intergalattici sviluppati dall'Associazione Intergalattica Tulipano, consente sia la migrazione dei Gesualdi, come Nino Blu e Sara Esposito, la prima famiglia Gesualda terrestre, quanto piuttosto la fondazione della rete televisiva Tulipano TV, che trasmette in entrambi i pianeti diversi programmi e film di produzione Gesual Depp che appassionano i distributori a tal punto da attaccarli allo schermo, scoprendo un piacere mai visto prima.
Con queste nuove caratteristiche, la cultura dei Gesualdi viene letteralmente rivoluzionata, e gli uomini iniziano a diventare le nuove icone delle generazioni del presente: ne è un esempio Antonella da Rivisondoli, la donna pelata e barbuta che ricopre il ruolo di showgirl di Planet Tulipo e amata così tanto dai Gesualdi che, al suo primo arrivo, hanno dichiaratamente espresso il loro sentimento di innamoramento per la sua barba fluente e la sua bellezza definita ineguagliabile.
Questo è il motivo per cui, a Matusalemme, non mancano mai i fanboy della figlia del Pontefice bovino che hanno o le sue foto incorniciate o vestono con magliette con la scritta "I 💘 Antly", "Antly mio cuore" o "ANTONELLA SUPREMACY".
Gesualdi minori
Nel corso della storia di Planet Tulipo e del suo gemellaggio con il Pianeta Terra, sono comparse diverse figure che sono comparsi nell'evoluzione dello studio della civiltà Gesualda o che hanno contribuito nel mondo di Tulipano Gianpierpaolo.
Di seguito sono riportate le figure che appartengono a questa classe.
Voci correlate
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