
⭐ Questa è una voce in vetrina: qui troverai informazioni molto dettagliate rispetto agli altri post.

💬 Questa voce è stata tradotta mediante l'utilizzo di Google Translate. Qualora ci siano degli errori di traduzione, si prega di segnalarlo nel Forum.

” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese „

Pieter Paul Rubens nasce il 17 agosto 1960, a Rotterdam. Lavora come astronomo ed il suo nome è un omaggio all'omonimo pittore fiammingo. É sposato con Tulipana Annalisa, è padre di Tulipano Gianpierpaolo, Giangiacomo e Piercarlo e, come loro, è stato coinvolto nell'Attentato sovietico del 2001.
Biografia
Infanzia
Pieter Paul Rubens nasce il 17 agosto 1960 a Rotterdam.
Il suo ambiente familiare è molto tranquillo ma tutt'altro che interessante. La situazione familiare di Pieter non lo stimola più di tanto, ma l'etimologia del suo nome lo induce ad investigare sulle sue origini e per questo decide di intraprendere un prestigioso percorso scolastico per poter vestire in giacca e cravatta e far spiccare il nome della sua stirpe.
Questi pensieri sono coltivati da un giovane Pieter in tenera età sin da quando studia ad Utrecht alle elementari e alle medie.
É durante una lezione di Storia che Pieter viene a conoscenza dell'uomo a cui è ispirato il suo nome e ne resta estasiato. Benché non abbia una passione per l'arte, ha un unico interesse: i cappelli a cilindro.
Sin dai tempi delle elementari, quindi, porta vistosi copricapi e fa colpo sulle bambine di ceto sociale inferiore che provano ogni santo giorno a rubarglielo, ma senza successo.
Terminate le elementari, si affaccia alle medie con una nuova prospettiva: fare colpo sulle Tulipane più belle del suo borgo.Il motivo di questa scelta del giovine fiorellino sta per come la consapevolezza della propria dinastia comunissima possa intaccare la sua bellezza e per questo vuole sfruttare il proprio abbigliamento per poter fare la figura del Don Giovanni e del rubacuori.
Biografia
Gli studi e le prime conoscenze
Quando Pieter inizia le medie, si presenta ogni giorno con una cravatta sempre più vistosa, destando un generale senso di invidia nei suoi confronti (e del suo portafogli).
Nel frattempo, però, per poter ottenere una soddisfazione personale e diffondere una buona reputazione di sé, Pieter continua ad eccellere negli studi, facendo in modo che le compagne siano impossibilitate dal distogliere gli occhi da lui.
A tutti gli effetti, però, Pieter non trova nessuno che senta essere degno di lui e per questo, terminate le medie, inizia il Liceo di Utrecht con una prospettiva di rinascita. Se dunque Pieter Paul Rubens può sembrare un self-made man, l'idea di disporre di una certa situazione lo inquieta non poco, perché vorrebbe che i genitori gli dessero più attenzioni e, in generale, si occupassero maggiormente del suo rendimento scolastico per gratificare il loro pargolo, siccome l'unica interazione che ha con loro è chiedere la paghetta per comprare nuovi vestiti.
Quando però inizia la gioventù vera e propria, l'impegno ripaga, e Pieter incontra una fanciulla spumeggiante: ella è conosciuta come la Reginetta di Amsterdam ed il suo nome è Tulipana Annalisa.
Il ciuffo biondo (ed il cappello bianco) assieme ad un'intelligenza e conoscenza della Storia sono tutti punti in comune che allettano Pieter, che decide di sfruttare la propria notorietà di romanticone e bontempone per fare colpo su di lei.
Inizialmente ha difficoltà ad evitare gli altri spasimanti che tentano invano di appropriarsene, ma comprende che ha un'unica soluzione: con una ragazza diversa dalle altre, dovrà corteggiarla in maniera altrettanto originale.
Pieter allora si dà da fare, le compra regali prestigiosi presentandoglieli con un outfit sempre più eccentrico (il più egocentrico che mai decise di indossare fu una giacca a losanghe turchesi su sfondo bianco con un cappello a cilindro alto all'incirca trenta centimetri).
Fin da subito sembra colpire nel segno e l'attenzione di Annalisa è conquistata in un batter d'occhio.
Passa qualche mesetto, e finalmente Pieter decide di portare, come tante altre volte, la sua amata presso il fiume Amstel per una passeggiata che stavolta sarebbe stata diversa: qui, infatti, avviene la proposta di matrimonio.
Paternità
Il matrimonio e i figli
Dopo la proposta di matrimonio, Pieter Paul Rubens sente finalmente di aver coronato il suo sogno di diventare qualcuno sin dal momento in cui si rende conto di aver scelto quella giusta, non solo per la virtù, ma anche per la dote (suo padre le fornisce viveri ogni settantaquattro petosecondi).
Nel frattempo, però, Pieter non bada a spese e ne approfitta per comprare due vestiti sempre più sontuosi: il primo per il matrimonio, ed il secondo per la cerimonia del diploma che si sarebbe tenuta successivamente per aver passato il percorso per Medicina.
I genitori di Pieter, alquanto convenientemente, iniziano a dargli un minimo di attenzioni quando si rendono conto che è arrivato il momento di prendersi tutto il merito per il suo successo, ma lui decide di fare ben altro: viaggiare ad Amsterdam e costruirsi una vita con la sua anima gemella e crearsi una sua famiglia, che possa cambiare il mondo ed essere veramente degna della sua stima e della sua felicità.
Quando il 5 maggio 1981 iniziano i festeggiamenti per le nozze, Pieter si presenta con uno smoking fluorescente ed una tuba alta un metro e mezzo (con su scritto "EVVIVA GLI SPOSI!" in inglese, olandese, italiano, tedesco e aramaico), con una Tulipana Annalisa molto più modesta (ma altrettanto emozionata).
Le celebrazioni per due giorni, durante i quali vengono serviti sei antipasti, quattro primi, diciassette secondi, quattro desserts con anche la frutta. I camerieri dell'albergo ricordano che in quell'occasione hanno dovuto versare così tanto vino che hanno dovuto preparare un'ambulanza per gli ubriachi fradici (fra cui lo stesso Paolo Gargiulo, che ha sempre avuto il gomito alzato ed il bicchiere mezzo pieno).
Dopo la cerimonia, i buongustai tornano nelle loro dimore per allenarsi sui propri tapis roulants per le successive tre settimane per perdere le decine di chili accumulate nel giro di poche ore. Il filmato del matrimonio non è reperibile facilmente, dato che dura quarantott'ore, e le sue dimensioni sono talmente elevate che, per vederlo intero, sarebbe necessario utilizzare 96 CD, un disco per ogni mezz'ora.
Dopo il matrimonio, Pieter intraprende un'ulteriore tappa per il suo percorso formativo: la Laurea presso la prestigiosa università di Utrecht.
Ovviamente i soldi provengono per metà dai regali per le nozze, e l'altra metà dopo aver venduto il 25% delle posate accumulate ricevute da Paolo Gargiulo sin dal momento in cui Annalisa era andata a vivere da sola.
La situazione si mantiene costante, e le conoscenze acquisite da Pieter gli consentono di rendere il suo nome, sia per la signora, sia per la sua mente, sempre più conosciuta: è però l'anno successivo, quello ancora successivo, e quello dopo ancora, che si verificheranno degli eventi a dir poco straordinari.
Il 9 dicembre 1982 Tulipano Gianpierpaolo vede la luce, poi Giangiacomo il 2 settembre 1983, ed infine Piercarlo il 17 luglio 1984.
Subito dopo la nascita dei figli, Annalisa e Pieter sono molto emozionati: lei finalmente ha coronato il suo sogno di essere madre, e lui sente di essere finalmente padrone della propria vita, di essersi liberato dei genitori che non avevano mai creduto in lui e di aver finalmente raggiunto il successo che rivede nei figli nei cui confronti proverà un amore incommensurabile.
Carriera
Viaggi e scoperte
Dopo la prima laurea, Pieter riceve innumerevoli contratti di lavoro presso la capitale olandese: inizia a lavorare come cardiologo, per poter affiancare la moglie e per poter ricevere abbastanza denaro per poter garantire ai figli di avere una vita agiata e godere dell'amore dei genitori, latente nella vita dello stesso tulipano grigio.
Il suo obiettivo viene rapidamente conseguito, ma Pieter sente che più fare ancora di più: accumula denaro e lascia temporaneamente il lavoro per poter studiare ulteriormente e accumulare altre lauree. nel '93 Pieter viene insignito di innumerevoli onorificenze per il servizio prestato in patria, tra cui la possibilità di partecipare alle Missioni Spaziali della NASA a New York: egli accetta e torna in patria per il week-end, il lunedì ed il martedì ogni settimana, per poter mantenere vivo il rapporto con i figli, gli amici e i parenti. Se Pieter, infatti, decide inizialmente di portare Gianpierpaolo, Giangiacomo e Piercarlo con sé in America, decide l'anno successivo di lasciar stare, temendo che il costante viaggio avrebbe potuto compromettere la loro salute o la loro socialità.
Passano gli anni e Pieter Paul Rubens diventa un nome sempre più celebre oltremare: con la sua più grande invenzione, potrà sperimentare l'azione di fertilizzanti geneticamente modificati capaci di far rinascere fiori di oltre cinquanta specie diverse, tulipani compresi, per all'incirca 3 ore.
Sarà proprio tale invenzione a valergli il Premio Nobel per la Fisica del 1999, l'Onorificenza di Commendatore dell'Ordine Olandese del Leone, ed altri due Nobel nel 2000 assieme alla promozione a Cavaliere di Gran Croce Olandese.
Biografia
La rivoluzione
Pieter Paul Rubens, dopo il ruolo prestigioso alla NASA e le scoperte, instaura un solidissimo rapporto con la sua famiglia, portando i figli sull'Amstel come reminiscenza dei ricordi della giovinezza, alla quale, sente di essere quasi affezionato per i vistosi cappelli e l'epoca di fidanzamento con Annalisa, con cui, però, si sente ancor più felice dato che il matrimonio, a parer suo, è stato sicuramente migliore perché gli ha consentito di ricevere altre tre gioie, i figli.
La prole, però, non avrà un destino altrettanto fortunato come quello del padre, perché mentre Tulipano Gianpierpaolo inizierà ad affermarsi come avvocato ed i fratelli lo supporteranno nel suo intento formando un rapporto di fratellanza molto forte, a seguito dell'Attentato del 2001 finisce per ritrovarsi soltanto con il primogenito: per opera del filosovietico Igor Zugasvinski, la distruzione della Diga di Amsterdam ha portato all'allagamento della sua casa e alla perdita di Giangiacomo e Piercarlo, rimasti al piano di sotto mentre i loro genitori erano saliti per mangiare dei pretzel che Gianpierpaolo aveva portato di nascosto (ignari di quello che sarebbe successo qualche secondo dopo).
Così come viene riportato nella sua voce, è altrettanto sbrigativa la testimonianza di Pieter Paul Rubens, dato che i suoi ricordi sono compromessi da un'altra sofferenza: la disapprovazione dei suoi genitori.
Se, infatti, deve fare di tutto per tentare di consolare la moglie ed il figlio, estremamente ed irreversibilmente traumatizzati, l'angoscia di aver perso le sue gioie più grandi si somma alla necessità del dover dare la brutta notizia ai parenti: Annalisa chiama suo padre, ma siccome si trova all'estero non ne sa nulla, ma Pieter deve chiamare i genitori e ciò che gli diranno lo tormenta tuttora.
"Qualche minuto dopo il fatto luttuoso ho provato a contattare i miei genitori: non mi hanno mai calcolato, ma io tengo a loro e per quanto loro non sappiano nulla della mia vita, sarei disposto a sacrificare me stesso per salvarli. Era, però, anche quello che mi ero ripromesso per la mia famiglia ed il pensiero mi attanaglia ancora. Al telefono risponde mia madre. Lei è seccata, come se non l'avessi mai chiamata in quarant'anni di vita, «Cosa vuoi, Pieter, a quest'ora del giorno, sto mangiando!»; «Mamma, è terribile, è tutto allagato, i miei figli...»; «Non mi interessa cosa succede a casa tua, non ho mai fatto il babysitter di nessuno e di certo non mi metterò a tenere a bada i TUOI figli!»; «Non hai capito niente, disgraziata! I miei figli non li rivedrai mai più: sono morti! Semmai dovessi anche minimamente pensare di avere l'occasione di vederli per LA PRIMA VOLTA, non ce la farai neanche dopo la morte, perché tu brucerai nelle fiamme dell'inferno, per non esserti nemmeno prodigata durante la mia infanzia!». Un minuto di silenzio, non per il lutto, ma per l'indignazione di lei. Sapete cos'è stata l'ultima cosa che mi ha detto?! «Sapevo che saresti stato una delusione dal primo momento che ti ho visto, sia come tulipano, che come padre.»"
Tratto dall'intervista a Pieter Paul Rubens della BBC del 2007.
Da quel momento, Pieter ha deciso di fare la cosa più giusta: continuare a lavorare per impedire che cose del genere non si ripetano mai più, fare in modo che l'ultimo figlio che gli è rimasto possa avere una vita serena e mettersi in pace con sé stesso ripromettendosi di non rivolgere mai più la parola ai genitori, consapevole che loro sono la sua principale fonte di dubbio e sofferenza.
La vita assieme a Tulipano, e l'aver testimoniato all'ottenimento delle sue prestigiose Onorificenze, da quelle accademiche a quelle per l'avvocatura, rappresentano per Pieter l'ultima e vera giustificazione al suo lavoro sfrenato, senza cui, molto probabilmente, non avrebbe trovato la forza di andare avanti. É proprio per questo che, nonostante da sempre Pieter abbia pensato all'essere felice, sente che adesso la sua missione sia un'altra: rendere felice suo figlio.
Controversie
A seguito della morte del suo secondogenito Giangiacomo e del suo terzogenito Piercarlo, è stato accusato di non aver voluto far rinascere i figli con l'uso del suo concime. Nonostante tale accusa non fosse stata conseguenza di un processo giuridico, nel 2006, con la morte del nonno materno di Tulipano Gianpierpaolo, Paolo Gargiulo, l'accusa di non usare il concime vi si era ripresentata. Dinnanzi a tali accuse la risposta di Pieter è sempre stata:
"Sono addolorato quanto mia moglie per la morte dei miei figli, che sono un pezzo del mio cuore altrettanto importante quanto la stima che nutrivo per Paolo Gargiulo. Mio suocero era stato un tulipano con un cuore d'oro, che si è distinto con meriti di guerra e in tempo di pace. Tuttavia non trovo giusto destabilizzare ulteriormente la mia famiglia trasformandone i parenti in zombie. Il motivo per cui ho coniato il concime, è quello di usarlo in botanica, e non ho assolutamente mai consentito l'uso su tulipani viventi. La stessa NASA e il Federal Bureau of Investigations ne attesta il funzionamento esclusivamente in campo sperimentale."
Tratto dall'intervista a Pieter Paul Rubens della BBC del 2007.
Onorificenze
ONORIFICENZE ACCADEMICHE
📜 Diploma in Chimica Liceo di Utrecht
📜 Diploma in Medicina Liceo di Utrecht
📜 Laurea in Chimica Utrecht University
📜 Laurea in Medicina Utrecht University
📜 Laurea in Astronomia Utrecht University
📜 Laurea in Architettura Utrecht University
📜 Laurea in Ingegneria Utrecht University
ONORIFICENZE AL MERITO
🥇 Premio Nobel per la Fisica 4 giugno 1999
🥇 Premio Nobel per la Fisica 7 febbraio 2000
🥇 Premio Nobel per la Fisica 9 dicembre 2000
🎖Commendatore dell'Ordine del Leone 8 agosto 1999
🎖Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone 30 dicembre 2000
Galleria
Curiosità
-
Si racconta che il pittore fiammingo Rubens avesse lasciato nel suo studio un cappello a cilindro: peculiarità del copricapo tipico del tulipano grigio è che quest'ultimo riportava l'acronimo T.A., di cui si pensa che esso sia l'acronimo di Tulipana Annalisa.
-
Quando vi è stato il matrimonio tra Pieter e Annalisa, presso la chiesa della cerimonia, è stato rinvenuto un biglietto: "É tutto scritto nel destino". Benché il messaggio sia molto criptico, si esclude che qualcuno di conoscenza degli sposi, dato che il messaggio era stato trovato prima dell'arrivo di tutti gli invitati, sposi compresi.
-
Benché Pieter sia nato con i petali grigi, non si esclude che la mancanza di colore sia stato a causa dei sentimenti negativi e dell'elevato stress a cui è stato sottoposto per tutta la vita. Tulipano Gianpierpaolo, però, è rosso semplicemente per la mescolanza del rosa e del grigio.