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” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese 

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Bocca Alessia Carmela Maria Rosaria Cristoforo Colombo Canale di Suez, o più semplicemente Bocca Ale nasce l'8 marzo 1950 a Suez, in Egitto. Lavora come baciatrice di castori, showgirl e conduttrice televisiva in diverse trasmissioni della televisione nazionale africana.

Biografia

Infanzia

Bocca Ale nasce l'8 marzo 1950 a Suez, in Egitto, da Muhamado e Muhamada. 

Sin dalla tenera età, nuota – in modo ambiguo – nel canale di Suez, dove beve litri di acqua salata e tiene nel palato pesci palla in via di decomposizione. Quest'attività non era del tutto un gioco: quando Bocca Ale ritornava a casa con i pesci, il padre ne prelevava 10 ettogrammi per spacciarli come oggetti preziosi nel suo business. Bocca Ale, essendo figlia unica, è vessata dalle aspettative dei genitori e fa di tutto per accontentarli.

Le sue sessioni di pesca durano 5 ore consecutive, e dopo aver portato il bottino al padre, finalmente il palato di Bocca Ale può respirare. Appena Ale spalanca la bocca si sprigiona un olezzo indescrivibile, tant'è che il padre non riesce a reggersi in piedi e sviene: quest'evento segna la sua vita, perché il suo alito col passare degli anni peggiorerà sempre di più. Dopo che il padre esce dall'ospedale locale, decide che la vita da pescatrice non fa per Ale, e quindi insieme alla consorte decide che la figlia sarebbe stata una commercialista in America. Nonostante ella avesse il desiderio di intraprendere la strada per il mondo dello spettacolo, decide di accontentare i genitori e di frequentare la Scuola delle Monache del Sacro Cuore del Kebab, anche se l'idea non le piace molto.

Biografia

La vita scolastica

Dopo essersi iscritta alla Scuola delle Monache del Sacro Cuore del Kebab, Bocca Ale capisce che tutto sommato non è un luogo così tenebroso e per questo decide di continuare a frequentare l'istituto.

Quando Bocca Ale entra per la prima volta in classe, apprende fin da subito una restrizione agghiacciante: deve indossare due mascherine chirurgiche per non avvelenare i compagni con il suo alito nauseabondo.

Inizia a studiare e si appassiona alla storia, all'economia, alla letteratura, alla retorica e, addirittura, inizia a masticare l'inglese, con la sua grammatica gustosa e ben più semplice del suo arabo madre (a causa del quale finisce per sputare ad ogni periodo).

Porta a casa ottimi risultati, cercando invano di reprimere il suo sogno di diventare una showgirl, che finisce per accrescersi così tanto da indurla a frequentare un corso di recitazione nei cui confronti i genitori si troveranno profondamente contrari: dicevano che diventare showgirl avrebbe portato a rischi, pregiudizi, controversie, mancanza di soldi, ignoranza, debiti, necessità di mangiare cipolle caramellate per rendere l'alito puzzolente e repellente, grilli per la testa, veterinari per la testa, e tanti uomini cattivi che avrebbero provato a maritarla per le sue labbra carnose, ma ella decide di ignorarli completamente.

Ottenuto il diploma in Recitazione trascritto a mano in arabo maccheronico da Donna Antonellina, una suora ultra-centotrentenne originaria di Torino, Bocca Ale inizia un nuovo capitolo della sua vita.

Biografia

La fuga fugace

Stanca delle continue mancanze di fiducia e le pressioni psicologiche dei genitori, Ale decide di disobbedire alla dittatura in cui è costretta a vivere e, abbandonando quel tradizionalismo musulmano che la opprime, scappa alla ricerca di fortuna (e dell'ignoto).

Tramite l'ausilio di un computer ibrido tra un castoro e un tubo catodico, Bocca Ale si nasconde nel suo seminterrato e riesce a trovare un castoro in letargo: in un buco del muro, poltriva ogni giorno Cristoforo Adbul Colombo, un castoro egiziano –, alla ricerca di brochure che mostrassero città ospitabili e sicure dove fuggire via.

Ale trova online l'opuscolo di amstrdam, la città ortograficamente scorretta ed estasiata, decide di recarsi lì senza nemmeno pensarci due volte: le meraviglie della città che ha visto con i suoi occhi inesistenti la fanno impazzire. Le città, la fauna, la flora... tutto perfetto per lei!

Guardando ciò che il turismo ha da offrire, però, resta colpita da un certo particolare: guardando la fauna ed esaminando attentamente le caratteristiche di ognuno dei ventotto cammelli che vivono lì, a cogliere l'attenzione è la specie comunemente chiamata Boccammello, comicamente simile a lei (ma meno carnosa).

Giunta ad amstrdam, si ripromette di baciare uno di quelle bellezze nemmeno fosse l'ultima cosa che sarebbe riuscita a fare in tutta la sua vita e, vagando come una pazzoide, scopre che il sindaco e i cittadini hanno tutti una caratteristica "peculiare": il sindaco, Cammello mario, è un cammello (chi se lo aspettava?!), il vicesindaco Bob è un orco e le principali figure della città sono delle emoji (e uno di loro è pure schiacciato!): colei che legherà indissolubilmente con la bocca ambulante sarà Zaggaba, il cartello senziente e pettegolo con cui condivide un importante punto del suo carattere, ossia amare cammelli che non ricambiano i loro sentimenti.

Le due passano ore ed ore a parlare di tutto e di più, tra cui parenti di grado elevato e lontano che restano incinti (quasi a voler insinuare che, se ce l'hanno fatto loro, perché le loro zie, anch'esse mai venute al mondo, non abbiano mai concepito un pargoletto?!).

Le discussioni fra le due sono talmente lunghe che, ben presto, Bocca Ale impara la lingua del posto, l'intera biografia dei cittadini e tutta la storia della città di amstrdam sino alla concezione del suo Pianeta, mentre Zaggaba apprende come realizzare in meno di un minuto una copia esatta dell'albero genealogico di Bocca Ale che riporta date di nascita, provenienza e occupazione di tutte le dieci generazioni più recenti della famiglia dell'amica carnosa.

Dopo essersi scambiate i numeri di telefono (e consumando un patrimonio in chiamate interminabili e, soprattutto, quotidiane), Bocca Ale saluta Zaggaba e parte alla volta della sua missione: trovare lo spasimante.

Dalla zitella come lei, il paio di labbra si dirige verso l'habitat naturale dei Boccammelli e, alla loro vista, ha un attacco di crisi: inizia a mordersi la lingua ripetutamente, fino a sanguinare rovinosamente, e urla come un orango-tango in calore.

Appena avvistata una mandria di Boccammelli imbufaliti, Ale sente un fuoco dentro di sé (probabilmente i resti della sua lingua sofferente) che non riesce a domare: corre dagli animali graziosi, parla con loro, ma non c'è niente da fare. Questo perché, com'è facile immaginare, i Boccammelli non possono capire niente di niente di quello che dice.

L'unico idioma degli animali è il volgare ostʁogoto¹, una lingua ancora sconosciuta per Ale (che, nell'albero genealogico di Zaggaba, non mostra discendenti di Teodorico²).

A volte, però il silenzio vale più di mille parole e Ale si lascia trasportare dall'accento da latin lover e sbaciucchia l'animale che le ha parlato con una tale veemenza da farsi screpolare le labbra.

Tornata da Zaggaba come un'ossessa, però, chiede aiuto all'amica per poter iniziare una terapia di coppia che chiarisca la loro situazione.

La prima seduta è a dir poco un disastro: Bocca Ale, piange a dirotto,  sente già il peso della maternità, delle pulizie e del marito incarcerato.

Il Boccammello, dal canto suo, è talmente confuso da colpirsi da solo e, stando impalato come un pupazzo di pezza, fissa Ale in una maniera che la fa solo imbestialire.

Esausta, Bocca Ale torna a casa, piangendo come se le fossero morti sessanta parenti e firmando le dimissioni di tre settimane dal suo lavoro (che nemmeno ha). Prima di andare via, però, saluta Zaggaba baciandola³ per due motivi diversi: il primo per averle indicato la retta via e il secondo per essere una persona fantastica e un'amica spumeggiante.

Il Boccammello non è d'accordo sul partire in un universo a lui sconosciuto in balia del fato – in questo caso, una signora Bocca –, ma ammaliato dalle labbra carnose di Ale decide di seguirla. 

¹Pronunciare la [ʁ] come in "croissant" o come nell'affogamento grattando compulsivamente la gola al punto da sentire un bruciore temporaneo.

²Re ostrogoto. Fu il secondo dominatore d'Italia dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, a seguito gli eruli di Odoacre.

³In Europa, specialmente nei Paesi più tradizionali come nel Sud Italia, è usanza comune e tipica delle famiglie e della parentela stretta sfiorare le guance del proprio interlocutore prima di andare via. Quest'usanza, che non sembra essere diffusa altrove, ha origini secolari.

Biografia

La delusione

Tornata in Egitto, i genitori di Ale le fanno un interrogatorio di quarto grado senza precedenti. Le domandano dove fosse finita e soprattutto chi fosse colui che la stava pedinando.
Ale si altera, e dice che il suo "pedinatore" è il suo nuovo toy boy. 
I genitori restano esterrefatti, cercando di far comprendere alla figlia che la questione è gravissima: colui che si trova accanto a lei è un dannato animale, proveniente da un altro universo e, soprattutto, non solo incapace di intendere e di volere, ma anche minorenne (probabilmente).
Accusando la figlia di zoofilia e pedofilia, l'infatuazione di Bocca Ale, una donna bocca adulta, grande e vaccinata, viene condannata severamente dai genitori, che la minacciano di strapparle le labbra e cucinarle. Tuttavia, siccome Ale è, al contrario del suo spasimante, molto grande e intelligente, può, secondo la legge, fare ciò che vuole e dando dei cretini ai genitori se ne scappa con il suo toy boy.
Il Boccammello, nel frattempo, è talmente esterrefatto da non essere nelle condizioni di continuare la relazione. Ad Ale, però, non interessa nulla: non ha intenzione di lasciarlo, né ora né mai.
Lo porta in una spa di Sharm el-Sheikh come viaggio di pre-nozze.
Il Boccammello, però, è esausto, e le maschere e gli scrub alle labbra non servono a nulla. Non essendo affatto convinto nel restare con lei, il Boccammello prende una decisione drastica e delicata: invocando l'aiuto di una bestia inferocita e indemoniata che interloquisca con Ale e sputi contro di lei fosse un'ossessa.
La bestia, però, non è una bestia qualunque: è sua madre.
Una tale [discussione] bocca a bocca così feroce tra Ale e la madre del Boccammello induce lo staff a chiamare la security e cacciarle immediatamente: dopo aver latrato in lingue sconosciute, ahimè, Bocca Ale si ritrova in un bivio: lasciar stare il Boccammello e fargli vivere una vita dignitosa, oppure scontrarsi con la madre in tribunale, ma non ha la forza per combattere, né ha soldi da spendere in avvocati, e soprattutto, è senza i mezzi per poter battere il Boccammello.
La differenza di età tra il Boccammello e Ale, tra l'altro è troppo elevata: il suo toy boy è un toy newborn, perché ha a malapena due anni.
Avendolo baciato senza il suo consenso, Ale meriterebbe minimo la gogna e i pomodori sul labbro inferiore fin quando, fratturandoselo, non finisca per morire dissanguata (e dissamorata).
Rassegnata, Bocca Ale resta nella spa a piangere e a rimuginare su ciò che ha fatto.

Biografia

Riemergendo dal dolore

Bocca Ale è devastata dal dolore e si accascia a terra nella spa assorbendo tutti i batteri che si sono accumulati sul pavimento per tutta la settimana. Dopo essere stata prelevata dai genitori dopo tre ore di agonia, Bocca Ale si rende conto che la sua love story è andata completamente in frantumi e che, il suo sogno, non è durato nemmeno un giorno.
Ben presto, le parole del padre risuonano nelle orecchie (inesistenti) di Bocca Ale: «diventare showgirl avrebbe portato a rischi [eccetera eccetera] e tanti uomini cattivi che avrebbero provato a maritarla per le sue labbra carnose.»
Ben presto tutto diventa più chiaro: quei tre minuti di relazione non erano veri, e suo padre aveva ragione.
Bocca Ale si scusa con i genitori, li abbraccia (con le sue braccia inesistenti) e va in cantina per abbandonarsi in un sonno profondo simil-coma.
Tempo immemore passa a maledire la brochure di amstrdam, in cui Bocca Ale aveva riposto tutta la sua fiducia e, cantando a squarciagola canzoni tristi per creare un mood che potesse essere percepito dagli altri (perché la musica è triste perché deve darne l'impressione e fare la figura della lesbica-emo-goth-heavy-metal-Domenico Bini): ad aggregarsi al quadro della disperazione c'è anche Zaggaba, in videochiamata che insulta tutti i parenti del Boccammello ordinandoli in ordine alfabetico, e anche il castoro Cristoforo.
Il castoro egiziano amante del poltrire assiste in tutto e per tutto alla difesa psicofisica della corazza di Ale e, restandone ammaliata, se ne interessa, ma non ancora al punto di entrare in una relazione (che non avrebbe potuto funzionare).
Dopo 5 giorni di pianti e sofferenze, capisce che è ancora giovane, che la vita è breve e bisogna godersela.
Decide di tornare ad amstrdam, questa volta avvisando i genitori, per fare visita alla sua ormai migliore amica.
Passano il tempo a gossippare sulla cotta di Zaggaba e a farsi selfie con centinaia di centinaia di effetti. Parlando del più e del meno, Bocca Ale confessa all'amica di avere una nuova fiamma: Il castoro Cristoforo. Zaggaba quindi, vedendo i denti della sua amica illuminarsi, nonostante il colorito giallo ocra, le consiglia di provarci.
Idea che Bocca Ale prende subito in considerazione.
Tornata nella cantina, e Ale decide di confessare i suoi sentimenti a castoro Colombo, che questa volta ricambia.

Biografia

Le nozze

Ale comunica subito ai genitori quanto è accaduto poc'anzi.
I genitori saltano di gioia, chiamano zii, cugini, parenti, compari e nipoti e organizzano un banchetto chilometrico.
Dopo il primo fiabesco mese di fidanzamento, Ale si ritrova a stendere i panni in cantina, mentre Colombo poltrisce in un buchetto come suo solito.
La svolta arriva quando il "castoforo Colombo" s'inginocchia con la scusa dell'allacciarsi le scarpe (che nemmeno ha, come niente nell'anatomia della compagna) e chiede la mano della signora (mano che, appunto, nemmeno ha).
Ale urla in maniera stridula (facendo implodere qualsiasi oggetto di vetro in casa) e i genitori accorrono credendo si trattasse dell'Allarme d'Emergenza Nazionale: quando però entrano in cantina, trovano un'Ale immersa in un mare di lacrime intenta ad arrancare un sì con un castoro che impugna un anello e delle pantegane che intonano un coro parrocchiale dell'Alto Medioevo.
Il 2 giugno di quell'anno, Bocca Ale festeggia le nozze presso la spa dove si consumò tempo addietro il tradimento al fine di rinfacciare al Boccammello che lei è una donna guerriera, vincitrice, carnale e, soprattutto, giustiziera.
In quello stesso giorno, Bocca Ale viene accompagnata dalla madre a scegliere il vestito nuziale e, commossa all'ennesima potenza, riceve finalmente il fatidico "sì" e il permesso di baciare lo sposo, cosa che, essendo una bocca, le viene estremamente facile.
Fagocitando il povero castorello, Bocca Ale ne resta talmente estasiata – soprattutto se si pensa che, prima d'ora, non aveva mai vissuto un amore sincero – che il risucchiare il marito diventa quasi un'ossessione che si evolve nel matrimonio al punto che, esattamente alle 02:12, ogni notte lo bacia per innescare un sincero sentimento di terrore che, ben presto, diventa la sua arma preferita contro i vicini americani che la importunavano: dopo essersi trasferiti in America, infatti, Bocca Ale doveva sopportare quei casi umani che gettavano costantemente
 l'immondizia nel suo giardino, perché pensavano che esso fosse una discarica, inconsapevoli che, in realtà, il fetore proveniva dall'alito di Ale.
Col passare del tempo il rapporto coniugale diventa più solido e duraturo, e Bocca Ale da alla luce i suoi primi 326 figli, Castoro Colomba, Castoro Colombb, Castoro Colombc, Castoro Colombd, fino a Castoro Colomb326; la madre di Bocca Ale si ritrova nonna per la 326esima volta consecutiva, e ciò le vale il Guinness dei Primati.

Carriera

Vita in diretta

Bocca Ale finalmente si sente una donna soddisfatta. Realizzati i suoi sogni, si lascia alle spalle le brutte persone ed esperienze e, tenendosi in costante contatto con Zaggaba fino al punto da farle bruciare metà dei neuroni, decide di fare l'ultimo passo: apparire in televisione e conquistarla con la sua bellezza incommensurabile.
Viene invitata nei salotti più importanti dell'Africa e dell'Asia e, fra le sue importanti più notevoli, si ricordano: 

 

  • L'Isola dei Gesualdi Edizione 1, un debutto estremamente apprezzato dal pubblico che, ben presto, decide di organizzare una sommossa presso la capitale egiziana Il Cairo: lo scopo dei telespettatori era organizzare un concerto a lei dedicato dove poterla far salire sul palco per iniziare una carriera da influencer. Con il potere del fucile a piombini, però, le piramidi vengono liberate e i bambini di sette anni che avevano provato a finanziare il progetto profanando le tombe dei faraoni vengono condannati agli arresti domiciliari (ricevendo il "resto" dalle madri).

  • La casa dei Bot VIP, una trasmissione particolare che vede gli automi di messaggistica istantanea uno contro l'altro. Bocca Ale si fa promotrice delle innumerevoli testate giornalistiche scandalistiche, consapevole che, dandole corda, avrebbe guadagnato visibilità, denaro e fans (che ben presto, vanno così tanto in visibilio da consegnarle dei ventilatori, dei "fans", tramite AliExpress™, spesso, quando possibile, allegando un rene).

  • La Casa dei Gesualdi VIP Edizione 1, uno spin-off che, però, non viene vinto da nessuno, a differenza del precedente, vinto dal bot dedicato a Helltulip. I Gesualdi, infatti, non hanno la benché minima idea di cosa sia "gareggiare" o fare "visibilità" e per questo campano come dei poveri illusi, spesso chiedendo alla troupe dei bicchieri d'acqua o di chiamare la famiglia, cosa che, secondo il regolamento, andrebbe abolita. Bocca Ale, quindi, decide di inserire una regola in più per aumentare, con successo, le visualizzazioni: appestare periodicamente la casa con il suo alito per seminare il panico e far ridere i bambini di tre mesi di vita che necessitano di pericolo costante per soddisfare la loro soglia di attenzione pari a 37 millisecondi.

  • La Casa dei Gesualdi VIP Edizione 2, trasmessa in via eccezionale in mondovisione e con la piacevole apparizione di Antonella da Rivisondoli.

  • Bocche e Castori, in cui Bocca Ale partecipa come opinionista e critica di moda (organizzando spesso delle sfilate clandestine che inducono il pubblico in studio a delle standing ovation così fragorose da costringere spesso la troupe a censurare il rumore per non far crollare le infrastrutture e/o generare un sisma di magnitudo 7 della scala Richter).


Dopo essersi arricchita abbastanza, sia con le apparizioni in TV che con i soldi racimolati dal pesce raccolto molto tempo addietro, Bocca Ale decide di fondare e monopolizzare una catena di canali TV. Quindi acquista i seguenti canali:

  • 50 DTT: dedicato alle televendite. Sponsorizza i suoi dentifrici consigliati dal decimo dentista su dieci, chiamato AbdullahBabba-el-Cadrah TV. Ad oggi conta più di 71 collaborazioni con i migliori dentisti arabi ed egiziani. La miglior puntata mai mandata in onda ha registrato 5 milioni di spettatori e picchi di share al 39,7%, durante la quale viene sponsorizzato il cosiddetto elisir di lungo dente, che, con una pubblicità dalla durata di una mezz'oretta, mostrava un elenco di decine e decine di effetti benefici che avrebbe dovuto portare alla dentatura (tutti effetti fittizi e che, in realtà, si percepiscono solo con una triplicazione del tartaro su ogni dente e l'essiccazione istantanea delle gengive);

  • 51 DTT: dedicato al suo personalissimo programma televisivo, Altolà al Sudore. Lo scopo dei concorrenti è indovinare quante cipolle Ale ha ingerito per far impuzzolentire così tanto il suo alito. Il montepremi in palio è di 500mila sterline egiziane in gettoni d'oro per il primo classificato ed uno scellino in bronzo mozzicato per il secondo (per il terzo, invece, uno sputo di Ale sui capelli o nell'orecchio destro per i calvi). La stagione più lunga è durata 3 mesi, data la quantità enorme di concorrenti che hanno partecipato, allettati dal premio per il terzo posto.

  • 52 DTT: deputato alla messa in onda di un programma molto vicino a Bocca Ale: Bocche e Cammelli: Rapporti Fraintesi, il cui primo capitolo tratta la storia del tradimento, del peso della coscienza, della mancanza di autostima e dei pettegolezzi in amicizia. Tutti temi molto sentiti da Bocca Ale, che pone tanta, troppa fiducia su questa serie. Doppiata dalla stessa Bocca Ale (con un lavoro discutibile), è tradotta in inglese, arabo e persiano e conta 15 episodi della durata 22 minuti con uno speciale di fine stagione di 33 minuti. La seconda stagione, intitolata Bocche e Cammelli: Incomprensioni d'Amore, conta 15 episodi da 22 minuti + 2 cortometraggi. 

  • 53 DTT: canale spazzatura diretto dichiaratamente a fare concorrenza alle altre reti televisive. Con un talkshow, da Ale, la conduttrice veste i panni di una zitella con gli occhiali con la catenella e la camicia di flanella che, dall'alto del suo rossetto rosso sbavato di verde puzzolente, alterna olezzo e voce in una raccolta interminabile di gossip sulle principali personalità del Medio Oriente (spesso rischiando l'arresto o l'assassinio).

Carriera

Apogeo televisivo

La conduttrice labbruta diventa conosciutissima in Egitto, nella penisola Arabica e in Iran a tal punto da diventare un'icona cult.
I suoi guadagni annui raggiungono uno spaventoso picco di 30 milioni di sterline egiziane, che fanno gola agli imprenditori del Medio Oriente, che fanno di tutto per "reclutarla" nelle proprie aziende.
Ben presto, però, Bocca Ale riesce ad affermare la propria indipendenza e, con il potere indissolubile dei fans e, più di tutto, delle fangirl delle elementari, le labbra più ricche d'Egitto diventano anche le labbra più potenti dell'intero continente africano, riuscendo persino a permettersi di pagare l'Università a tutti i suoi figli CONTEMPORANEAMENTE, spendendo soltanto lo 0,33% del suo patrimonio annuale.
Ogni singolo essere vivente che si trova attorno a lei e che non si consideri sua seguace finisce per inchinarsi e la stessa Bocca Ale è terrorizzata di ciò che è diventata: da grandi poteri derivano grandi responsabilità™ dicevano, ma ormai, Bocca Ale era diventata talmente ricca da poter potenzialmente comprare il pianeta. Tuttavia, ricordandosi dell'esistenza dei 187,1 miliardi di dollari di Elon Musk nel 2023, Bocca Ale si ridimensiona. Dopo il reality check, Bocca Ale decide, da donna matura e vaccinata, di spendere saggiamente il proprio patrimonio: innanzitutto acquista la spa dove venne tradita per demolirla di fronte a tutti i dipendenti e la famiglia del Boccammello incriminato (che, nel frattempo, si era completamente dimenticata di lei), per poi rimpiazzarla con la futura villa. Dopodiché acquista un super-mega-ultra-super-duper-pooper-scooper castello con tanto di campo agricolo incluso nel rogito e servitù al seguito (inclusi giardinieri e braccianti) per i genitori.
La ciliegina sulla torta è poi la statua in diamante di un labbro superiore dal valore di 500 milioni di euro (400 milioni di sterline egiziane) ricavate con l'ausilio del denaro guadagnato dipingendo un fiasco e dandolo in pasto ai critici dell'arte – capaci di asportarsi gli organi anche per una sua caccola – per poi intraprendere una scelta ancor più rivoluzionaria.
Comprare uno spazzolino.

Carriera

Una divina rivoluzione

All'età di 70 anni, scopre il piacere del lavarsi i denti. Bocca Ale per un attimo, vede affiancati tutti i Santi, e, convinta di non potersi più astenere dal piacere dell'igiene orale, rivoluziona il proprio mercato e la propria reputazione, vendendo esclusivamente filo interdentale d'oro al sapore di lillà e lavandosi 28 volte al giorno i denti, rendendoli così smaglianti da essere capace di accecare chiunque la guardi per 2 millisecondi, e facendo venire la congiuntivite a qualsiasi essere vivente coinvolto in un raggio d'azione di 2000 chilometri.

Biografia

Attualità

Attualmente Bocca Ale ha coronato il suo sogno di diventare una Showgirl con la S maiuscola senza fare la figura della bavosa, lurida, disgraziata, sgualdrina, sregolata, alcolizzata o con i grilli per la testa.
Conducendo i suoi amatissimi quattro canali televisivi, viene adulata e invitata costantemente da importanti volti della televisione afro-asiatica, i quali sperano di renderla propria.
Affermatasi come un'attivista per l'affermazione dell'igiene orale, Bocca Ale ha devoluto milioni di sterline alla donazione di spazzolini e dentifrici con la sua faccia (inesistente) in tutto il continente.
Infine, la sua vita privata è estremamente pacifica: i genitori non la criticano mai perché, in fondo, anche se ha rischiato di infangare il nome della famiglia portandosi quello sgualdrino in casa, ha imparato la lezione e ha innalzato il nome dei Canale di Suez.
La sua riccanza è poi conosciuta e risaputa in tutto l'Egitto, se è vero che sia lei, sia il marito Cristoforo (che nel frattempo fa le pubblicità dei materassi, sia come presentatore, che come persona deputata allo stendersi e avere una crisi catalettica), che le centinaia di figli (tutti laureati o in Economia e Commercio/Marketing o in materie umanistiche come il Turismo o l'arte dello Spazzino) non possono deambulare senza portare con sé minimo un migliaio di guardie del corpo (spesso alte corrispettivamente due metri, come i giocatori di NBA).
L'onnipresenza di tutta la sua famiglia (Zaggaba compresa) nei suoi programmi televisivi la rende felice, serena e realizzata.

Onorificenze

ONORIFICENZE ACCADEMICHE

📜 Diploma in Recitazione Manoscritto di Donna Antonellina della Parrocchia del Sacro Cuore del Kebab

Galleria

Voci correlate

Sergio

Alice

Luca

Ser Pina

Cammello mario

Bob

Nameless 

Giancarlo

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