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” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese 

Ser Pina

Ser Pina, chiamata madonna Ser Pina per il suo titolo nobiliare, nasce il 16 luglio 1998, a Snake Island, in Nigeria.
É una venditrice ambulante di calzini, beta tester del gioco Snake™ Xenzia©, per Nokia N70 e, soprattutto, è particolarmente conosciuta per aver istituito un regime totalitario e per aver stalkerato e torturato la sua popolazione, ricevendo centinaia di migliaia di ergastoli simultanei.

Biografia

Infanzia

Ser Pina nasce il 16 luglio 1998, a Snake Island, in Nigeria. Primogenita di cinquantasei figli, nasce in una caverna di 30 m², insieme ai suoi simili.

I genitori sono dei ladri professionisti e cercano di trasmettere anche alla figlia questa filosofia, cosa che diventa parte di sé. Pina, quindi inizia a sviluppare sin dalla tenera età la passione del mordere i suoi simili, in particolar modo i suoi cinquantasei fratelli, con cui bisticcia ogni giorno. Saranno i genitori le insegnano l'arte del mordere la gente, ma Ser Pina dimostra già ottime capacità in quest'azione, e se ne innamora così tanto che sviluppa un'ossessione compulsiva nello stare addosso a più serpenti possibili per moddicchiàlli. Riceve l'istruzione elementare presso una bottega abusiva della periferia della città, dove perfeziona la presa del morso e la forza dei molari. Questa sua passione diventa sempre più forte, e tra i suoi coetanei diventa la più temuta, tant'è che riesce a plagiare la mente dei più piccoli per indurli alla sua mercé.

A soli 6 anni riesce a dominare il suo ghetto, diventando la tiranna dei giorni nostri, se non fosse una convinzione solo sua e dei quattro bambini da lei plagiati.

Proprio per questo le viene assegnato il titolo nobiliare di madonna Ser Pina.

Il suo regno di terrore continua e così fonda il Ser Pina's Totalitarian State, che non altro è che la zolla di terra dove è nata. Pur essendo una bambina, il potere le dà alla testa, cosa che fa particolare scalpore in famiglia (suo nonno non la riconosce più e fa gli sproloqui su come, ai suoi tempi, le bambine come lei sarebbero state cucinate).

I genitori litigano costantemente con lei e, spesso, per farla stare zitta, le lanciano addosso tutti i suoi fratelli fin quando non viene soffocato dal peso di chili e chili di serpenti infanti impilati gli uni sugli altri.

Quando poi Ser Pina urla "Sono una donna emancipata!", la madre le dà uno scappellotto sulle gengive e decide di trasferirsi con tutta la stirpe a cento metri di distanza da lei (forse un tentativo di disconoscere la figlia, rimasto incompiuto, soprattutto, perché, a farlo, era già la figlia).

Pina, però, per non vivere il peso della famiglia avversa e, soprattutto, i pettegolezzi delle donne preistoriche della città con fossili del Mesozoico anziché denti, decide di riparare al suo errore e, per questo, riammette la famiglia nel suo regime, a patto che questa non si immischi nei suoi affari fraudolenti.

Ben presto, a soli 8 anni, morde un'anziana di sessant'anni, che stava nuotando beata.

La signora in un primo momento si reca al pronto soccorso, e dopo essere stata dimessa, bastona a tutta potenza il collo di Pina con la sua borsetta. Ser Pina oramai viene segnata a vita: metà del suo busto è stato mozzato, perdendo irreversibilmente la propria bellezza, perché si sa: l'altezza è mezza bellezza.

Inoltre, come se non bastasse, viene punita per l'avvelenamento di un ragazzo diciassettenne dai suoi cinquantasei fratelli, che le staccano la poca coda restante. 

Biografia

Il grande piano

Nonostante lo Stato totalitario di Pina fosse ancora allo stadio embrionale, il carattere tirannico di Ser Pina riverbera in tutta l'isola, seminando fin da subito il terrore e influenzando le teste di molti.

Il timore nell'isola, incarnato dalle squame di un'unica serpe, prende forma, oltre che per i morsi velenosi, per la sottrazione dei bambini innocenti ad un lavaggio del cervello che sembra irreversibile.

Tutto questo non è un caso e Pina ha studiato un piano nei minimi dettagli.

Gli scritti rinvenuti nella caverna di origine nei quali sono illustrate le fasi del suo programma di conquista sono rimaste celate per anni, nascoste dall'autorità e dalla stessa famiglia.

Tuttavia, il modo in cui esse sono strutturate sono da far paura. 

  1. Fondare un Partito: Pina fonda il Partito Maka ndị Mmadụ!, "Per il Popolo!" e acquista notorietà ingaggiando i discepoli racimolati in tenera età al fine di predicare il verbo della madonna Ser Pina. Per tutte le vie di Snake Island riecheggia il motto del partito, i cui principi vengono affissi in un manifesto mirato a restare inchiodato nelle menti della gente. Questa tecnica, altamente efficiente, è il risultato degli studi che Pina ha condotto di nascosto circa l'arte della politica, studiando attentamente come Augusto divenne imperatore in maniera illegittima, o come Adolf Hitler o Benito Mussolini presero il potere e ottennero il consenso. Ben presto tutta l'isola si convince che "Il Popolo è al primo posto su tutto", che "Ogni atto, ogni gesto, ogni legge ed ogni crimine è solo e sempre per il Popolo", che "il Popolo è sovrano". La libertà di espressione è la base del Partito e chiunque ne sia contrario è destinato a soccombere. L'equilibrio economico-sociale tra i cittadini serpenti diventa, ovviamente, una priorità, ma le prevedibili immunità fiscali vengono mascherate come tecnica di affermazione dell'uguaglianza di genere.

  2. Conquistare il potere: Dopo aver fondato il partito, aver scritto il manifesto e aver plagiato la mente dei suoi discepoli, la madonna Ser Pina si getta in pieno in politica con l'obiettivo di salire al Governo. Pina presenta il suo manifesto al comune della sua città, ma essendo minorenne, nonostante avesse degli ottimi presupposti, non viene inizialmente calcolata. Dall'alto delle ali dei suoi discepoli e familiari, Pina raccomanda loro di predicare il verbo mentre lei, senza far sapere nulla a nessuno, come d'altronde, farebbero e fecero molti tiranni, si reca a Malta per falsificare la propria età. Tornata in patria, Pina ripresenta il manifesto, ma viene riconosciuto dal segretario che la prende a calci nei glutei, spiaccicandola contro un muro, e la denuncia per la falsificazione di documenti. Addolorata, Pina riferisce tutto ai suoi adepti che provvedono ad assalire il receptionist e fargli fare la stessa fine della coda si Pina. Dunque, i servi di Pina agevolano il lavoro della loro titolare, facendola inevitabilmente diventare sindaca della città. La sua ascesa al potere cambia radicalmente la città con leggi ferree che prevedono la pena di morte come condanna per ogni reato: mangiare il cibo dei fratelli di Pina (ovviamente non commestibili).

  3. Costruire il regime: Ormai ogni bocca è cucita per non cadere nell'oblio. La vita di ognuno è a rischio, le vie di uscita vengono limitate e per gli isolani il tenore di vita crolla inesorabilmente. Pina, nel frattempo, sviluppa una tendenza psicopatica che la induce, alla vista dei suoi abitanti affranti, a volere di più, di più, sempre di più. Comprende che se vuole reprimere il pensiero di ognuno sotto l'unico baluardo della sottoscritta non può certo far parte di uno Stato, più grande, organizzato e popolato. Arriva quindi il momento del grande rischio: con le armi, Pina rende il suo Totalitarian State realtà, scindendolo dalla Nigeria. La nuova enclave¹, poco distante dalla capitale, diventa un centro strategico per il mantenimento della propria immagine agli occhi della Nazione da cui si è separata: un rapporto commerciale di import-export anzi migliore di quello precedente induce ispettori e forze dell'ordine a ignorare l'accaduto, rendendoli, difatti, testimoni inconsapevoli della caduta nel baratro dei diritti umani di Snake Island, che, ironicamente dal nome, cade in mano ad uno "snake" che, di libertà, non ne ha mai sentito parlare. 

  4. Essere il potere: Oltre alla legge serve il diritto e Ser Pina lo sa bene. Per poter porre ogni cittadino in regola, decide di apporre dei suoi rappresentanti che, in quanto membri della polizia federale, possano reprimere qualsiasi legge e distribuire il cibo per serpenti. Ben presto la delazione diventa una situazione sempre più frequente ed il Regno di Ser Pina prende ufficialmente vita, eliminando i problemi e generando i guadagni: costruendo una reggia imponente, la nuova Regina si attornia di suoi funzionari che possano mantenere il pugno di ferro sulla città e permettere alla supremazia dei serpenti di diventare realtà. Ma il tutto non può certo avvenire alla scoperta e Ser Pina porta avanti l'illusione della ricerca della pace attuando, sulla cima del suo castello, un discorso a tutta l'isola in cui descrive la necessità di separarsi dall'oppressione nazionale, di ricercare la felicità, la pace e la libertà, di diventare un popolo unito, solo ed eterno sotto l'unico nome dello State, che incarna l'identità di ognuno meglio di qualunque altra pagina della sua storia. Il lavaggio del cervello è completo, la dottrina è somministrata come una dolce ma dolorosa droga e, ormai, per Snake Island, sopraggiunge l'inizio della fine.

  5. Attuare il Regno di terrore: Seminando il terrore per la città, Ser Pina è riuscita a eliminare anche il semplice pensiero di resistenza. Priva di qualunque forma di opposizione e contenta di aver coronato la sua sete di onnipotenza, sfrutta il clima generale per lucrare sul suo popolo e diventare una riccazza con soldi a palate, a tonnellate, a cinghiate. Per far comprendere a tutti i cittadini che lei è l'unica e sola sovrana, incontrastata e incontrastabile, attua dei soprusi nei quartieri circostanti per affermare la propria superiorità. Arricchita di tali atti, nomina soldati al suo seguito e istituisce organi amministrativi, istituti scolastici e agenzie a lei affiliate che divulghino, tramite la censura della stampa, l'ideologia della regina, contro cui nessuno può porsi.​

¹Territorio completamente chiuso entro i confini di uno stato diverso da quello cui politicamente o linguisticamente appartiene (E.g.: Svizzera).

Biografia

Tutto cade a pezzi

Il regno di terrore di Ser Pina raggiunge l'apogeo. Ben presto, però, qualcosa inizia a muoversi nel popolo che, aizzato da un serpente traditore, li induce a rivolgersi contro la loro sovrana per liberarsi dal giogo del totalitarismo.
I ribelli iniziano a moltiplicarsi e a superare numericamente i poliziotti al servizio della madonna Ser Pina, che viene informata dell'accaduto e sollecitata a prendere seri provvedimenti.
I cosiddetti Agwọ pụtara, i Serpenti meschini, iniziano ad acquisire notorietà anche al di fuori dell'isola, suscitando lo sdegno e il sospetto del governo centrale nigeriano, che inizia a minacciare delle eventuali missioni di riconquista.
Proprio nel momento in cui i serpenti brulicano in ogni dove e le guardie cedono, non riuscendo più a proteggere le mura della loro regina che ella, emanando lo stato di emergenza, si nasconde con la famiglia nel bunker fatto costruire tempo addietro.
La situazione è tragica: Ser Pina è da sola, indifesa e ha come sola arma i molari. Non può di certo mordere tutti, ma non può assolutamente arrendersi.
L'invasione degli Agwọ pụtara è micidiale: tutto ciò che si trova dinnanzi alla loro strada viene immediatamente spazzato via e le telecamere di sicurezza che registrano il tutto contrassegnano un dettaglio che inquieta profondamente la regina: il più piccolo dei suoi cinquantasei fratelli era rimasto da solo, in balia del destino. Pina prova ad aprire la porta blindata, ma ormai è già troppo tardi: il povero malcapitato è stato calpestato da una mandria di teppisti e, come se non bastasse, è morto di dissenteria per tutti i batteri accumulatisi per terra nel giro degli ultimi trent'anni.

Ser Pina è talmente devastata che subisce una trasformazione: le sue vene si ingrossano, l'accelerazione di gravità sul suo corpo si annulla e, fluttuando, viene pervasa da un'aura di batteri patogeni che vengono rilasciati sotto forma di un agglomerato di veleno e saliva che si sparge su tutti i serpenti meschini facendoli andare in autocombustione spontanea.
Dopo aver causato un'ecatombe, Ser Pina si sfoga urlando una canzone dei Måneskin e si contorce dal dolore fino a sublimare.
Tornata a contatto con le leggi della fisica, torna allo stato solido e giura, con profondo rancore, di vendicarsi di quei dannati democratici. 
Dopo pochi giorni la famiglia Pina si riunisce per il funerale e, con il regno caduto a pezzi, Pina non può far altro che compiangere la morte del fratello e insultare l'intera stirpe dei nigeriani suoi compaesani.

Biografia

R for Revenge

Dopo il funerale Ser Pina ha un brutto sogno. Il suo incubo consiste nella vista del modo in cui suo fratello è stato calpestato.
Da quella notte, Ser Pina è estremamente arrabbiata con il mondo intero e il desiderio di vendetta corrode il fegato di Pina che, ormai, ha il solo e unico scopo di sterminare chiunque, senza eccezione.
Affidandosi ai suoi scienziati, fra i pochi superstiti dell'ultima battaglia, innanzitutto progetta un laboratorio segreto nel bunker che le ha salvato la vita e poi, facendo esplodere l'entrata al castello con della dinamite, si autoproclama supervisore della realizzazione della pozione "Stermina-Meschinità".
Quest'arma biologica richiederà mesi e mesi di studio della radioattività e del decadimento nucleare prima di poter essere ultimata.
Estraendo materiali di ogni genere, usandola su cavie raccolte in ogni modo e ottenendo ogni genere di risultato, dopo un anno dalla sua realizzazione, la Pozione viene ultimata e la sua funzione è ben chiara: uccidere chiunque faccia parte dei Serpenti meschini o chiunque sia anche semplicemente legato a loro per parentela o per conoscenza.
Per organizzare l'attacco biologico, Ser Pina ordina alle sue truppe di derubare tutti i cittadini e organizzare un placcaggio collettivo che induca gli abitanti a radunarsi in piazza.
L'operazione va a buon fine. Tutti sono ammassati al centro della città e la regina percepisce 400.000 Naira nigeriani.
Infine, incanalando la pozione nelle tubature fa in modo che le case vengano intossicate, rendendole inagibili.
Per poter quindi portare a termine il suo solenne lavoro, compra AliExpress©™ su un elicottero sfruttando i soldi rubati e monta su di esso una tanica che possa contenere la sua arma.
Posizionandosi esattamente sulla piazza, getta la tanica e fa cadere la pozione a mo' di pioggia acida sui presenti, causando lo scioglimento di metà della popolazione totale.
I sopravvissuti, estremamente traumatizzati, decidono finalmente di ribellarsi, stanchi di essere soggetti ad una tale umiliazione di fronte ad una psicopatica maniaca deplorevole spregevole dannata avvelenata svalvolata penso si sia capito e, per questo, contattano collettivamente le autorità nazionali per far condannare Ser Pina per omicidio colposo aggravato. L'elicottero della dittatrice viene intercettato, viene fatto schiantare su un campo di pomodori e, dopodiché, la pilota viene portata in tribunale, per ascoltare la sentenza: 550mila ergastoli.
Ser Pina, con gli occhi rossi per il sapore agrodolce della vendetta servita fredda, per quanto soddisfatta, è affranta al solo pensiero di rendere la madre una donna con un figlio morto e la primogenita incarcerata e per questo, per salvarsi la pelle (anzi, le squame) scappa in Finlandia, più precisamente alla capitale Helsinki.

Biografia

Mano nella mano, sfondo bianco e scritta blu

Per poter raggiungere la Finlandia, Ser Pina si intrufola nella valigia di un nobiluomo nigeriano. Riesce ad arrivare a destinazione e quando il legittimo proprietario del bagaglio la trova, la getta nel bidone dell'umido assieme alla valigia stessa, temendo che al suo interno vi fosse del veleno.
Il cestino, però, appartiene al quartier generale della Nokia©™, ragion per cui, l'addetto alle pulizie, convinto che Pina fosse in realtà il dipendente spazzatura di cui aveva sentito parlare dal suo capo, decide di portarla in ufficio per svolgere un colloquio di lavoro.
Dopo aver superato con ottime aspettative l'incontro con il titolare soltanto con l'improvvisazione, Ser Pina spodesta l'uomo delle pulizie e lava alla perfezione i bagni usando il proprio veleno come detersivo (motivo per cui, dopo una settimana, si registra la morte di tre dipendenti con le emorroidi che, morendo sul gabinetto per colpa delle sostanze finite nel loro orifizio, tuttavia, non si ritennero avvelenati bensì morti di dissenteria).
Riuscendo ad attribuire un colorito viola alle toilette, l'amministratore delegato decide di promuoverla a pulitrice dei corridoi, ma temendo che il veleno potesse ritinteggiare la sala e uccidere i passanti, decide quindi di rifiutare il lavoro, ottenendo il risultato opposto: allettato dalla risposta improbabile, il capo di Pina decide allora di promuoverla a impiegata, rendendola quindi una programmatrice dei nuovi telefoni di ultima generazione con cui l'azienda ha intenzione di rivoluzionare il mondo.
C'è solo un intoppo: Ser Pina non ha mai visto un telefono, un computer, una stringa di codice e né tantomeno un ufficio e per questo, diventata programmatrice incompetente e improvvisata, riesce a celare la propria identità facendo da tester per i giochi del titolo Snake riuscendo, non si sa come, non si sa quando, a farlo arrivare in maniera presentabile sul mercato, guadagnando un compenso esagerato che la fa ridiventare uno sceicco e nuovamente degna del titolo di madonna (che però non userà per non destare i sospetti di eventuali sicari mandanti dalle zitelle della sua isola natale o da sua madre).
Ormai il lavoro di Ser Pina è talmente vitale che quest'ultima decide, ossessionata dal dover provare giochi senza sapere nemmeno cosa significhi la parola "gioco", si incolla con del super attack alla scrivania dell'ufficio, lavorando giorno e notte e approvando così tanti giochi da finanziare un progetto di creazione di sale giochi in cui, anziché cabine, vi sono dei telefoni Nokia con Snake (che, per essere giocati, richiedono un rene nel vano delle monetine. Una partita a rene.).
Nel frattempo la società diventa una fortuna nazionale, l'amministratore di Ser Pina prova a chiamare un carro attrezzi per staccarla dalla scrivania e promuoverla a nuovo CEO, ma lei decide di sputargli in faccia, destando il suo orgoglio che lo induce sempre più a volerla promuovere a dea protettrice di tutti i telefoni cellulari, se non fosse che, dopo due minuti, muore simultaneamente di avvelenamento e infarto (era un ragazzo alquanto vivace) e si accascia a terra continuando a tremare come se l'iperattività fosse in realtà un riflesso incondizionato del suo corpo. Ai funerali, Ser Pina si trova in prima fila (ancora attaccata al bancone) e, davanti alla bara che produce abbastanza energia elettrica da irradiare un campo magnetico, tiene un discorso motivazionale su come fosse un bravo uomo che salutava sempre.
Ricevuti tanti applausi, baci (con conseguente svenimento) e benedizioni, Ser Pina torna a lavorare, rubando 24 telefoni al giorno per telefonate di un'ora alla madre, con cui si tiene ancora in contatto sebbene stia piangendo settemila ettolitri di lacrime per la sua mancanza e per la rabbia del fatto che sia rimasta con una figlia ergastolana, ricercata, fuggitiva e pure psicopatica!
Il nuovo direttore, che non ha peli sulla lingua, si dichiara stufo della falsità di Ser Pina, e decide di comprare una sega circolare dell'IKEA©™ per staccare un pezzo di scrivania e licenziare Ser Pina in tronco (o anzi potremmo dire in banco).
Molti furono i tentativi celati di avvelenamento (e i poveri ignari coinvolti e fatti passare a miglior vita), ma c'era solo un problema, che afflisse Ser Pina in maniera irrevocabile: costui, che sapeva stranamente tutto ciò che aveva fatto di sbagliato in vita sua e il numero di volte in cui ella attinse al Vespasiano non era altri che lo spazzino che lei aveva spodestato e che, tra l'altro, l'aveva aiutata a diventare parte dell'azienda. Mortificata, Ser Pina si ritiene una pessima persona, ma ricordandosi di essere stata dittatrice, se ne frega e continua la sua vita da rettiliana.

Biografia

L'inizio della fine

Ser Pina va in bancarotta, e le rimane soltanto il pezzo della scrivania ammuffita ed essiccata a cui è attaccata da anni. A causa della sua ossessione per l'attaccamento letterale al prossimo, inizialmente a fare le stesse cose di quando era ancora in tenera età, giocandosi altri 84 ergastoli, che tra l'atro riceve con le molteplici condanne per aggressione che riesce però a eludere indossando degli occhiali da sole e dei baffi finti (e, quando necessario, recandosi al solarium per abbronzarsi e sembrare una salsiccia ambulante).
Ser Pina attualmente è ancora ricercata, e, consapevole di non poter fare il salume ogni giorno, avvelena ogni sbirro e inizia a vendere calzini in giro per il mondo, non vendendo assolutamente niente, ma facendosi conoscere con lo slogan "Ciappalì, Ciappalà, è arrivata Mustafa, roba bella di qualità!" cantata per 16 ore di fila, sette giorni su sette, festività comprese, fin quando non le cade la lingua e la deve riattaccare con lo stesso super attack del banco, a cui tuttora è ancora legata.

Biografia

La fine della fine

Sentendo la forte mancanza della madre, dei fratelli e della sua patria, Ser Pina decide di ritornare nella sua città d'origine, nonostante le controversie. Atterrata a Snake Island viene fermata dalle forze armate, che però mette KO in 2 millisecondi. Fa subito irruzione nelle casa d'infanzia, terrorizzando tutti i parenti che la scambiano per un ladro e provando a lanciarsi contro di lei e a morderla, per via del suo aspetto da salamino occhialino col baffetto moro moro che vende quel calzino che ha comprato zio Tonino.
Quando però subisce la quattordicesima iniezione di veleno e i residenti comprendono che ne è totalmente immune, si comprende finalmente la vera identità della madonna Ser Pina che, piangendo come una pazza squinternata abbraccia la madre che ha una crisi isterica di pianto talmente potente da essere sentita da tutti gli uomini fino all'Azerbaijan. Insieme decidono di recarsi al comune per corrompere il nuovo sindaco con i Nokia™© che Pina ha rubato negli anni, cosicché la figlia possa avere la fedina e la coscienza (non così tanto) pulita.
Al momento Ser Pina vive con la madre, si è totalmente dissociata dalla nomenclatura di sovrana totalitaria per non essere bastonata in pubblico ed ha fondato un partito (apparentemente) democratico.
Ha imparato a controllare i suoi istinti omicidi, forse.

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