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” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese 

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La Tulp Commonwealth è un’associazione benefica fondata da Tulipano Gianpierpaolo il 10 aprile 2001 al fine di tutelare i polder olandesi intaccati dall'Attentato sovietico dello stesso anno.
I suoi principali finanziatori sono Tulipana Annalisa e Tulipa.

Tulp Commonwealth

Associazione benefica

Scopo di lucro

No

Proprietario

Data di fondazione

10 aprile 2001

Stato attuale

Attivo

Slogan

"Liefde en leven voor tulpen" NLD

"Love and life for all tulips" ENG
"Amore e vita ai tulipani" ITA

Fondazione

A seguito dell’attentato sovietico del 2001, Tulipano Gianpierpaolo soffre della morte dei fratelli, Tulipano Giangiacomo e Tulipano Piercarlo.

Egli afferma, infatti, di non essere riuscito a tutelarli, in qualità di loro fratello maggiore, e sente la necessità di investire il proprio talento in tribunale e le proprie origini benestanti per contrastare il problema che gli è stato causato nel profondo del suo cuore.

Questo è il motivo per cui ad esattamente una settimana dall’attentato, durante la quale Tulipano Gianpierpaolo organizza il piano e lo esterna ai genitori, riesce ad affittare un piccolo studio di Amsterdam.

Da esso Tulipano Gianpierpaolo organizza innumerevoli campagne pubblicitarie e sparge la voce della propria iniziativa in tutta la città per poter ricevere i fondi necessari per concretizzare il suo operato.

La Tulp Commonwealth vede dunque come solo membro lo stesso Gianpierpaolo, che ha lo scopo di tutelare e proteggere i giardini di tulipani olandesi a seguito della catastrofe che ne aveva causato la distruzione.

Storia

Nel corso dei primi giorni di nascita e diffusione, la Tulp Commonwealth viene collettivamente accolta come un'iniziativa benefica e riceve grande successo: la madre di Tulipano Gianpierpaolo deposita periodicamente somme molto onerose e molti sostenitori dell'ultimo minuto riuscirono ad accrescere il patrimonio della comunità per poter procedere al primo passo: la diffusione e delocalizzazione.

Tulipano Gianpierpaolo, infatti, decide di far costruire altre sedi della comunità in città come Utrecht o Rotterdam per poter diffondere il proprio verbo specialmente lì dove l'attentato ha lasciato il segno.

Nel giro di una settimana, però, Tulipano riesce ad abbandonare la sola ed unica occupazione di amministratore delegato e sfrutta i fondi di migliaia e migliaia di euro per poter finanziare a sua volta le indagini sui postumi dell'incidente, prima, altrimenti, destinati a cadere in prescrizione e mai essere nuovamente ripescati e riportati alla luce.

Grazie al denaro accumulato da un'associazione fiorente, Tulipano Gianpierpaolo non soltanto si fa guida delle indagini, ma portavoce, e sfrutta tutte le informazioni ricavate per poterle usare in tribunale (il cui caso, tra l'altro, fu iniziato sempre grazie ad una spinta economica del Tulp Commonwealth).

Durante il caso la comunità di Tulipano Gianpierpaolo continua ad espandersi e la sua diffusione a macchia d'olio garantisce non solo una maggiore sicurezza in termini finanziari, quanto la possibilità di agire realmente sul caso ai danni dell'esecutore materiale Igor Zugasvinski.

Dal registro processuale e dalla dattilografia ufficiale, ci viene ricordato che la giuria era particolarmente titubante sul completare il caso, e le stesse testimonianze dell'avvocato Tulipano ricordano che il giudice del caso era filorusso e, molto probabilmente, se non certamente, corrotto dallo stesso Igor.

Con il denaro della sua associazione, Tulipano decide di passare al contrattacco, e con una mazzetta riesce a fare in modo che il magistrato contravvenga ai patti con la mafia, e che rilasci così il verdetto a favore di Tulipano, gettando i russi nell'ira più totale e lasciando la giuria in balia ad un gaudio talmente elevato da comportare l'autocombustione spontanea del tribunale.

"Ricordo perfettamente com'è andata. Sono stato insultato, diffamato e minacciato di morte dinnanzi al giudice. La giuria era terrorizzata. [...] Era il 1° maggio, e finalmente il Giudice aveva dato il verdetto. Colpevole e condanna all'ergastolo con effetto immediato. Ci sono voluti i milioni della Tulp Commonwealth per convincere la giuria a partecipare, altrimenti il caso non sarebbe stato nemmeno preso in considerazione." Tulipano Gianpierpaolo ad un'intervista della BBC©™ del 2007.

Attività

A seguito delle vicende del caso di Igor, Tulipano Gianpierpaolo riceve continue donazioni per garantire che la comunità si erga in piedi: la madre Annalisa continua assiduamente (ed aumenta altrettanto frequentemente) i versamenti, con bonifici che raggiungono anche i 15.000 €, permettendo al figlio di godere di una quantità di denaro sufficiente a garantire l'ampliamento delle sedi delocalizzate in Olanda e la costruzione di giardini protetti e indipendenti, dotati di una diga personale e di un bunker che consenta ai residenti Tulipani di ripararsi da eventuali incidenti simili a quelli che hanno traumatizzato il Paese tempo addietro.

L'arrivo di Tulipa come finanziatrice assidua della Commonwealth avviene nel momento in cui Tulipano Gianpierpaolo, impegnato con la propria carriera giuridica, la difende in tribunale, durante il caso che la vedeva imputata della colpevolezza dell’incidente nucleare di Chernobyl della quale ella stessa era stata vittima.

Tulipano riesce a garantirle un verdetto di assoluzione e Tulipa, per sdebitarsi, decide di versare 25.000 € di finanziamento nel giro di 5 anni, per poter finanziare un'opera di salvaguardia della memoria dei defunti, fra cui il marito Tulipano bianco.

La Tulp Commonwealth ha dunque ricevuto un forte supporto anche dalle autorità locali, che hanno sempre acconsentito le operazioni di protezione e la costruzione di plessi di maggiori dimensioni.

Attualmente Tulipano Gianpierpaolo si è fatto promotore della realizzazione di un centinaio di borghi protetti, complessivamente ampi 75 000 km², investendo oltre 20 milioni di euro.

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