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” Da Tulipedia, l'enciclopedia olandese 

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Avvocato Broccolo, all'anagrafe Tosa Erba, nasce il 16 gennaio 2004 è l’apprendista dell’Avvocato Cocco sull’Isola del Signor Balocco. Nato da verdurine ignote, ha abbandonato i genitori a favore della nonna, che lo vizia con i suoi fritti e frutti misti.

Contribuisce ad un unico caso, per poi scomparire nell’Oblio.

Origini

Tosa Erba nasce il 16 gennaio 2004. Venuto alla luce grazie ad un ananas particolarmente in carne, il cui nome non ci è pervenuto perché non si chiede il nome a una signora, Avvocato Broccolo si contraddistingue perché soffre di balbuzie ed è lento nel parlare. Sin da piccolo, infatti, ha difficoltà nel linguaggio e inizia a parlare a quattro anni, nonostante all'asilo sia circondato da letterati di tre anni con gli occhiali, un mutuo, quattro nipoti adottivi ed un'occupazione stabile presso l'Università più vicina (e, per alcuni, anche sette lauree honoris causa e quattordici libri di filosofia che il New York Times ha etichettato come Bestseller dell'anno).

Avvocato Broccolo, dunque, viene soprannominato Broccolo non perché sia un broccolo, ma perché è broccolo nel significato di mentalmente svantaggiato, e questa condizione lo fa soffrire talmente tanto da permettergli di imparare un'imprecazione che ripeterà a vita: Æ!

Siccome, però, ripetere questo monosillabo richiede un attorcigliamento di lingua particolarmente impegnativo, finisce per sputare litri di saliva a mo' di Tulipa addosso ai suoi nemici, finendoli per ucciderli non per danno morale, ma per aver contratto malattie autoimmuni.

Dopo aver decimato l'intera popolazione della sua città, Avvocato Broccolo fa sublimare tutti i compagni delle elementari e delle medie (o almeno, il primo anno, prima che si trasferisse a Napoli per poter mangiare delle pizze con così tanto sale da fargli prosciugare l'organismo, tutto per volere della madre, che aveva paura di rimetterci la pelle, anzi, la scorza).

L'idea di dover perdere la saliva (e di essere ancor più balbuziente) lo importuna così tanto da indurlo a imprecare addosso alla madre con un'Æ talmente potente da spedirlo temporaneamente in Ghana, dalla nonna, che impara ad amare come una seconda mamma.

Quando però decide di ri-trasferirsi a Napoli con la nonna per poter continuare a mangiare la pizza (rigorosamente insipida), Broccolo riesce a conseguire la Laurea presso il suo tabaccaio di fiducia e a diventare avvocato presso l'Isola del Signor Balocco, dove verrà convocato per un colloquio di lavoro.

Carriera

Avvocato Broccolo partecipa all’ultimo caso del suo Maestro Avvocato Cocco e riceve il ruolo di tirocinante da parte del giudice, che gli chiede di portare a termine il caso e dargli dimostrazione delle sue capacità per capire se è effettivamente degno del ruolo. Il caso è il secondo del suo mentore, che porta tanta pazienza per lui, perché emozionato all'idea di avere un braccio destro. L'udienza vede come imputato Deutscher Frosch, accusato dal Procuratore Bruco Gianluco di tentato omicidio con arma occultata in una baguette. Sebbene i protagonisti del caso fossero principalmente il suo Maestro e il Procuratore, l’Avvocato Broccolo ha aiutato nella ricerca di indizi e prove che hanno consentito la conclusione del caso nel migliore dei modi, nonostante i tempi per il ragionamento fossero particolarmente lunghi e le monosillabe abbozzate del tirocinante avessero spesso destabilizzato la giuria, che ha richiesto un interprete per poter consentire al dattilografo di riportare a parole i versi di lui: con la condanna del Procuratore, consentita con un Œ del tirocinante carico di sdegno, il vero colpevole del caso viene condannato, e con l’assoluzione di Deutscher Frosch, totalmente innocente, Cocco riceve la sua ultima vittoria sull'Atollo Saraceno, mentre Broccolo si ritira da sua nonna per poter mangiare altre pizze.

Biografia

Quando Broccolo torna dalla nonna, viene subito accolto come l'orgoglio della famiglia. Ben presto, dopo una settimana, però, viene coinvolto in un giro che gli fa un lavaggio del cervello irreversibile: sua nonna, infatti, come ogni nonna partenopea che si rispetti (nonostante fosse del Ghana), è solita preparare tre primi, cinque secondi, sette sorbetti al limone e undici desserts, che sfiniscono l'unico commensale che ha davanti in un limbo di sfinimento e picco glicemico che gli fa salire il colesterolo talmente tanto da renderlo incollato alla sedia e paralizzandolo alla vena aorta, rendendolo uno zombie mangiatore di tutto. Avvocato Broccolo, che dal nome dovrebbe mangiare sano, in realtà finisce nel reality Vite al limite di Real Time©™ canale 31 del DTT e non riesce nemmeno a perdere un chilo, perché sua nonna fa fare la stessa fine al cameraman e lo rinchiude nello scantinato.

Ormai Broccolo è talmente provato dalla condizione di obesità cronica che non riesce ad avere alcun contatto con l'esterno, e la nonna, che forse per amore per il nipote, forse per dispetto per sua figlia, o forse per il puro diletto di vederlo incapace di deambulare, ha barricato la porta con tutti i sorbetti al limone vuoti che ha accumulato in una settimana e lo costringe a parlare della sua prozia di quindicesimo grado e di tutte le sue centinaia di nipoti, e di come, man mano, ognuna di loro sia incinta di qualcuno, rendendo Broccolo una zitella obesa assetata di gossip, come avviene, purtroppo, per ogni cinquantenne non sposata residente in Campania.

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