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Avvocato Cocco, all'anagrafe Mustafa Ciappalà, nasce il 4 dicembre 2000 sull’Isola del Signor Balocco.
Creato dal Maresciallo Mariolone Bubbarello, è il rappresentante e Primo Avvocato del Dipartimento d'Avvocatura dell'Isola. Acerrimo nemico del procuratore Bruco Gianluco (che ha avuto il piacere di devastare psicologicamente due volte), è stato inoltre il mentore dell'Avvocato Broccolo prima che entrambi si dissolvessero nell'Oblio. Attualmente, però, l'Avvocato Cocco è tornato in vita e risiede nel suo studio di Tulipano Land, collaborando con il suo fidato socio Tulipano Gianpierpaolo.
Origini
Mustafa Ciappalà, noto con lo pseudonimo di Avvocato Cocco, nasce sull'Isola del Signor Balocco il 4 dicembre del 2000.
Egli nasce grazie alla maturazione sulla cima di una palma piantata dal Maresciallo Mariolone Bubbarello nel momento in cui gli era stato richiesto di addobbarla per le feste natalizie.
Intento ad estirpare l'albero, Mariolone fa cadere il cocco, che lo prende in pieno volto facendogli vomitare una costola. Dopo averla ingoiata e riportata nel punto originario, però, il DNA del Maresciallo si era disperso sulla sabbia e, per questo, la noce di cocco caduta, assieme a qualche granello di sabbia, hanno contratto una grande abilità di orazione e nell'avvocatura.
Il cocco Mustafa, quindi, inizia a vivere assieme a quei granelli di sabbia che ce l'hanno fatta (con cui oggi tutt'oggi si tiene in contatto).
Il cocco, però, deve affrontare un dilemma esistenziale: i cocchi sono mammiferi?
Questa domanda, che lo perseguita, lo induce a sfruttare (e a scoprire) quel talento insito nel suo genoma e per questo, approfittando della presenza delle sabbie − tre per l'esattezza, Mohamed, Abdul e Bruno - decide di fondare il circolo Saraceno, un ritrovo di avvocati sventurati alla ricerca della verità.
Se dunque Cocco è un analfabeta clamoroso - e infatti comunica soltanto a monosillabi, come i cavernicoli - compensa queste sue lacune con il suo intuito e con la colonizzazione dell'Isola da parte del Maresciallo e del Pontefice bovino, viene coinvolto in quella che sarebbe diventata la sua vera e propria carriera: egli infatti viene arruolato come avvocato nel momento in cui viene chiamato a tenere un colloquio di lavoro con Mariolone.
Egli gli porge una domanda a lui particolarmente cara: "I cocchi sono mammiferi?". Entrambi conoscono la risposta: "Le noci di cocco non sono organismi viventi appartenenti alla famiglia dei mammiferi sicché essi sono dei membri del regno animale, e siccome i cocchi sono vegetali, al di là di qualunque altra possibile incongruenza, non sono considerabili come tali perché dotati di cellule vegetali fotosintetiche. I cocchi, infine, sono organismi autotrofi, ed i mammiferi delle forme di vita prevalentemente onnivore. Periodt.".
Il verdetto finale: "Assunto."
Biografia
Avvocato Cocco viene arruolato come avvocato difensore del Tribunale del Signor Balocco, presente sull’isola omonima, e finisce per diventare l'arcinemico del procuratore Bruco Gianluco, invidioso della sua fama di “avvocato migliore del mondo” e di essere “l’avvocato senza sconfitte e senza errori”.
Avvocato Cocco, infatti, ha partecipato a due casi determinanti che lo hanno portato ad un successo senza eguali.
Al termine di tali casi, tuttavia, si è dissolto e non è stato mai più visto. Benché alcuni ipotizzassero che l’anima dell’Avvocato Cocco si fosse trasferita in Tulipano Gianpierpaolo per assisterlo nei suoi casi in tribunale, per la mancanza di sconfitte anche nel curriculum di Tulipano Gianpierpaolo per cui è stato anzi definito “il successore dell’Avvocato Cocco”, si è scoperto, in realtà, che semplicemente era partito altrove per istruirsi e ricercare altra fama ed è tornato nel paese d'origine per restare fedele a quel Maresciallo che gli aveva donato l'intelligenza, senza la quale, sarebbe stato brutalmente munto.
Per questa ragione l'Avvocato Cocco risiede presso Tulipano Land e collabora con Tulipano Gianpierpaolo nei casi salienti (benché, sin dai tempi delle sue prime due vittorie, non sia stato ancora scomodato).
"Caso No. 1"
L’Avvocato Cocco partecipa e vince il caso definito dal Giudice Hot Dog Incoronato come “Caso No. 1”.
Questo caso vedeva come imputato il procuratore Bruco Gianluco, il quale era accusato di molestie nei confronti di Mr. Gattone, gatta di cui il Procuratore si era innamorato e che aveva voluto sposare, se non vi fosse stato come imprevisto la lentezza della linea Wi-Fi, mediante la quale si stavano tenendo in contatto. Nonostante ciò Bruco, in qualità di procuratore contro Mr. Gattone, aveva attribuito la colpevolezza del rallentamento di connessione allo stesso Mr. Gattone. Avvocato Cocco ha dunque provato l’innocenza del suo cliente, mettendo in dubbio la credibilità delle testimonianze del Procuratore per una serie di affermazioni discordanti che dimostrano la falsità della situazione da lui descritta. Il giudice, dunque, ha deciso di condannare Bruco Gianluco e di dichiarare innocente al cliente dell’Avvocato Cocco, Mr. Gattone, sancendo l’inizio dell’ostilità di Bruco nei confronti dell’Avvocato Cocco.
L’ultimo caso
L’ultimo caso dell’Avvocato Cocco vedeva come imputato Deutscher Frosch, amico di vecchia data di Bruco Gianluco, accusato dallo stesso procuratore di tentato omicidio mediante una baguette con arma nascosta. L’Avvocato Cocco, mediante l’inizio delle indagini, ha dunque ottenuto abbastanza prove da consentirgli di fronteggiare le obiezioni del Procuratore. All’inizio del caso viene dunque introdotto l’Avvocato Broccolo, apprendista del Maestro Cocco, che lo aiuterà nel corso della discussione fra Difesa e Accusa. Nonostante delle difficoltà dovute all’assenza di fonti necessarie, era stato commissionato all’ex-imputato Mr. Gattone di ricercare ulteriori prove col suo kit professionale, scoprendo della presenza di un’arma da fuoco e di sostanze velenose appartenute al Procuratore, che dunque confermano la tesi di un omicidio premeditato dal Procuratore contro l’imputato e non viceversa. Il giudice Hot Dog Incoronato ha dunque emesso un verdetto di non colpevolezza per il cliente degli avvocati Broccolo e Cocco, e dopo quel caso, non solo il rancore e il senso di vendetta di Bruco salì alle stelle, ma anche la pressione sanguigna del giudice che, nel frattempo, doveva reprimere il desiderio di bastonare il procuratore con il martelletto e l'idea che, a seguito del termine delle vacanze natalizie, l'Avvocato Cocco avrebbe abbandonato l'isola alla ricerca di fortuna, lasciando dietro di sé il mito dell'avvocato che non aveva mai assaporato la sconfitta.
Galleria
Curiosità
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Avvocato Cocco ha una certa affinità con il Natale benché lui sia nato da una pianta tipicamente estiva perché il suo compleanno e i casi più importanti della sua vita si sono svolti nel mese di dicembre.
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Avvocato Cocco non ha gli arti ma riesce comunque a deambulare: questo perché nonostante Mustafa Ciappalà sia civilizzato è pur sempre un cocco come gli altri, ragion per cui si muove con l'ausilio di un manichino dei negozi di abbigliamento con ai piedi delle macchine telecomandate spente. Così facendo è capace di muoversi spingendo il proprio corpo e lasciandosi trascinare dalle ruote, con una certa frizione che gli impediscono di cadere e sfracellarsi al suolo.
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L'etimologia del vero nome di Avvocato Cocco è un derivato del DNA di Mariolone Bubbarello, più specificatamente il certo gene che contiene la memoria di una filastrocca tipica dei vucumprà partenopei: "Ciappalì, Ciappalà, è arrivato Mustafa, roba bella e di qualità!"